A ottobre rallenta la crescita dei prestiti e dei depositi bancari rispetto a settembre. I prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti del 2,7% su base annua, ma a settembre avevano registrato un +2,9%.
Più nel dettaglio, secondo i dati forniti da Banca d’Italia nell’ultima edizione della pubblicazione Banche e Moneta, i prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,8% (+2,7% nel mese precedente), mentre quelli alle società non finanziarie dell’1,5% (+1,9% a settembre). Quanto ai depositi del settore privato sono aumentati del 3,7% su base annua, ma a settembre erano saliti del 4,6%. Inoltre, la raccolta obbligazionaria è diminuita del 17,2% (era diminuita del 17,4% nel mese precedente).
Bene le sofferenze lorde, pari a ottobre a 120,573 miliardi di euro (464 milioni in capo alle amministrazioni pubbliche), il minimo da ottobre 2012, come segnala l’agenzia Reuters, dai 122,516 miliardi di euro (459 milioni per le amministrazioni pubbliche) del mese precedente. Anche quelle nette, per effetto di alcune operazioni di cartolarizzazione, sono scese a 38,288 miliardi, il minimo da dicembre 2010, dai 40,221 miliardi del mese precedente e dai 65,868 miliardi di ottobre 2017.
Sempre a ottobre sono risaliti i tassi praticati dalla banche sui mutui per la casa. Nel mese in questione, infatti, i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 2,24% (2,16% a settembre), quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,13%, sui nuovi prestiti alle società non finanziarie all’1,52% (1,45% a settembre), sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro all’1,96%, quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,12%. Mentre i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,39%.
E’ risalito a ottobre anche il controvalore di titoli di Stato italiani detenuto dalle banche residenti in Italia. Le banche italiane avevano in portafoglio titoli di Stato nazionali per un importo pari a 372,978 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 369,215 miliardi di settembre (dato rivisto), il massimo da luglio, segnala l’agenzia Reuters. L’analogo dato Bce, diffuso lo scorso 28 novembre, indicava un rialzo del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuti dalle banche residenti in Italia a 382,537 miliardi di euro dai 378,678 miliardi di euro di settembre (dato rivisto).
Autore: Francesca Gerosa
Fonte:
Milano Finanza
banche – cartolarizzazioni
A ottobre rallenta la crescita dei prestiti e dei depositi bancari rispetto a settembre. I prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti del 2,7% su base annua, ma a settembre avevano registrato un +2,9%.
Più nel dettaglio, secondo i dati forniti da Banca d’Italia nell’ultima edizione della pubblicazione Banche e Moneta, i prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,8% (+2,7% nel mese precedente), mentre quelli alle società non finanziarie dell’1,5% (+1,9% a settembre). Quanto ai depositi del settore privato sono aumentati del 3,7% su base annua, ma a settembre erano saliti del 4,6%. Inoltre, la raccolta obbligazionaria è diminuita del 17,2% (era diminuita del 17,4% nel mese precedente).
Bene le sofferenze lorde, pari a ottobre a 120,573 miliardi di euro (464 milioni in capo alle amministrazioni pubbliche), il minimo da ottobre 2012, come segnala l’agenzia Reuters, dai 122,516 miliardi di euro (459 milioni per le amministrazioni pubbliche) del mese precedente. Anche quelle nette, per effetto di alcune operazioni di cartolarizzazione, sono scese a 38,288 miliardi, il minimo da dicembre 2010, dai 40,221 miliardi del mese precedente e dai 65,868 miliardi di ottobre 2017.
Sempre a ottobre sono risaliti i tassi praticati dalla banche sui mutui per la casa. Nel mese in questione, infatti, i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 2,24% (2,16% a settembre), quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo all’8,13%, sui nuovi prestiti alle società non finanziarie all’1,52% (1,45% a settembre), sui nuovi prestiti di importo fino a 1 milione di euro all’1,96%, quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,12%. Mentre i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,39%.
E’ risalito a ottobre anche il controvalore di titoli di Stato italiani detenuto dalle banche residenti in Italia. Le banche italiane avevano in portafoglio titoli di Stato nazionali per un importo pari a 372,978 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 369,215 miliardi di settembre (dato rivisto), il massimo da luglio, segnala l’agenzia Reuters. L’analogo dato Bce, diffuso lo scorso 28 novembre, indicava un rialzo del portafoglio di titoli di Stato italiani detenuti dalle banche residenti in Italia a 382,537 miliardi di euro dai 378,678 miliardi di euro di settembre (dato rivisto).
Autore: Francesca Gerosa
Fonte:
Milano Finanza
banche – cartolarizzazioni