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San Marino, Cerberus compra gli npl di Delta

Le banche mettono l’ultimo tassello alla pesante eredità di Delta, il gruppo bolognese di credito al consumo travolto dalla crisi nel 2009. Sabato 5 si è positivamente concluso il Project Arcade, la vendita tramite cartolarizzazione di un portafoglio di crediti da 2,1 miliardi di euro di valore nominale. Il compratore è il fondo Cerberus, attivo ormai da tempo sul mercato dei distressed asset italiani. L’operazione rientra nell’accordo di ristrutturazione (ex articolo 182bis della legge fallimentare) del gruppo Delta, controllato dalla Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, che vede coinvolti come creditori aderenti oltre 80 istituti bancari italiani ed esteri. Nell’ambito dell’accordo, Società gestione crediti Delta (Sgcd, un veicolo partecipato da alcune delle principali banche italiane tra cui Unicredit, Mps, Bper Banca, Banco Bpm , Bnl, Bpvi e per l’appunto la Cassa di risparmio di San Marino) presiede la gestione e il recupero dei crediti verso la clientela del gruppo (prestiti personali, cessione del quinto, carte di credito, leasing e crediti sanitari) e la distribuzione degli incassi ai creditori aderenti. La vicenda parte da lontano. Il gruppo bolognese di credito al consumo fondato da Mario Fantini e partecipato dalla Cassa di risparmio di San Marino (21%) e dalla Sopaf della famiglia Magnoni (34%) finì in cattive acque nel 2009, quando via Nazionale ne dispose il commissariamento. La misura era l’esito di una serie di accertamenti ispettivi che avevano rivelato problemi di governance e gravi irregolarità gestionali, costringendo l’organo di vigilanza a brandire la scure. In soccorso di Delta arrivò comunque Intesa Sanpaolo che alla fine del 2012 rilevò le controllate Bentos Assicurazioni e Sedicibanca, mentre altre società come Carifin Italia, Plusvalore e Detto Factor finirono in liquidazione. Il veicolo Sgcd dovrà gestire la procedura liquidatoria, cercando di recuperare quanto possibile per conto delle banche. L’operazione Arkade rientra in questo processo e ha destato l’attenzione di alcuni investitori specializzati che avrebbero già presentato offerte non vincolanti. L’operazione, coordinata dal presidente di Sgcd Domenico Trombone, è stata assistita da consulenti finanziari (EY con il partner Erberto Viazzo) e legali (Macchi di Cellere Gangemi, con i partner Simone Rossi e Claudia Bruscaglioni). Per il socio sanmarinese potrebbe essere una notizia positiva, specie alla luce delle recenti vicissitudini finanziarie sul Monte Titano


Autore: Luca Gualtieri
Fonte:

Milano Finanza

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