Intesa Sanpaolo inizio lo smaltimento dei non performing loans. Secondo quanto risulta a Milano Finanza, il gruppo guidato da Carlo Messina avrebbe inviato ad alcuni tra i principali operatori specializzati del settore un info memorandum per la cessione di uno stock di sofferenze dal valore nominale di circa 2,5 miliardi.
La mossa è propedeutica alla presentazione delle offerte non vincolanti attese entro la fine dellanno mentre quelle vincolanti dovrebbero arrivare allinizio del 2017.
Arriva così a uno snodo importante il processo di gestione degli npl della Capital Light Bank, la divisione di Intesa Sanpaolo costituita a fine 2014 sotto la guida di Giovanni Gilli e dedicata alla gestione degli asset non core.
Questa struttura (che è qualcosa di molto diverso da una bad bank)ha come obiettivo la creazione di valore e la riduzione del capitale assorbito dalle attività non strategiche, a partire proprio dalla gestione delle sofferenze, degli immobili riacquistati in asta e delle partecipazioni da cedere.
Terminata la fase di rodaggio e linternazionalizzazione dei nuovi flussi di sofferenze prima gestiti da Italfondiario, adesso è partita lattività di cessione di importanti pacchetti di crediti, destinati principalmente a operatori specializzati.
Se insomma nei prossimi mesi il processo di vendita sarà seguito con grande attenzione, non verranno meno gli sforzi sul fronte del recupero.
Già nella prima metà dellanno le attività di recupero della Capital Light Bank hanno permesso a Intesa di incassare oltre 600 milioni, con un miglioramento del 20% rispetto allo stesso periodo dellanno scorso.
Al risultato hanno contribuito sia le gestione interne (anche grazie ai benefici apportati dalle ultime riorganizzazioni della divisione recupero crediti guidata da Stefano Marchetti) che dallattività dei servicer esterni a cui Intesa si appoggia soprattutto per i portafogli di piccolo taglio.
La semestrale fotografa insomma un miglioramento sensibile: basti pensare che nellintero 2014 erano stati recuperati 800 milioni, un dato salito a 950 milioni lo scorso anno, quando la Capital Light Bank era già pienamente operativa. Se la performance venisse confermata anche nel secondo semestre, Intesa potrebbe insomma incassare oltre 1 miliardo nellintero 2016.
Autore: Luca Gualtieri
Fonte:
Milano Finanza
– npl – intesa sanpaolo
Intesa Sanpaolo inizio lo smaltimento dei non performing loans. Secondo quanto risulta a Milano Finanza, il gruppo guidato da Carlo Messina avrebbe inviato ad alcuni tra i principali operatori specializzati del settore un info memorandum per la cessione di uno stock di sofferenze dal valore nominale di circa 2,5 miliardi.
La mossa è propedeutica alla presentazione delle offerte non vincolanti attese entro la fine dellanno mentre quelle vincolanti dovrebbero arrivare allinizio del 2017.
Arriva così a uno snodo importante il processo di gestione degli npl della Capital Light Bank, la divisione di Intesa Sanpaolo costituita a fine 2014 sotto la guida di Giovanni Gilli e dedicata alla gestione degli asset non core.
Questa struttura (che è qualcosa di molto diverso da una bad bank)ha come obiettivo la creazione di valore e la riduzione del capitale assorbito dalle attività non strategiche, a partire proprio dalla gestione delle sofferenze, degli immobili riacquistati in asta e delle partecipazioni da cedere.
Terminata la fase di rodaggio e linternazionalizzazione dei nuovi flussi di sofferenze prima gestiti da Italfondiario, adesso è partita lattività di cessione di importanti pacchetti di crediti, destinati principalmente a operatori specializzati.
Se insomma nei prossimi mesi il processo di vendita sarà seguito con grande attenzione, non verranno meno gli sforzi sul fronte del recupero.
Già nella prima metà dellanno le attività di recupero della Capital Light Bank hanno permesso a Intesa di incassare oltre 600 milioni, con un miglioramento del 20% rispetto allo stesso periodo dellanno scorso.
Al risultato hanno contribuito sia le gestione interne (anche grazie ai benefici apportati dalle ultime riorganizzazioni della divisione recupero crediti guidata da Stefano Marchetti) che dallattività dei servicer esterni a cui Intesa si appoggia soprattutto per i portafogli di piccolo taglio.
La semestrale fotografa insomma un miglioramento sensibile: basti pensare che nellintero 2014 erano stati recuperati 800 milioni, un dato salito a 950 milioni lo scorso anno, quando la Capital Light Bank era già pienamente operativa. Se la performance venisse confermata anche nel secondo semestre, Intesa potrebbe insomma incassare oltre 1 miliardo nellintero 2016.
Autore: Luca Gualtieri
Fonte:
Milano Finanza
– npl – intesa sanpaolo