BPER Banca ha reso nota che la partnership strategica con il Gruppo Gardant prevede la costituzione di una Joint Venture che sarà partecipata al 30% dalla banca e al 70% dal gruppo attivo nella gestione e investimento nei crediti deteriorati.
Nell’ambito della partnership è prevista anche la vendita fino a ulteriori 2,5 miliardi di crediti deteriorati del Gruppo BPER Banca che consentiranno il proseguimento del percorso di derisking del Gruppo BPER Banca.
Tra i possibili acquirenti dei crediti BPER sono menzionati AMCO e alcune società controllate dai fondi Elliott.
L’accordo si aggiunge alle altre operazioni straordinarie realizzate chiuse sotto la gestione del ceo Piero Montani, che includono l’acquisto di Carige dal Fondo interbancario di tutela dei depositi,la cessione dell’acquiring a Nexi e l’integrazione delle 530 filiali ex-Ubi. Presentando i risultati del terzo trimestre l’ad ha dichiarato «Abbiamo fatto sempre le cose con prudenza, le sofferenze che cederemo nel 2023 saranno di circa oltre un miliardo»
Dal complesso delle operazioni di cessione NPE non sono attesi impatti economici materiali; le stesse porteranno ad una riduzione dell’NPE Ratio Lordo dal 4,2% (NPE Ratio Netto 1,7%) rispettivamente al 3,2% (NPE Ratio Netto 1,5%) post cessione del portafoglio NPL, e 2,5% (NPE Ratio Netto 1,2%) post cessione dei portafogli UTP rispetto ai dati pro-forma del 30 settembre 2022.
BPER Banca ha reso nota che la partnership strategica con il Gruppo Gardant prevede la costituzione di una Joint Venture che sarà partecipata al 30% dalla banca e al 70% dal gruppo attivo nella gestione e investimento nei crediti deteriorati.
Nell’ambito della partnership è prevista anche la vendita fino a ulteriori 2,5 miliardi di crediti deteriorati del Gruppo BPER Banca che consentiranno il proseguimento del percorso di derisking del Gruppo BPER Banca.
Tra i possibili acquirenti dei crediti BPER sono menzionati AMCO e alcune società controllate dai fondi Elliott.
L’accordo si aggiunge alle altre operazioni straordinarie realizzate chiuse sotto la gestione del ceo Piero Montani, che includono l’acquisto di Carige dal Fondo interbancario di tutela dei depositi,la cessione dell’acquiring a Nexi e l’integrazione delle 530 filiali ex-Ubi. Presentando i risultati del terzo trimestre l’ad ha dichiarato «Abbiamo fatto sempre le cose con prudenza, le sofferenze che cederemo nel 2023 saranno di circa oltre un miliardo»
Dal complesso delle operazioni di cessione NPE non sono attesi impatti economici materiali; le stesse porteranno ad una riduzione dell’NPE Ratio Lordo dal 4,2% (NPE Ratio Netto 1,7%) rispettivamente al 3,2% (NPE Ratio Netto 1,5%) post cessione del portafoglio NPL, e 2,5% (NPE Ratio Netto 1,2%) post cessione dei portafogli UTP rispetto ai dati pro-forma del 30 settembre 2022.