Il Parlamento ha approvato le nuove norme europee che faciliteranno il recupero transfrontaliero dei piccoli crediti. In seguito alle modifiche sancite nella sessione plenaria a Strasburgo, è stato aumentato il massimale sui crediti recuperabili con la procedura europea da 2 mila a 5 mila euro. Ora tocca al Consiglio dare il via libera, la normativa entrerà in vigore un anno e mezzo dopo essere diventata formalmente legge europea.
Il procedimento europeo per le controversie di modesta entità ha ridotto il costo delle controversie transfrontaliere fino al 40% e la durata media a soli cinque mesi anziché due anni e cinque mesi. La procedura Ue è in vigore dal 2009: facoltativa, si basa su moduli standard per il recupero degli importi dovuti in un altro Paese.
Nella nuova legislazione si prevede che le spese di giudizio per il procedimento europeo semplificato dovrebbero essere proporzionate all’importo del valore della controversia e non dovrebbero superare le spese di giudizio a carico della procedura nazionale semplificata. Gli Stati membri dovranno anche rendere possibile l’utilizzo di metodi di pagamento a distanza per saldare le spese di giudizio
Se disponibili, le parti saranno incoraggiate a utilizzare strumenti di comunicazione a distanza come la videoconferenza per eventuali audizioni. Gli Stati membri devono garantire che le parti ricevano a titolo gratuito sia l’assistenza pratica per completare i documenti necessari, sia le informazioni generali sulla procedura sull’organo giurisdizionale competente.
Nei primi cinque anni di pratica delle nuove regole, sarà valutata la possibilità di aumentare ulteriormente il massimale del credito recuperabile. L’estensione della procedura per facilitare l’accesso alla giustizia per i lavoratori nelle controversie di lavoro transfrontaliere con i loro datori di lavoro, ad esempio, per gli stipendi guadagnati in diversi Stati membri, sarà valutata nei prossimi anni.
Fonte:
Milano Finanza
Il Parlamento ha approvato le nuove norme europee che faciliteranno il recupero transfrontaliero dei piccoli crediti. In seguito alle modifiche sancite nella sessione plenaria a Strasburgo, è stato aumentato il massimale sui crediti recuperabili con la procedura europea da 2 mila a 5 mila euro. Ora tocca al Consiglio dare il via libera, la normativa entrerà in vigore un anno e mezzo dopo essere diventata formalmente legge europea.
Il procedimento europeo per le controversie di modesta entità ha ridotto il costo delle controversie transfrontaliere fino al 40% e la durata media a soli cinque mesi anziché due anni e cinque mesi. La procedura Ue è in vigore dal 2009: facoltativa, si basa su moduli standard per il recupero degli importi dovuti in un altro Paese.
Nella nuova legislazione si prevede che le spese di giudizio per il procedimento europeo semplificato dovrebbero essere proporzionate all’importo del valore della controversia e non dovrebbero superare le spese di giudizio a carico della procedura nazionale semplificata. Gli Stati membri dovranno anche rendere possibile l’utilizzo di metodi di pagamento a distanza per saldare le spese di giudizio
Se disponibili, le parti saranno incoraggiate a utilizzare strumenti di comunicazione a distanza come la videoconferenza per eventuali audizioni. Gli Stati membri devono garantire che le parti ricevano a titolo gratuito sia l’assistenza pratica per completare i documenti necessari, sia le informazioni generali sulla procedura sull’organo giurisdizionale competente.
Nei primi cinque anni di pratica delle nuove regole, sarà valutata la possibilità di aumentare ulteriormente il massimale del credito recuperabile. L’estensione della procedura per facilitare l’accesso alla giustizia per i lavoratori nelle controversie di lavoro transfrontaliere con i loro datori di lavoro, ad esempio, per gli stipendi guadagnati in diversi Stati membri, sarà valutata nei prossimi anni.
Fonte:
Milano Finanza