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Tecnologia e servizi customizzati, al CvUtilityDay il settore delle utenze incontra l’industria del credito

Milano, 1° ottobre 2024 – Il processo di Credit Management nel mondo delle Utility sta diventando sempre più core ed è oggetto di specializzazione sia all’interno delle aziende sia nella rete dei fornitori per poter far fronte ad una normativa di settore altamente specialistica e frazionata, che richiede una formazione ad hoc. E i modelli di gestione dei vari asset sono sempre più evoluti e meno tradizionali. Questo si traduce in un maggior livello di customizzazione e in un approccio meno seriale, ma più specifico, adeguato alla singola esigenza.

È il messaggio principale emerso dalla seconda edizione del CVUtilityDay, organizzato da Credit Village in collaborazione con La Scala Società Tra Avvocati in qualità di Partner Scientifico, che si è svolto oggi a Milano ed ha visto la partecipazione dei principali player del mercato, con una straordinaria affluenza di pubblico.

L’evento ha confermato la centralità di Credit Village come punto di riferimento dell’intera industria del credito.

La giornata ha fatto il punto sulle principali evidenze che stanno caratterizzando oggi il mondo delle utilities, dall’energia alle Telco. Una di queste riguarda il fatto che, in questo settore, i processi di recupero si avvantaggiano di sistemi di Customer Care che altri settori non hanno a disposizione, e di strumenti predittivi che consentono ai credit manager e ai professionisti esterni di avere una conoscenza completa sia dei creditori sia delle situazioni relative alle singole posizioni debitorie. È sempre più centrale la tecnologia, intesa sia come implementazione di sistemi di Intelligenza Artificiale nelle varie parti del processo di gestione e recupero del credito, e come utilizzo di piattaforme di condivisione della base dati in possesso di ogni società, sia rispetto alla nuova frontiera aperta dalle piattaforme di trading che saranno sempre più usate per le transazioni di crediti.

L’evento ha rappresentato un’occasione per presentare casi di aziende che hanno sviluppato alcuni tools che già oggi consentono di implementare una serie di servizi. A tal proposito è emersa la necessità di adottare soluzioni tecnologiche customizzabili in modo da non dover effettuare gravosi investimenti all’interno dell’azienda.

Rispetto al ruolo strategico dei processi nella gestione degli asset, dal confronto dei vari modelli messi in atto dai singoli players è emersa una grande diversificazione legata alle specificità del singolo operatore. Una sorta di customizzazione che si trasferisce anche nella gestione degli asset. Si è parlato anche di come le informative commerciali si stanno innestando nei processi e vengono sviluppate dagli infoprovider, facendo una digressione storica sulla nascita di questo mondo a partire dal settore bancario-finanziario. Tutti concordi sul fatto che l’investimento, in termini di tecnologia, per efficientare l’intero processo ricada positivamente anche sulle performance, in termini di costi più bassi e benefici nella gestione degli asset. La valenza della tecnologia, quindi, attraversa tutte le fasi di gestione della morosità, partendo già in una fase predittiva, in sede di originator del credito e di customer care, per poi passare attraverso i modelli di gestione, fino alla fase di trading come soluzione ultima ed eventuale per una cessione dei crediti.

Un panorama, dunque, in completa evoluzione che coincide con un momento specifico del settore, ovvero la fine del mercato tutelato che nel mese di luglio ha visto 9 milioni di utenti
passare al mercato libero. Questi si aggiungeranno alla mole di clienti cha già transitavano da un fornitore all’altro, facendo aumentare il rischio di posizioni NPE. Ma l’industry si sta ben strutturando e questo contraccolpo, che eventualmente potrà esserci nei prossimi mesi, verrà contrastato grazie all’aiuto di sistemi tecnologici sempre più evoluti. Anche perché nel settore i consumatori sono abbastanza tutelati dalla normativa che prevede un sistema indennitario che potrebbe essere in alcuni casi insidioso.

A questo proposito la giornata si è conclusa con una proposta avanzata da Credit Village di coordinare nei prossimi mesi un ciclo di incontri formativi dedicati al mondo delle imprese, dei servicer e degli investitori per far fronte a questa complessità normativa ed evitare di dover gestire situazioni gravose. Per chi vuole saperne di più il consiglio è di seguire i prossimi aggiornamenti sul sito di Credit Village e l’appuntamento in presenza è per il 21 novembre con la 17° edizione del CvDay, con un format completamente rinnovato all’insegna della sostenibilità e dell’HI TECH e in una nuova e spettacolare location.

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