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Intesa Sanpaolo: fase due per le sofferenze

Il mercato dei non performing loan si sta mettendo in moto e Intesa Sanpaolo potrebbe presto sfruttare questa congiuntura favorevole con una potenza di fuoco da 2 miliardi.

In questi mesi, si legge su MF, la Ca’ de Sass ha completato la fase di rodaggio della capital light bank, la divisione costituita a fine 2014 e affidata alle cure di Giovanni Gilli.

Questa struttura (che e’ qualcosa di molto diverso da una bad bank) ha come obiettivo la creazione di valore e la riduzione del capitale assorbito dalle attivita’ non strategiche, a partire proprio dalla gestione delle sofferenze, degli immobili riacquistati in asta e delle partecipazioni da cedere. Terminata la fase di rodaggio e l’internalizzazione dei nuovi flussi di sofferenze prima gestiti da Italfondiario, all’inizio del 2016 potrebbe partire l’attivita’ di cessione di importanti pacchetti di crediti, destinati principalmente a operatori specializzati.

Per il momento il database non e’ ancora stato definito, ma l’obiettivo sarebbe mettere sul mercato in una o piu’ tranche un portafoglio dal valore nominale vicino ai 2 miliardi di euro. La cifra e’ un ordine di grandezza indicativo, visto che in trattative di questo genere il perimetro delle operazioni puo’ cambiare in corsa. Quel che e’ certo e’ che nei portafogli messi in vendita potrebbero finire crediti di vario tipo, dai chirografari agli ipotecari, il cui valore di libro nel caso di Intesa Sanpaolo sarebbe gia’ molto vicino ai prezzi di mercato. La classica forchetta che in questo periodo preoccupa molto i banchieri italiani dovrebbe insomma risultare assai piu’ contenuta rispetto alla media, consentendo cosi’ a Intesa di limitare l’assorbimento di capitale e portare a casa un risultato economico soddisfacente. Le operazioni sono insomma gia’ in programma, anche se bisognera’ attendere i prossimi mesi per conoscere maggiori dettagli.


Fonte:

Milano Finanza

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