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Europa a rischio credit crunch

In Europa «esiste un rischio di credit crunch» legato alla scarsa disponibilità di capitale. Lo ha sottolineato Carlo Cottarelli, direttore del dipartimento affari fiscali del Fondo monetario Internazionale, intervenendo ieri a Milano a un incontro in Bocconi dedicato alle “Politiche fiscali in tempi di crisi”. «C’è un rischio ha spiegato Cottarelli che le banche non avendo abbastanza capitale non abbiano abbastanza credito da erogare. Abbiamo detto che esiste il rischio di un credit crunch, perché quando le banche devono migliorare il proprio leverage, lo possono fare in due modi: o aumentando il capitali, o riducendo gli asset». In assenza di ricapitalizzazioni, «il rischio è che non ci sia abbastanza credito per aumentare la crescita economica. Secondo Cottarelli, inoltre, «l’Europa deve continuare sulla strada degli aggiustamenti fiscali, perché i fondamentali fiscali contano». Servono, perciò, «ulteriori miglioramenti nei conti pubblici e dico ulteriori perché nel 2010 e nel 2011 c’è già stato un miglioramento».

Per Cottarelli l’Europa altresì proseguire sulla strada delle «riforme per rafforzare la crescita». Per questo è necessario assicurare «finanziamenti per i Paesi che stanno aggiustando i propri conti pubblici», e l’auspicio è che «nel giro di due settimane venga ratificato l’accordo del 21 luglio» sul potenziamento del Fondo salva-Stati.

Quanto all’Italia, ha ricordato il direttore del dipartimento affari fiscali dell’Fmi, avrà «un deficit dell’1% sul Pil nel 2013 essenzialmente perché abbiamo abbassato il tasso di crescita e dunque si ridurranno le entrate. È chiaro che un rapporto deficit/Pil all’1% è ai livelli più bassi dell’area euro, mentre il debito resterà alto, ma comunque si ridurrà nei prossimi due anni».


Fonte: www.ilsole24ore.com

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