Intervista a Laura Pacini, COO di Blue Factor

Blue Factor è oggi un punto di riferimento nel settore delle cartolarizzazioni. Può darci una panoramica dell’azienda e raccontarci la visione del suo fondatore?

L.P. Blue Factor avvia la sua attività acquistando pro soluto di crediti in sofferenza, con un focus particolare sui crediti derivanti dal settore bancario e finanziario unsecured nei confronti di persone fisiche. Negli ultimi cinque anni, la società ha analizzato e processato portafogli NPL per oltre 40 miliardi di euro, curando la cessione di crediti per oltre 4 miliardi. Grazie a questa esperienza, Blue Factor ha ampliato la sua offerta, operando anche nella gestione crediti come sub-servicer in operazioni di cartolarizzazione e fornendo consulenza nella vendita e nell’acquisto di portafogli. Inoltre, promuove e struttura operazioni di cartolarizzazione, offrendo servizi di special servicer e master servicer.

Ciò che rende Blue Factor ancora più speciale è la sua sede: la società ha scelto di stabilirsi a Castiglione della Pescaia, una località nota per il turismo e le bellezze naturali, ma che oggi ospita anche una realtà finanziaria di eccellenza. In un territorio dove l’economia è tradizionalmente legata al mare e alla ricettività turistica, Blue Factor rappresenta un’eccezione virtuosa, capace di attrarre e valorizzare alte professionalità. Questo dimostra che, con la giusta visione, è possibile costruire un centro di competenza finanziaria anche lontano dai poli economici tradizionali.

Alla guida di questa crescita vi è il fondatore, l’avvocato Fabio Tavarelli, che ha saputo posizionare Blue Factor tra i principali player del mercato. Con una visione innovativa e una solida esperienza nel settore dei crediti, ha orientato l’azienda verso un modello integrato, capace di rispondere alle esigenze degli investitori istituzionali e di ottimizzare i processi di gestione e valorizzazione dei crediti.

Blue Factor ha iniziato come investitore diretto per poi evolversi nel ruolo di special servicer e master servicer. Come si è sviluppato questo percorso e quali vantaggi offre oggi la società?

L.P. Inizialmente, Blue Factor si è concentrata sull’acquisto diretto di crediti deteriorati, per poi ampliare il proprio raggio d’azione e coinvestire con investitori istituzionali. Questo ci ha portati a strutturare le prime operazioni di cartolarizzazione, in cui Blue Factor ha ricoperto sia il ruolo di coinvestitore che quello di special servicer.

Negli anni, gli investitori hanno riconosciuto la nostra professionalità nella gestione dei crediti e nel recupero, affidandoci incarichi di special servicer anche in operazioni in cui non eravamo investitori diretti. Il focus è sempre rimasto sui crediti unsecured bancari e finanziari di small ticket, verso persone fisiche.

Dal 2021, abbiamo ottenuto un ampliamento della licenza dall’Autorità di Vigilanza che ci consente di operare anche come master servicer in operazioni di cartolarizzazione. Questo significa che Blue Factor può ora coprire l’intera filiera: dall’acquisto dei crediti alla gestione come special servicer, fino all’amministrazione delle società di cartolarizzazione. In questo modo, offriamo agli investitori un interlocutore unico, semplificando la gestione dell’intero processo. Tuttavia, la società può anche operare esclusivamente come master servicer, collaborando con altri special servicer e asset manager su asset class differenti.

Attualmente, gestiamo diverse operazioni di cartolarizzazione che comprendono varie asset class, tra cui crediti finanziari, bancari, commerciali, sanitari e immobiliari (ex articolo 7.2, Reoco). Questo dimostra la capacità di Blue Factor di adattarsi a un mercato in continua evoluzione.

Quali sono i principali vantaggi delle cartolarizzazioni per gli investitori rispetto ad altre forme di investimento?

L.P. Le cartolarizzazioni offrono numerosi benefici. Innanzitutto, permettono di investire in asset illiquidi tramite strumenti finanziari strutturati, garantendo una gestione più efficiente e trasparente. Inoltre, gli ABS (Asset-Backed Securities) generati da queste operazioni seguono la tassazione delle obbligazioni, rendendo l’investimento fiscalmente vantaggioso.

Un altro aspetto rilevante è che le cartolarizzazioni consentono anche a soggetti non abilitati secondo la normativa bancaria di accedere all’acquisto di crediti, ampliando le opportunità di investimento. Per garantire un’adeguata gestione del rischio, questi strumenti sono destinati a investitori qualificati e professionali, che possono diversificare i loro portafogli con asset class più rischiose, ma potenzialmente più remunerative.

Blue Factor si occupa anche di cartolarizzazioni immobiliari. Quali sono i principali vantaggi rispetto all’acquisto diretto di immobili?

L.P. Le cartolarizzazioni immobiliari offrono diversi vantaggi rispetto all’acquisto tradizionale di immobili. Uno degli aspetti più importanti è la segregazione patrimoniale: gli asset vengono separati all’interno della società di cartolarizzazione (SPV), garantendo maggiore trasparenza e protezione per gli investitori.

Dal punto di vista fiscale, le operazioni di cartolarizzazione seguono un regime di neutralità per IRES e IRAP, e l’IVA si applica secondo le regole ordinarie del settore immobiliare. Questo le rende più efficienti rispetto a un’acquisizione diretta. La gestione tramite un master servicer permette di monitorare costantemente la performance dell’operazione e di ottimizzare i processi di recupero e valorizzazione dell’asset.

Grazie alla nostra esperienza, abbiamo già avviato diverse operazioni di cartolarizzazione immobiliare ex articolo 7.2, dimostrando la nostra capacità di strutturare operazioni su misura per le esigenze degli investitori.

La sua esperienza professionale è strettamente legata alla crescita di Blue Factor. Come ha visto evolvere il settore e quale è stato il suo contributo?

L.P. Ho iniziato la mia carriera nel 2015, proprio quando Blue Factor stava crescendo e consolidando la sua presenza nel mercato delle cartolarizzazioni. Questo mi ha permesso di acquisire una visione completa del settore, seguendo sia l’acquisto dei crediti in proprio sia il ruolo di special servicer.

Quando la società ha ottenuto la licenza di master servicer, ho avuto l’opportunità di contribuire alla strutturazione di numerose operazioni, occupandomi di tutte le fasi del processo. Essendo responsabile dell’area operativa, supervisiono l’intero ciclo della attività della società, sia dal punto di vista dell’acquisto dei crediti, sia dal punto di vista della strutturazione delle operazioni di cartolarizzazione, dalla fase iniziale di confronto e strutturazione con gli investitori, alla gestione a lungo termine degli asset sottostanti.

Questa esperienza mi ha permesso di affinare strategie per massimizzare i rendimenti degli investitori, sviluppando soluzioni personalizzate per la gestione dei crediti. Oggi, grazie alla capacità di integrare diverse competenze nel processo di cartolarizzazione, Blue Factor è riconosciuta come un partner strategico nel settore.

Quali sono le prospettive future di Blue Factor e quali trend emergenti vede nel settore delle cartolarizzazioni?

L.P. Il mercato delle cartolarizzazioni è in forte crescita, con una crescente domanda di strumenti finanziari strutturati, soprattutto nel settore immobiliare e nei crediti commerciali. Gli investitori sono sempre più alla ricerca di soluzioni innovative per ottimizzare i loro rendimenti e ridurre il rischio operativo.

Blue Factor intende consolidare la propria posizione come punto di riferimento nel settore, ampliando la gamma di asset class gestite e sviluppando nuove soluzioni per gli investitori. Il nostro obiettivo è continuare a innovare, garantendo un elevato livello di professionalità e un servizio altamente specializzato.

 

 

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