Le ultime notizie arrivano dal Fisco e per molti risparmiatori italiani paiono non essere delle più confortanti, è entrato in funzione ieri 24 giugno 2013, il Sid, il sistema interscambio dati che permetterà allAgenzia delle Entrate di poter acquisire direttamente le informazioni relative ai conti correnti degli italiani dagli operatori bancari.
Lannuncio dellavvio di quella che viene considerata dal Fisco una tappa fondamentale per la lotta allevasione fiscale, viene dato da Attilio Befera nel corso del suo intervento al convegno organizzato al Palacongressi di Rimini, “Tracce impronte e archivi finanziari. Un summit sulla lotta al crimine economico”.
Befera specifica che inizialmente il garante della privacy era contrario allidea, perché per poter acquisire i dati dai conti correnti dei cittadini italiani, inerenti la movimentazione e i saldi di inizio e fine anno, era necessario disporre di un sistema di interscambio autonomo rispetto a quelli attuali che prevedono persone fisiche che monitorano i conti.
Il via libera per il Grande Fratello sui conti correnti degli italiani, è invece giunto ora anche dalla garante della privacy che ha constatato leffettiva creazione di quel sistema di interscambio autonomo richiesto, che è entrato appunto in funzione da ieri, e permetterà di ottenere le informazioni direttamente dagli operatori finanziari.
Il nuovo ‘Sistema di interscambio flusso dati’ gestito dal Ministero del Tesoro punterà ad individuare, a detta dell Agenzia delle Entrate, solo i grandi evasori italiani, si tratta infatti di una sorta di anagrafe tributaria che ha libero accesso a tutti i conti correnti e intende analizzarli al fine di cogliere movimentazioni in entrata ed in uscita sospette.
Per tranquillizzare i cittadini italiani, poco propensi a questocchio indiscreto che punta ai risparmi di una vita e ai conti correnti, dai più considerato lesivo della privacy, è stato detto che verranno tenute in considerazione solo alcuni dati generali e non verranno verificate le singole operazioni sui conti.
Sta di fatto che entro il 31 ottobre 2013 gli istituti bancari, le Poste italiane, le società di gestione del risparmio ed assicurazione e quelle di intermediazione mobiliare, saranno tenute a trasmettere al Fisco i dati relativi al 2011 e il 20 aprile del 2014 quelli inerenti il 2012, poi ogni anno il 20 aprile dovranno essere trasmessi i dati relativi allanno precedente.
Sembra comunque che il Sid sarà spietato perché controllando il saldo di inizio anno e di fine anno, rispettivamente il 1 gennaio ed il 31 dicembre, più il numero degli accrediti e il numero degli addebiti effettuati in un anno , riuscirà a monitorare tutte le anomalie tra i dati in entrata ed in uscita, Il Sid inoltre controllerà carte di credito, cassette di sicurezza e conti titoli facendo un incrocio con i dati inseriti all’interno delle dichiarazioni dei redditi al fine di verificare tutto ciò che non torna al Fisco.
Nel mirino dellAgenzia delle Entrate, come ha più volte assicurato Befera, dovrebbero finire solo i casi eclatanti, il condizionale, trattandosi di una sperimentazione, come il Redditometro, resta dobbligo; confidiamo quindi che questi strumenti servano davvero a punire le grandi evasioni e che non si riducano a controllare i soliti noti.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village
Le ultime notizie arrivano dal Fisco e per molti risparmiatori italiani paiono non essere delle più confortanti, è entrato in funzione ieri 24 giugno 2013, il Sid, il sistema interscambio dati che permetterà allAgenzia delle Entrate di poter acquisire direttamente le informazioni relative ai conti correnti degli italiani dagli operatori bancari.
Lannuncio dellavvio di quella che viene considerata dal Fisco una tappa fondamentale per la lotta allevasione fiscale, viene dato da Attilio Befera nel corso del suo intervento al convegno organizzato al Palacongressi di Rimini, “Tracce impronte e archivi finanziari. Un summit sulla lotta al crimine economico”.
Befera specifica che inizialmente il garante della privacy era contrario allidea, perché per poter acquisire i dati dai conti correnti dei cittadini italiani, inerenti la movimentazione e i saldi di inizio e fine anno, era necessario disporre di un sistema di interscambio autonomo rispetto a quelli attuali che prevedono persone fisiche che monitorano i conti.
Il via libera per il Grande Fratello sui conti correnti degli italiani, è invece giunto ora anche dalla garante della privacy che ha constatato leffettiva creazione di quel sistema di interscambio autonomo richiesto, che è entrato appunto in funzione da ieri, e permetterà di ottenere le informazioni direttamente dagli operatori finanziari.
Il nuovo ‘Sistema di interscambio flusso dati’ gestito dal Ministero del Tesoro punterà ad individuare, a detta dell Agenzia delle Entrate, solo i grandi evasori italiani, si tratta infatti di una sorta di anagrafe tributaria che ha libero accesso a tutti i conti correnti e intende analizzarli al fine di cogliere movimentazioni in entrata ed in uscita sospette.
Per tranquillizzare i cittadini italiani, poco propensi a questocchio indiscreto che punta ai risparmi di una vita e ai conti correnti, dai più considerato lesivo della privacy, è stato detto che verranno tenute in considerazione solo alcuni dati generali e non verranno verificate le singole operazioni sui conti.
Sta di fatto che entro il 31 ottobre 2013 gli istituti bancari, le Poste italiane, le società di gestione del risparmio ed assicurazione e quelle di intermediazione mobiliare, saranno tenute a trasmettere al Fisco i dati relativi al 2011 e il 20 aprile del 2014 quelli inerenti il 2012, poi ogni anno il 20 aprile dovranno essere trasmessi i dati relativi allanno precedente.
Sembra comunque che il Sid sarà spietato perché controllando il saldo di inizio anno e di fine anno, rispettivamente il 1 gennaio ed il 31 dicembre, più il numero degli accrediti e il numero degli addebiti effettuati in un anno , riuscirà a monitorare tutte le anomalie tra i dati in entrata ed in uscita, Il Sid inoltre controllerà carte di credito, cassette di sicurezza e conti titoli facendo un incrocio con i dati inseriti all’interno delle dichiarazioni dei redditi al fine di verificare tutto ciò che non torna al Fisco.
Nel mirino dellAgenzia delle Entrate, come ha più volte assicurato Befera, dovrebbero finire solo i casi eclatanti, il condizionale, trattandosi di una sperimentazione, come il Redditometro, resta dobbligo; confidiamo quindi che questi strumenti servano davvero a punire le grandi evasioni e che non si riducano a controllare i soliti noti.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village