UniCredit, secondo gruppo bancario del paese guidato Andrea Orcel, ha annunciato l’avvio di un processo competitivo per la ricerca di un partner nell’affrontare la gestione dei crediti deteriorati. La notizia è stata riportata dal quotidiano Milano Finanza, aprendo la strada ad alcune speculazioni sulla futura strategia dell’istituto di credito.
L’accordo attuale con DoValue, società specializzata nella gestione dei crediti deteriorati, giungerà a scadenza nel 2025. Mentre non è escluso un rinnovo dell’accordo con DoValue, UniCredit ha deciso di esplorare tutte le opzioni disponibili per garantire la migliore gestione possibile dei crediti in difficoltà.
Nelle ultime settimane, UniCredit ha messo sotto esame approfondito il settore dei crediti deteriorati, una sfera d’interesse che attira l’attenzione sia del vertice della banca che delle autorità di vigilanza. Tuttavia, fino ad ora, non sono stati resi noti ulteriori dettagli riguardo alle discussioni in corso. Piazza Gae Aulenti, sede principale di UniCredit, non ha rilasciato alcun commento ufficiale in merito all’iniziativa.
L’accordo attuale con DoValue ha radici profonde, risalenti all’alleanza siglata nel 2015 sotto la guida dell’allora CEO Federico Ghizzoni. Questa alleanza è stata concretizzata durante la vendita della controllata UniCredit Credit Management Bank (Uccmb), unitamente a un cospicuo portafoglio di crediti, alla società Fortress. Da Uccmb è nata poi la società DoBank, che nel 2019 è diventata DoValue. L’alleanza con DoValue rappresenta ancora oggi un elemento cruciale della strategia di UniCredit nel settore dei crediti deteriorati..
Mentre il futuro dell’accordo con DoValue rimane incerto, UniCredit si appresta a valutare le proposte di potenziali partner, mantenendo aperte tutte le opzioni per garantire la gestione efficace dei crediti deteriorati. La mossa di UniCredit è destinata a rimanere al centro dell’attenzione nel mondo bancario italiano e potrebbe avere impatti significativi sulla strategia della banca nei prossimi anni. La ricerca del partner ideale sarà seguita con interesse da parte degli operatori del settore e degli investitori.
UniCredit, secondo gruppo bancario del paese guidato Andrea Orcel, ha annunciato l’avvio di un processo competitivo per la ricerca di un partner nell’affrontare la gestione dei crediti deteriorati. La notizia è stata riportata dal quotidiano Milano Finanza, aprendo la strada ad alcune speculazioni sulla futura strategia dell’istituto di credito.
L’accordo attuale con DoValue, società specializzata nella gestione dei crediti deteriorati, giungerà a scadenza nel 2025. Mentre non è escluso un rinnovo dell’accordo con DoValue, UniCredit ha deciso di esplorare tutte le opzioni disponibili per garantire la migliore gestione possibile dei crediti in difficoltà.
Nelle ultime settimane, UniCredit ha messo sotto esame approfondito il settore dei crediti deteriorati, una sfera d’interesse che attira l’attenzione sia del vertice della banca che delle autorità di vigilanza. Tuttavia, fino ad ora, non sono stati resi noti ulteriori dettagli riguardo alle discussioni in corso. Piazza Gae Aulenti, sede principale di UniCredit, non ha rilasciato alcun commento ufficiale in merito all’iniziativa.
L’accordo attuale con DoValue ha radici profonde, risalenti all’alleanza siglata nel 2015 sotto la guida dell’allora CEO Federico Ghizzoni. Questa alleanza è stata concretizzata durante la vendita della controllata UniCredit Credit Management Bank (Uccmb), unitamente a un cospicuo portafoglio di crediti, alla società Fortress. Da Uccmb è nata poi la società DoBank, che nel 2019 è diventata DoValue. L’alleanza con DoValue rappresenta ancora oggi un elemento cruciale della strategia di UniCredit nel settore dei crediti deteriorati..
Mentre il futuro dell’accordo con DoValue rimane incerto, UniCredit si appresta a valutare le proposte di potenziali partner, mantenendo aperte tutte le opzioni per garantire la gestione efficace dei crediti deteriorati. La mossa di UniCredit è destinata a rimanere al centro dell’attenzione nel mondo bancario italiano e potrebbe avere impatti significativi sulla strategia della banca nei prossimi anni. La ricerca del partner ideale sarà seguita con interesse da parte degli operatori del settore e degli investitori.