L’Osservatorio BRICK di Berry Srl, una fintech specializzata in soluzioni per il mercato immobiliare e dei crediti, ha presentato i dati rilevanti sul mercato delle aste in Italia nei primi nove mesi del 2024. Questa analisi offre una visione approfondita dell’andamento del settore, con un’attenzione particolare alle dinamiche regionali, ai valori medi delle basi d’asta e alle modalità di gestione delle vendite, evidenziando sia le sfide sia le opportunità per gli investitori.
Nei primi tre trimestri del 2024, il mercato italiano ha registrato una diminuzione delle aste pubblicate, con un calo del 26% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, si è osservato un aumento del 10% nel valore medio delle basi d’asta per gli immobili commerciali e del 3% per quelli residenziali. Complessivamente, sono stati pubblicati 83.585 avvisi d’asta, di cui il 53,3% relativo a immobili residenziali e il 19,4% a quelli commerciali.
La Lombardia si è confermata la regione con il maggior numero di aste pubblicate, nonostante una riduzione del 33%. Roma ha mantenuto una posizione di rilievo, registrando un leggero incremento nelle pubblicazioni (+0,1%), mentre Milano ha visto una crescita significativa (+52%), con una tendenza verso l’aumento del valore delle basi d’asta, che ha raggiunto i 250.000 euro.
A livello nazionale, il valore medio di base d’asta ha registrato un lieve aumento, stabilizzandosi a 169.000 euro. Interessante notare che la Sardegna ha segnato il valore medio più elevato, con una base d’asta di circa 269.047 euro (+40% rispetto al 2023), seguita da Trentino-Alto Adige e Toscana. Invece, Molise e Calabria hanno presentato i valori più bassi, rispettivamente con 90.000 e 94.000 euro.
Le modalità di gestione delle aste hanno evidenziato un cambiamento verso la digitalizzazione: le aste asincrone telematiche sono aumentate dal 34% al 38%, mentre le vendite sincrone telematiche e quelle presso il venditore hanno subito una contrazione significativa. Questi dati suggeriscono una tendenza verso una maggiore affidabilità e trasparenza nelle modalità di asta.
L’Osservatorio BRICK di Berry Srl evidenzia un trend generale di riduzione del numero di aste fissate , ma un consolidamento dei valori medi.
L’Osservatorio BRICK di Berry Srl, una fintech specializzata in soluzioni per il mercato immobiliare e dei crediti, ha presentato i dati rilevanti sul mercato delle aste in Italia nei primi nove mesi del 2024. Questa analisi offre una visione approfondita dell’andamento del settore, con un’attenzione particolare alle dinamiche regionali, ai valori medi delle basi d’asta e alle modalità di gestione delle vendite, evidenziando sia le sfide sia le opportunità per gli investitori.
Nei primi tre trimestri del 2024, il mercato italiano ha registrato una diminuzione delle aste pubblicate, con un calo del 26% rispetto allo stesso periodo del 2023. Tuttavia, si è osservato un aumento del 10% nel valore medio delle basi d’asta per gli immobili commerciali e del 3% per quelli residenziali. Complessivamente, sono stati pubblicati 83.585 avvisi d’asta, di cui il 53,3% relativo a immobili residenziali e il 19,4% a quelli commerciali.
La Lombardia si è confermata la regione con il maggior numero di aste pubblicate, nonostante una riduzione del 33%. Roma ha mantenuto una posizione di rilievo, registrando un leggero incremento nelle pubblicazioni (+0,1%), mentre Milano ha visto una crescita significativa (+52%), con una tendenza verso l’aumento del valore delle basi d’asta, che ha raggiunto i 250.000 euro.
A livello nazionale, il valore medio di base d’asta ha registrato un lieve aumento, stabilizzandosi a 169.000 euro. Interessante notare che la Sardegna ha segnato il valore medio più elevato, con una base d’asta di circa 269.047 euro (+40% rispetto al 2023), seguita da Trentino-Alto Adige e Toscana. Invece, Molise e Calabria hanno presentato i valori più bassi, rispettivamente con 90.000 e 94.000 euro.
Le modalità di gestione delle aste hanno evidenziato un cambiamento verso la digitalizzazione: le aste asincrone telematiche sono aumentate dal 34% al 38%, mentre le vendite sincrone telematiche e quelle presso il venditore hanno subito una contrazione significativa. Questi dati suggeriscono una tendenza verso una maggiore affidabilità e trasparenza nelle modalità di asta.
L’Osservatorio BRICK di Berry Srl evidenzia un trend generale di riduzione del numero di aste fissate , ma un consolidamento dei valori medi.