UniCredit sarebbe pronta per un nuovo progetto di smaltimento dei crediti deteriorati del valore complessivo di circa 3 miliardi di euro.
Secondo quanto risulta a Luca Gualtieri di MF-Milano Finanza, a febbraio dovrebbe entrare in lavorazione il primo portafoglio da 800 milioni, mentre la restante tranche potrebbe essere smaltita nei mesi successivi.
Il progetto, battezzato con il nome di Sandokan 2 e assistito dallo studio legale Lombardi Segni e Associati, si muove sulle orme di unoperazione analoga ma di importo inferiore lanciata da UniCredit a fine 2015. Gli interlocutori della banca sono gli stessi, cioè gli investitori Pimco e Gwm e il servicer unico Aurora Recovery Capital-Arec.
Questi soggetti (attualmente alle battute finali della due diligence) si prenderanno in carico il primo portafoglio da 800 milioni, composto principalmente da crediti unlikely to pay con sottostante immobiliare, mentre gli Npl dovrebbero costituire una componente minoritaria.
Fonte:
citywire
npl – crediti deteriorati – unicredit
UniCredit sarebbe pronta per un nuovo progetto di smaltimento dei crediti deteriorati del valore complessivo di circa 3 miliardi di euro.
Secondo quanto risulta a Luca Gualtieri di MF-Milano Finanza, a febbraio dovrebbe entrare in lavorazione il primo portafoglio da 800 milioni, mentre la restante tranche potrebbe essere smaltita nei mesi successivi.
Il progetto, battezzato con il nome di Sandokan 2 e assistito dallo studio legale Lombardi Segni e Associati, si muove sulle orme di unoperazione analoga ma di importo inferiore lanciata da UniCredit a fine 2015. Gli interlocutori della banca sono gli stessi, cioè gli investitori Pimco e Gwm e il servicer unico Aurora Recovery Capital-Arec.
Questi soggetti (attualmente alle battute finali della due diligence) si prenderanno in carico il primo portafoglio da 800 milioni, composto principalmente da crediti unlikely to pay con sottostante immobiliare, mentre gli Npl dovrebbero costituire una componente minoritaria.
Fonte:
citywire
npl – crediti deteriorati – unicredit