Una «maxi-operazione» che «sia un benchmark» per il mercato dei crediti deteriorati e faccia un «repricing» dellintero settore. Punta su un maxi-deal capace di dare una scossa alle compravendite dei non performing loans, Alessandro Penati. Il numero uno di Atlante, il fondo da 4,2 miliardi che ha messo in sicurezza laumento di capitale di Popolare di Vicenza e si appresta a fare altrettanto con Veneto Banca, inizia ad alzare il velo sui suoi piani in tema di sofferenze. E per farlo sceglie il Festival dellEconomia di Trento, dove si presenta per la prima uscita pubblica dopo la presentazione di Atlante di fine aprile. Nel mirino cè il fardello degli oltre 80 miliardi di bad loans (netti) che pesano sui conti delle banche italiane, un macigno che tiene lontani gli investitori internazionali dal capitale degli istituti italiani e che nel contempo non sembra essere così deprezzato da trovare linteresse dei grandi fondi internazionali.
Ecco perchè Penati punta a realizzare, possibilmente «entro la prima metà di luglio» unoperazione che sia di esempio al mercato. Una cessione che «devessere molto molto grossa, da almeno 2 miliardi», dice il numero uno del fondo promotore, Quaestio sgr.
Autore: Luca Davi
Fonte:
Il Sole 24 Ore
npl – atlante
Una «maxi-operazione» che «sia un benchmark» per il mercato dei crediti deteriorati e faccia un «repricing» dellintero settore. Punta su un maxi-deal capace di dare una scossa alle compravendite dei non performing loans, Alessandro Penati. Il numero uno di Atlante, il fondo da 4,2 miliardi che ha messo in sicurezza laumento di capitale di Popolare di Vicenza e si appresta a fare altrettanto con Veneto Banca, inizia ad alzare il velo sui suoi piani in tema di sofferenze. E per farlo sceglie il Festival dellEconomia di Trento, dove si presenta per la prima uscita pubblica dopo la presentazione di Atlante di fine aprile. Nel mirino cè il fardello degli oltre 80 miliardi di bad loans (netti) che pesano sui conti delle banche italiane, un macigno che tiene lontani gli investitori internazionali dal capitale degli istituti italiani e che nel contempo non sembra essere così deprezzato da trovare linteresse dei grandi fondi internazionali.
Ecco perchè Penati punta a realizzare, possibilmente «entro la prima metà di luglio» unoperazione che sia di esempio al mercato. Una cessione che «devessere molto molto grossa, da almeno 2 miliardi», dice il numero uno del fondo promotore, Quaestio sgr.
Autore: Luca Davi
Fonte:
Il Sole 24 Ore
npl – atlante