Il Codacons si scaglia contro WINDTRE per il comportamento aggressivo e persecutorio adottato nei confronti dei clienti che risultano in ritardo con il pagamento della bolletta.
L’Associazione dei consumatori ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica e all’AGCOM contro la compagnia telefonica per una forma di recupero crediti aggressiva e persecutoria indirizzata per via telefonica ai suoi clienti.
Sulla base delle segnalazioni ricevute, si spiega in una nota, il Codacons “ha accertato sei chiamate in ingresso in meno di un’ora sullo schermo del cellulare, tutte da parte della compagnia telefonica – o per meglio dire, di call-center a questa collegati – solo per sollecitare il pagamento di una bolletta scaduta (peraltro, neanche con l’intervento di un operatore umano ma con una voce registrata su disco)”.
L’Associazione ribadisce come non sia possibile “che nei confronti dei clienti, anche in caso di morosità di irrilevante entità, si metta in moto un simile strumento di pressione, capace di trasmettere l’impressione di una vera e propria persecuzione sugli sfortunati che sono costretti a subirlo”.
“Adesso basta, non è davvero possibile bombardare di chiamate i cittadini per una bolletta scaduta – ha commentato il Presidente del CODACONS Carlo Rienzi – Con la nostra denuncia in Procura e all’AGCOM vogliamo dire basta a questo strapotere delle compagnie telefoniche e dei loro call-center: bisogna assolutamente fermare queste procedure, che mettono a repentaglio la serenità e la tranquillità delle persone in tutta Italia”.
Il Codacons si scaglia contro WINDTRE per il comportamento aggressivo e persecutorio adottato nei confronti dei clienti che risultano in ritardo con il pagamento della bolletta.
L’Associazione dei consumatori ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica e all’AGCOM contro la compagnia telefonica per una forma di recupero crediti aggressiva e persecutoria indirizzata per via telefonica ai suoi clienti.
Sulla base delle segnalazioni ricevute, si spiega in una nota, il Codacons “ha accertato sei chiamate in ingresso in meno di un’ora sullo schermo del cellulare, tutte da parte della compagnia telefonica – o per meglio dire, di call-center a questa collegati – solo per sollecitare il pagamento di una bolletta scaduta (peraltro, neanche con l’intervento di un operatore umano ma con una voce registrata su disco)”.
L’Associazione ribadisce come non sia possibile “che nei confronti dei clienti, anche in caso di morosità di irrilevante entità, si metta in moto un simile strumento di pressione, capace di trasmettere l’impressione di una vera e propria persecuzione sugli sfortunati che sono costretti a subirlo”.
“Adesso basta, non è davvero possibile bombardare di chiamate i cittadini per una bolletta scaduta – ha commentato il Presidente del CODACONS Carlo Rienzi – Con la nostra denuncia in Procura e all’AGCOM vogliamo dire basta a questo strapotere delle compagnie telefoniche e dei loro call-center: bisogna assolutamente fermare queste procedure, che mettono a repentaglio la serenità e la tranquillità delle persone in tutta Italia”.