Le cartolarizzazioni sono uno strumento fondamentale per le banche europee e, nel nostro paese, anche grazie alla Garanzia sulla Cartolarizzazione Sofferenze (GACS)hanno contribuito fortemente alla riduzione dello stock di crediti deteriorarti nelle banche italiane. Uno strumento analogo è stato introdottoin Grecia con risultati positivi.

Di recente, i governi di alcuni Paesi europei, tra cui Italia, Germania e Francia, vorrebbero promuovere una “rivitalizzazione” di questo strumento. In una lettera congiunta inviata alla Commissione Europea, i tre direttori generali del Tesoro hanno proposto due azioni principali: una revisione dei requisiti di capitale per le banche e la creazione di un “schema di garanzia UE” per le cartolarizzazioni.

Questa garanzia europea, simile al modello delle GACS italiane, avrebbe l’obiettivo di facilitare l’accesso a finanziamenti privati, canalizzandoli verso progetti di interesse comune, come la transizione verde e digitale. Si tratterebbe di un passo importante per migliorare la standardizzazione degli strumenti finanziari, riducendo i costi di transazione e aumentando la trasparenza del mercato. Inoltre, l’introduzione di questa garanzia potrebbe ridurre il rischio percepito dagli investitori, favorendo un maggiore flusso di capitali verso questo strumento.

Secondo il rapporto sulla competitività dell’ Unione Europea, coordinato da Mario Draghi, il settore delle cartolarizzazioni nell’Unione Europea è ancora arretrato rispetto a quello degli Stati Uniti, dove questo strumento è stato ampiamente utilizzato anche grazie alla presenza di agenzie statali come Fannie Mae e Freddie Mac.

Nel 2022, l’emissione di cartolarizzazioni nell’UE rappresentava solo lo 0,3% del PIL, contro il 4% degli Stati Uniti. Questo divario, come sottolineato dal rapporto, è attribuibile a regole prudenziali più rigide in Europa e all’assenza di strutture statali in grado di supportare il mercato.

Mantenendo una regolamentazione adeguata, le cartolarizzazioni potrebbero offrire un contributo per :

  • Rendere più flessibili i bilanci delle banche: consentendo loro di trasferire parte del rischio agli investitori, liberando capitale per nuovi prestiti.
  • Sostenere lo sviluppo dei mercati dei capitali: attirando investimenti non solo dall’interno dell’UE, ma anche da investitori internazionali.
  • Finanziare la transizione verde e digitale: attraverso l’utilizzo di capitali privati per progetti di ampio respiro, necessari per il futuro dell’Europa.

La Necessità di una Regolamentazione Adeguata

L’esperienza del 2007-2008 ha dimostrato quanto sia importante mantenere un controllo rigoroso sulle cartolarizzazioni. Anche le istituzioni europee sono consapevoli della necessità di evitare gli errori del passato, come quelli commessi dalle agenzie statunitensi che contribuirono alla crisi. Per questo motivo, la proposta di una garanzia UE non punta solo a incentivare l’uso delle cartolarizzazioni, ma anche a rafforzare la supervisione e a garantire maggiore trasparenza nel processo.

La Commissione Europea, dovrà ora valutare le proposte avanzate dai tre Paesi e decidere come implementare un quadro normativo che possa massimizzare i benefici delle cartolarizzazioni, senza compromettere la stabilità finanziaria. La sfida sarà quella di creare un equilibrio tra la promozione di un mercato delle cartolarizzazioni più dinamico e la protezione del sistema finanziario europeo da nuovi rischi sistemici.

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