Il Bollettino mensile ABI a pubblicato in gennaio ha evidenziato che a novembre 2024, i crediti deteriorati netti (comprendenti sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute o sconfinanti, al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche) sono scesi a 31,1 miliardi di euro, rispetto ai 31,6 miliardi registrati a settembre dello stesso anno.
Tra le note positive, spicca il settore dei mutui immobiliari: a dicembre 2024 il tasso medio sui nuovi mutui è sceso al 3,10%, rispetto al 3,23% di novembre e al 4,42% di dicembre 2023. Questo dato si allinea con quello comunicato dalla FABI, che ha rilevato un aumento dei prestiti per l’acquisto di abitazioni di circa 4,3 miliardi di euro negli ultimi sei mesi, passando da 420,8 miliardi di maggio a 425,1 miliardi a novembre (+1%).
Sul fronte dei prestiti alle imprese, invece, emergono segnali negativi. Come riportato da Il Sole 24 Ore analizzando il documento dell’ABI, nonostante il calo dei tassi d’interesse, l’erogazione di nuovi finanziamenti continua a diminuire.
Il rapporto dell’ABI sottolinea che “il calo dei volumi di credito è conseguenza del rallentamento della crescita economica, che riduce la domanda di prestiti”. Più nel dettaglio, il tasso medio delle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 4,53% a dicembre 2024, rispetto al 4,63% di novembre e al 5,45% di un anno prima. Anche il tasso medio complessivo sui prestiti è diminuito al 4,45%, rispetto al 4,55% del mese precedente. Nonostante ciò, le erogazioni di prestiti non mostrano segnali di ripresa: a dicembre 2024 i prestiti a imprese e famiglie sono diminuiti dell’1% rispetto a dicembre 2023, un dato comunque in miglioramento rispetto al calo del 1,8% registrato il mese precedente.
Il Bollettino mensile ABI a pubblicato in gennaio ha evidenziato che a novembre 2024, i crediti deteriorati netti (comprendenti sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute o sconfinanti, al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche) sono scesi a 31,1 miliardi di euro, rispetto ai 31,6 miliardi registrati a settembre dello stesso anno.
Tra le note positive, spicca il settore dei mutui immobiliari: a dicembre 2024 il tasso medio sui nuovi mutui è sceso al 3,10%, rispetto al 3,23% di novembre e al 4,42% di dicembre 2023. Questo dato si allinea con quello comunicato dalla FABI, che ha rilevato un aumento dei prestiti per l’acquisto di abitazioni di circa 4,3 miliardi di euro negli ultimi sei mesi, passando da 420,8 miliardi di maggio a 425,1 miliardi a novembre (+1%).
Sul fronte dei prestiti alle imprese, invece, emergono segnali negativi. Come riportato da Il Sole 24 Ore analizzando il documento dell’ABI, nonostante il calo dei tassi d’interesse, l’erogazione di nuovi finanziamenti continua a diminuire.
Il rapporto dell’ABI sottolinea che “il calo dei volumi di credito è conseguenza del rallentamento della crescita economica, che riduce la domanda di prestiti”. Più nel dettaglio, il tasso medio delle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 4,53% a dicembre 2024, rispetto al 4,63% di novembre e al 5,45% di un anno prima. Anche il tasso medio complessivo sui prestiti è diminuito al 4,45%, rispetto al 4,55% del mese precedente. Nonostante ciò, le erogazioni di prestiti non mostrano segnali di ripresa: a dicembre 2024 i prestiti a imprese e famiglie sono diminuiti dell’1% rispetto a dicembre 2023, un dato comunque in miglioramento rispetto al calo del 1,8% registrato il mese precedente.