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Dopo 6 anni, nel 2015 torna a crescere la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +5,9%.

Dopo 14 rilevazioni mensili ininterrottamente caratterizzate da una crescita, nel mese di dicembre appena concluso il numero delle richieste di prestiti presentate dalle famiglie italiane (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) nell’aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati ha fatto registrare un’inaspettata contrazione, pari a -4,1% rispetto allo stesso mese del 2014.

In attesa di verificare nei prossimi mesi se il dato di dicembre troverà continuità, prendendo in considerazione l’intero anno 2015 va però sottolineato come la domanda complessiva di prestiti abbia fatto registrare un +5,9% rispetto al pari periodo del 2014, tornando ad un segno positivo dopo 6 anni di continue flessioni, coincise con la brusca frenata conseguente allo scoppio della crisi economica del 2008.

In effetti la performance degli ultimi 12 mesi riflette finalmente i segnali di una ripresa economica progressivamente irrobustita e il migliorato clima di fiducia da parte dei consumatori, riportando i volumi complessivi della domanda sui livelli del 2012 (vedi ALLEGATO 1 e ALLEGATO 2).

Tuttavia, come si evince dall’ ALLEGATO 3, rimane ancora evidente il gap rispetto agli anni pre-crisi.

Entrando maggiormente nel dettaglio il Barometro CRIF approfondisce l’analisi disaggregando l’andamento della domanda di prestiti tra la componente dei prestiti finalizzati e quella dei prestiti personali (sempre considerando i dati ponderati sui giorni lavorativi).

Nel dettaglio dell’aggregato relativo ai 12 mesi del 2015, le due forme tecniche confermano dinamiche sostanzialmente differenti, con il numero delle richieste di prestiti finalizzati che ha fatto registrare una crescita vivace, pari a +12,1%, mentre per i prestiti personali la domanda si conferma nuovamente negativa, con un -1,5% rispetto all’anno precedente (vedi ALLEGATO 4).

Per altro, nel mese di dicembre appena concluso i prestiti personali hanno fatto registrare un pesante -16,6% rispetto al corrispondente periodo del 2014, con la contrazione più marcata dell’intero anno. I prestiti finalizzati, al contrario, hanno fatto registrare una crescita del +2,7% rispetto al mese di dicembre 2014.

Nel complesso, la buona performance dei finanziamenti finalizzati appare sostenuta sia dal segmento auto e moto, anche grazie all’offerta a tassi promozionali, sia dalla componente relativa all’acquisto di altri beni e servizi, in particolare elettrodomestici, elettronica di consumo e articoli di arredamento.

Dall’ultima rilevazione di CRIF arrivano segnali incoraggianti anche relativamente all’importo medio dei prestiti richiesti che, nel mese di dicembre 2015, nell’aggregato di prestiti personali più finalizzati, si è attestato a 7.007 Euro (vedi ALLEGATO 5).

Relativamente all’intero anno 2015, invece, l’importo medio si è attestato a 7.767 Euro, in crescita del +4,7% rispetto al 2014 ma, ancora ben distante dall’importo medio registrato nel 2008 (-16,2%) quando la crisi non aveva ancora fatto sentire i suoi effetti.

Entrando maggiormente nel dettaglio, per i prestiti finalizzati nell’anno 2015 l’importo medio richiesto è risultato pari a 4.946 Euro contro i 4.636 Euro del 2014 (ma -25,1% rispetto al 2008).

Relativamente ai prestiti personali, invece, si è assestato a 11.624 Euro contro i 10.749 Euro del 2014 (anche in questo caso -7,0% rispetto al 2008).

Analizzando invece la distribuzione per fasce di importo, nell’aggregato di prestiti finalizzati e personali si conferma la preferenza da parte degli italiani per la classe inferiore ai 5.000 Euro, con una quota sul totale del 52%, seppur in calo di 1,9 punti percentuali rispetto al 2014.

Per i prestiti finalizzati l’incidenza di questa classe sul totale raggiunge addirittura il 69,2%, mentre nel caso dei prestiti personali si ferma a quota 28,4%. Per questa forma tecnica la quota più consistente di domande si è concentrata nella classe di importo compreso tra 10 e 20.000 Euro, con il 28,8% del totale.

Classi di durata dei prestiti richiesti

Prendendo in considerazione la durata dei finanziamenti richiesti nel loro complesso, anche nel 2015 la classe preferita dagli italiani rimane quella inferiore ai 12 mesi, con una quota pari al 22,4% del totale (vedi ALLEGATO 6).

Nel dettaglio, relativamente ai prestiti finalizzati l’incidenza di questa classe raggiunge il 33,4% del totale. Nel caso dei prestiti personali si conferma, invece, la predilezione per la classe di durata più elevata, oltre i 5 anni, con una quota pari al 39,9% del totale.

La distribuzione della domanda per classe di età dei richiedenti

Osservando la distribuzione della domanda di prestiti per età dei richiedenti, sono le classi centrali, ovvero quelle comprese tra i 45 e 54 anni e quella tra i 35 e 44 anni, ad aver presentato il maggior numero di richieste di prestiti, rispettivamente con il 25,8% e il 24,6% del totale (vedi ALLEGATO 7).

Considerando le perduranti difficoltà sul mercato del lavoro per i più giovani, non invece desta sorprese la sostanziale stabilità del peso delle due classi di età inferiori ai 34 anni, con una dinamica simile in entrambe le forme tecniche considerate.

Il dettaglio per regione (vedi ALLEGATO 8)

L’andamento della domanda di prestiti finalizzati e personali, disaggregato per singola regione, presenta dinamiche variegate, influenzate da peculiarità e dinamiche locali che non sono state approfondite nell’analisi.

Relativamente al numero delle richieste di prestiti finalizzati, la regione che nel 2015 ha fatto registrare l’incremento più consistente è stata l’Emilia-Romagna, con un +17,6% rispetto all’anno precedente, seguita dal Friuli Venezia-Giulia (+15,1%). All’estremo opposto della graduatoria si colloca la Valle d’Aosta, con una crescita decisamente più contenuta, pari a +1,4%.

La Valle d’Aosta è tuttavia la regione che ha fatto segnare la crescita più consistente, a livello nazionale, della domanda di prestiti personali con un +4,4% rispetto al 2014, seguita da Piemonte (+2,4%), Lombardia (+0,4%) ed Emilia-Romagna (+0,1%). Tutte le altre regioni italiane hanno invece fatto segnare una contrazione della domanda di prestiti personali, con il record del Molise dove la domanda ha subito un calo del -9,3%.

Relativamente agli importi medi richiesti nel 2015, invece, per quanto riguarda i prestiti finalizzati, il record assoluto spetta all’Umbria con 5.829 Euro, seguita a breve distanza dalla Lombardia con 5.719 Euro. All’estremo opposto della classifica si colloca la Sicilia, con soli 3.917 Euro.

La Sardegna è invece la regione che nel corso del 2015 ha fatto registrare l’importo più consistente per i prestiti personali, con 12.816 Euro.

“Nel corso del 2015 la dinamica della domanda di prestiti ha mostrato un visibile miglioramento nelle intenzioni da parte degli italiani di sostenere i propri consumi durevoli attraverso l’accensione di un finanziamento, sebbene rimanga inalterata la razionalità e ponderazione nelle scelte di acquisto e nelle previsioni di spesa che ha caratterizzato gli anni recenti – commenta Simone Capecchi, Direttore Predictive Information Solutions di CRIF. Va sottolineato come la domanda di prestiti sia stata stimolata anche da offerte appetibili da parte degli operatori, favorite da condizioni più distese nel funding e da una ulteriore riduzione degli indicatori di rischio”.

“Nel complesso il progressivo miglioramento dello scenario macroeconomico dovrebbe contribuire a sostenere la crescita del comparto anche nell’anno appena iniziato. Per gli istituti di credito la vera sfida sarà quella di continuare a sostenere i consumi in un mercato sempre più complesso, nel quale si stanno affacciando nuovi player specializzati nell’alternative lending e nel quale stanno agendo nuove e più stringenti regolamentazioni” – conclude Capecchi.

 


Fonte:

CRIF

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