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Addio Equitalia, benvenuta Equientrate

Equitalia potrebbe scomparire entro la fine dell’anno, al suo posto dovrebbe vedere la luce una sorta di dipartimento interno all’Agenzia delle Entrate che si chiamerà Equientrate. Il compito del nuovo organismo sarà quello di riscuotere i crediti non sono della stessa agenzia, ma anche dell’Inps, dell’ Inail, insomma di tutte le altre amministrazioni. Il nome scelto ‘cade a pennello ’ in quanto rispecchia la composizione del nuovo organismo che dovrebbe vedere la fusione per incorporazione di Equitalia e l’Agenzia delle Entrate. Le regole che saranno alla base del nuovo agente di riscossione verranno rese note dal Consiglio dei ministri entro fine ottobre attraverso la Legge di bilancio. Vi è da dire che comunque non verranno meno le funzioni che svolgeva Equitalia e nemmeno verranno meno i suoi metodi e i suoi crediti. Potrebbe però capitare, visto la mole di incertezza nel passaggi di consegne e i tempi non certi per avviare le attività di riscossione, che alcuni crediti cadano in prescrizione.  Le lungaggini burocratiche e la risoluzione dei passaggi delle cartelle iscritte a ruolo (con inevitabili modificazioni procedurali che creeranno diversi motivi di opposizione da parte dei debitori) potrebbero, infatti facilmente, causare la prescrizione per ben più di un credito. Questo periodo intermedio, in cui vi sarà il passaggio di consegne, potrebbe portare un alleggerimento del carico fiscale a favore di numerosi contribuenti. Ragione per cui, diversi italiani, potrebbero avvantaggiarsi dell’incapacità di Equientrate di affrontare il cambiamento e della conseguente inerzia nell’interrompere i termini di prescrizione.

 

Quali le altre soluzioni allo studio?

Allo studio oltre alla costituzione di Equientrate vi è anche un’altra soluzione: quella di dividere le competenze di Equitalia tra le Entrate e il Ministero dell’Economia. La proposta si pone come obiettivo primario quello di eliminare definitivamente l’aggio, lasciando in vita solo gli interessi legali. «Equitalia», ha dichiarato Il Presidente di Confindustria  Boccia, in un’intervista a ItaliaOggi  «funziona bene per la capacità di riscuotere, funziona male, invece, per i costi elevati della stessa attività. L’obiettivo della mia proposta è quello di ridurre i costi del 30% facendo fare a una struttura dello stato l’attività». In bilico restano gli 8.000 dipendenti di Equitalia che non sanno ancora che fine faranno. La loro migrazione dentro le pubbliche amministrazioni prevedrebbe, come impone la Costituzione, un pubblico concorso, ma questo si scontra col fatto che tutti sono ormai stati assunti con chiamata diretta e contrattualizzati con il ccnl dei bancari. I tempi sono tutti da individuare, il passaggio di consegne non sarà facile ed è normale ipotizzare che incontrerà diversi ostacoli prima di avviare le attività di riscossione vere e proprie. Non resta che attendere.


Autore: Erica Venditti
Fonte:

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