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Forte crescita per il leasing nel 2014

Con la nuova riforma fiscale di inizio gennaio, il 2014 è tornato ad essere un anno di forte crescita per il leasing, in controtendenza rispetto alla stagnazione generale degli investimenti. Come dimostra il 75% delle Pmi che si sono di nuovo avvicinate a questo strumento che oggi muove complessivamente 16 miliardi di euro l’anno di investimenti.

Infatti, con la legge di Stabilità 2014 sono state eliminate alcune complicazioni nella gestione del leasing (doppia Ipt nell’auto, doppio binario nella durata fiscale e contrattuale, regimi fiscali diversi tra imprese e professionisti). E, soprattutto, è stato sostanzialmente reintrodotto per i nuovi contratti di leasing finanziario il regime fiscale che nei primi anni del 2000 aveva portato questa leva ad essere lo strumento di finanziamento “privilegiato” delle imprese, dei lavoratori autonomi e dei professionisti. Certo, sono ancora lontani i livelli raggiunti nel 2007 quando il saldo dei contratti stipulati era complessivamente di 50 miliardi euro. «Nel giro di sei anni il comparto ha perso il 20% all’anno, anche se nel 2014 c’è stata un’inversione di tendenza significativa confermata dai dati di stipulato del periodo gennaio- ottobre che hanno fatto registrare una crescita complessiva del 9,5%, cui corrispondono circa 12,6 miliardi di finanziamenti in leasing», osserva Corrado Piazzalunga, presidente di Assilea.

Al netto del comparto energy, però, l’incremento è addirittura maggiore (+16%). Anche con riferimento al numero di contratti si segnala una variazione positiva del +11,2%. In particolare, la crescita complessiva è stata fortemente influenzata dalla dinamica dei volumi dell’immobiliare (+42,5%), cui corrisponde un erogato di circa 3,2 miliardi di euro. L’incremento è concentrato soprattutto nel costruito (+25,2% nel numero di contratti e +55,5% nel valore). Crescite positive si riscontrano nelle autovetture (+17,4%) e nei veicoli commerciali (+17,4%) che hanno portato il comparto auto ad un totale di 4,1 miliardi di erogato leasing. In ultimo, si segnala la crescita nel numero (+10,0%) e nel valore dei contratti (+6,2%) del comparto strumentale. «E’ il segnale che la strada indicata dal governo è quella giusta – sottolinea Piazzalunga -. Considerato che il break-even stimato per il leasing è intorno al +8% dello stipulato, nei primi dieci mesi il punto di pareggio è stato raggiunto e superato con evidenti ripercussioni positive sia per il settore che per l’Erario. Non solo: il leasing è un prodotto pre-ciclico, cioè anticipa i trend economici.

Questo significa che la fiducia delle imprese, seppure lentamente, è ritornata a crescere. Anche perché gli investimenti realizzati con questo strumento sono sul medio periodo, devono essere sostenibili con il debito e sono sempre indirizzati su mercati produttivi». Entrando nel dettaglio, la serie storica delle differenze mensili di stipulato evidenzia la crescita (concentrata nel 2014) dei comparti auto, strumentale ed immobiliare. Si nota, negli ultimi mesi rilevati, l’intensificarsi della crescita dei volumi erogati, soprattutto nei comparti auto e strumentale. In particolare, la dinamica dell’ultimo trimestre 2014 si andrà a confrontare con un ultimo trimestre 2013 che aveva visto un rallentamento dell’attività, in attesa delle novità fiscali che sarebbero entrate in vigore a partire dall’anno seguente. Si segnala il deciso aumento del numero di operatori in crescita ad ottobre 2014 pari a 33 società nell’auto, 19 società nello strumentale e 18 società nell’immobiliare. «Le dinamiche di tali operatori sono tutte estremamente positive ed evidenziano la ripresa dello stipulato nei comparti tradizionalmente finanziati in leasing», conclude il presidente. (v.d.c.) Nel 2014 il leasing cresce molto nell’immobiliare (+42,5%), con erogato di circa 3,2 miliardi di euro.


Fonte:

Repubblica

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