La casa, bene rifugio per eccellenza, nel mondo si compra sempre più all’asta. Dagli USA alla Gran Bretagna, fino a Singapore, la stretta monetaria decisa dalle banche centrali con il rialzo dei tassi d’interesse, unita ad un incremento costante dei costi per contrarre un mutuo e dei prezzi medi per l’acquisto di un immobile, spinti dalla spirale inflattiva innescata dalle tensioni geopolitiche presenti a livello mondiale a causa della guerra in Ucraina, stanno contribuendo ad un’impennata del mercato delle aste immobiliari. Secondo quanto recentemente riportato dal Times in Gran Bretagna, nei primi 9 mesi del 2022, si è registrata infatti una crescita del 10% nel numero dei beni immobiliari venduti all’asta rispetto al 2021. Dato che sale addirittura al +40% se confrontato con il 2019, come spiegato in un articolo pubblicato su Unbiased.co.uk. Un trend molto forte che affascina soprattutto i più giovani, come si evince dai risultati di un sondaggio svolto da Harris Poll ripreso da Bloomberg, secondo cui il 21% dei Millennial statunitensi ha già acquistato una casa all’asta, rispetto al 13% della Gen Z e al 4% dei Baby Boomer. Una consuetudine che sarà sempre più popolare se si pensa che, secondo la survey, i Millennial sono i più propensi a prendere in considerazione per il futuro l’acquisto all’asta (75%), rispetto al 65% della Gen X e il 54% dei Baby Boomer. A Singapore, come svelato da Channelnewsasia.com, si prevede che nel corso del 2023 il numero d’inserzioni per le aste immobiliari crescerà del 50% rispetto al 2022. Un vero e proprio trend internazionale che vede l’Italia un po’ ai margini, a causa di una mancanza di cultura sull’opportunità e sui vantaggi di poter acquistare o vendere un immobile all’asta, come illustrato dai dati e dalle analisi svolte dall’APEP – Associazione Professionale per le Esecuzioni della Provincia di Padova (apepnotai.it): se da un lato, infatti, il numero delle aste fissate si è ridotto del 53% rispetto al 2019 ed è in lieve calo anche sul 2021 (-0,7%) nonostante un aumento della domanda per questa tipologia di beni, dall’altra la percentuale di aggiudicazione degli immobili venduti all’asta ha superato per la prima volta quota 60% (62,1%), facendo registrare un incremento record del +58% sul 2019 e del +4,9% rispetto al 2021.
Come si spiega allora questa fluttuazione del mercato delle aste immobiliari? “Un tempo l’acquisto di una casa all’asta era appannaggio esclusivo di investitori e sviluppatori immobiliari sempre alla ricerca di un immobile da ristrutturare e di un importante ritorno sull’investimento – spiega Bruno Saglietti, notaio, presidente di APEP – Associazione Professionale per le Esecuzioni della Provincia di Padova – Ora, grazie alle nuove dinamiche del mercato immobiliare e all’utilizzo sempre più diffuso di tipologie di vendita anche telematiche, questo strumento è diventato accessibile a una gamma più ampia di acquirenti, attratti dalla possibilità di poter risparmiare, acquistando case a prezzi vantaggiosi senza necessità di avvalersi di un intermediatore. L’onda lunga del Covid ha infatti ridotto il numero delle procedure esecutive attive che, unita a una minore offerta di immobili messi all’asta e all’aumento della domanda per questa tipologia di beni, ha generato di conseguenza un incremento nella percentuale delle aggiudicazioni. In questo senso è fondamentale sottolineare il ruolo di garanzia svolto dai notai, figure professionali in grado di garantire la massima competenza a chi acquista un immobile all’asta laddove siano delegati dai giudici”.
Ma quali sono i principali vantaggi nell’acquistare una casa all’asta? Innanzitutto, vi è la possibilità di risparmiare, ottenendo l’immobile a un prezzo inferiore rispetto al valore di mercato oltre alla rapidità dell’iter burocratico che non prevede costi di intermediazione, grazie anche alla supervisione dei notai, figure professionali in grado di garantire la trasparenza e la sicurezza dell’atto di trasferimento sia per il venditore che per l’acquirente. Insomma, sulla carta l’acquisto di un immobile all’asta rappresenta, in questi tempi segnati dall’inflazione e da tassi di interesse sempre più elevati, un’ottima opportunità di investimento sul mercato immobiliare.
Ecco, infine, il decalogo stilato dagli esperti dell’APEP – Associazione Professionale per le Esecuzioni della Provincia di Padova, con tutti i principali vantaggi derivanti dall’acquisto di una casa all’asta:
- Sapete quando la casa sarà venduta: a differenza di un’esperienza tradizionale di acquisto di una casa, in cui si devono negoziare con l’acquirente il prezzo, le riparazioni e altro ancora, quando si acquista una casa all’asta si sa esattamente per quanto tempo l’immobile sarà in vendita e quali sono i costi a cui si andrà incontro in caso di aggiudicazione
- Concorrenza trasparente: l’acquisto all’asta riduce le possibilità di essere superati dalle offerte attualmente presenti sul mercato immobiliare. Tutti gli interessati hanno accesso alle medesime informazioni
- Ritorno sull’investimento: il valore degli immobili continua a crescere e c’è un’enorme domanda di abitazioni per cui vendendo oggi una casa acquistata all’asta riuscirete poi con ogni probabilità a realizzare un profitto
- All’asta c’è anche la qualità: la maggior parte delle persone ritiene che le case o le proprietà messe all’asta siano scadenti ma il settore delle aste offre case di buona qualità e potrebbe essere una miniera d’oro da sfruttare
- Prima vedi poi offri: prima di fare un’offerta c’è la possibilità di ispezionare la casa in vendita e verificarne gli eventuali vizi, leggendo la perizia predisposta da un tecnico qualificato
- Tempi brevi: l’acquisto all’asta comporta un notevole risparmio di tempo. L’atto di trasferimento può essere perfezionato nei 30 giorni dalla data dell’asta o al massimo in 60 giorni in caso di finanziamento bancario attraverso l’erogazione di un mutuo
- Ampia varietà di case in vendita: villette a schiera, bifamiliari, case a schiera, multifamiliari, appartamenti, condomini e altro ancora. Con le aste quindi le opzioni degli immobili da acquistare sono illimitate
- Fai da te: nelle aste immobiliari le persone possono partecipare senza necessità di avvalersi di un intermediatore. Con l’opzione dell’offerta telematica senza nemmeno spostarsi da casa
- Parola d’ordine trasparenza: le aste sono trasparenti per gli acquirenti. L’acquisto di una casa all’asta prevede l’esplorazione di meno dati rispetto a quelli che potrebbero essere richiesti durante un’esperienza di acquisto di una casa nel mercato convenzionale
- Professionalità notarile: la presenza del notaio, pubblico ufficiale che da sempre si occupa in modo professionale dei trasferimenti di immobili e relative problematiche, laddove delegato, garantisce a chi acquista all’asta massima competenza e sicurezza nell’acquisto
Fonte: APEP
La casa, bene rifugio per eccellenza, nel mondo si compra sempre più all’asta. Dagli USA alla Gran Bretagna, fino a Singapore, la stretta monetaria decisa dalle banche centrali con il rialzo dei tassi d’interesse, unita ad un incremento costante dei costi per contrarre un mutuo e dei prezzi medi per l’acquisto di un immobile, spinti dalla spirale inflattiva innescata dalle tensioni geopolitiche presenti a livello mondiale a causa della guerra in Ucraina, stanno contribuendo ad un’impennata del mercato delle aste immobiliari. Secondo quanto recentemente riportato dal Times in Gran Bretagna, nei primi 9 mesi del 2022, si è registrata infatti una crescita del 10% nel numero dei beni immobiliari venduti all’asta rispetto al 2021. Dato che sale addirittura al +40% se confrontato con il 2019, come spiegato in un articolo pubblicato su Unbiased.co.uk. Un trend molto forte che affascina soprattutto i più giovani, come si evince dai risultati di un sondaggio svolto da Harris Poll ripreso da Bloomberg, secondo cui il 21% dei Millennial statunitensi ha già acquistato una casa all’asta, rispetto al 13% della Gen Z e al 4% dei Baby Boomer. Una consuetudine che sarà sempre più popolare se si pensa che, secondo la survey, i Millennial sono i più propensi a prendere in considerazione per il futuro l’acquisto all’asta (75%), rispetto al 65% della Gen X e il 54% dei Baby Boomer. A Singapore, come svelato da Channelnewsasia.com, si prevede che nel corso del 2023 il numero d’inserzioni per le aste immobiliari crescerà del 50% rispetto al 2022. Un vero e proprio trend internazionale che vede l’Italia un po’ ai margini, a causa di una mancanza di cultura sull’opportunità e sui vantaggi di poter acquistare o vendere un immobile all’asta, come illustrato dai dati e dalle analisi svolte dall’APEP – Associazione Professionale per le Esecuzioni della Provincia di Padova (apepnotai.it): se da un lato, infatti, il numero delle aste fissate si è ridotto del 53% rispetto al 2019 ed è in lieve calo anche sul 2021 (-0,7%) nonostante un aumento della domanda per questa tipologia di beni, dall’altra la percentuale di aggiudicazione degli immobili venduti all’asta ha superato per la prima volta quota 60% (62,1%), facendo registrare un incremento record del +58% sul 2019 e del +4,9% rispetto al 2021.
Come si spiega allora questa fluttuazione del mercato delle aste immobiliari? “Un tempo l’acquisto di una casa all’asta era appannaggio esclusivo di investitori e sviluppatori immobiliari sempre alla ricerca di un immobile da ristrutturare e di un importante ritorno sull’investimento – spiega Bruno Saglietti, notaio, presidente di APEP – Associazione Professionale per le Esecuzioni della Provincia di Padova – Ora, grazie alle nuove dinamiche del mercato immobiliare e all’utilizzo sempre più diffuso di tipologie di vendita anche telematiche, questo strumento è diventato accessibile a una gamma più ampia di acquirenti, attratti dalla possibilità di poter risparmiare, acquistando case a prezzi vantaggiosi senza necessità di avvalersi di un intermediatore. L’onda lunga del Covid ha infatti ridotto il numero delle procedure esecutive attive che, unita a una minore offerta di immobili messi all’asta e all’aumento della domanda per questa tipologia di beni, ha generato di conseguenza un incremento nella percentuale delle aggiudicazioni. In questo senso è fondamentale sottolineare il ruolo di garanzia svolto dai notai, figure professionali in grado di garantire la massima competenza a chi acquista un immobile all’asta laddove siano delegati dai giudici”.
Ma quali sono i principali vantaggi nell’acquistare una casa all’asta? Innanzitutto, vi è la possibilità di risparmiare, ottenendo l’immobile a un prezzo inferiore rispetto al valore di mercato oltre alla rapidità dell’iter burocratico che non prevede costi di intermediazione, grazie anche alla supervisione dei notai, figure professionali in grado di garantire la trasparenza e la sicurezza dell’atto di trasferimento sia per il venditore che per l’acquirente. Insomma, sulla carta l’acquisto di un immobile all’asta rappresenta, in questi tempi segnati dall’inflazione e da tassi di interesse sempre più elevati, un’ottima opportunità di investimento sul mercato immobiliare.
Ecco, infine, il decalogo stilato dagli esperti dell’APEP – Associazione Professionale per le Esecuzioni della Provincia di Padova, con tutti i principali vantaggi derivanti dall’acquisto di una casa all’asta:
Fonte: APEP