L’ agenzia di rating Moody’s segnala un aumento nelle transazioni su crediti deteriorati in Europa, ma registra anche una riduzione dei recuperi che si attestano a livelli inferiori a quelli del 2019.
Nella maggior parte delle operazioni sulle quali l’agenzia ha emesso un giudizio, la performance è rimasta debole ma con qualche stabilizzazione o solo un lieve deterioramento.
Solo dodici Deal hanno registrato un miglioramento degli indici di recupero , mentre la velocità di deterioramento per la maggior parte delle restanti operazioni è diminuita. Questo scenario ha portato Moody’s ha formulare un downgrade (riduzione del giudizio) su tre tranche di due operazioni a causa proprio dei flussi di cassa più lenti del previsto e non ha effettuato alcun upgrade dei rating dall’ultima pubblicazione.
Secondo le dichiarazioni raccolte dagli analisti: “Gli incassi lordi di alcune transazioni si sono ripresi nel primo e secondo trimestre di quest’anno, ma i proventi lordi mediani sono rimasti del 26% sotto quelli degli stessi periodi del 2019. E la quota delle riscossioni giudiziarie sul totale è diminuita nel primo semestre 2022, anche se è aumentata per alcune transazioni. Rispetto ai piani aziendali originali, le transazioni post-Covid hanno mostrato una sovraperformance mediana del 46% degli incassi lordi effettivi contro una sottoperformance mediana del 24% per le transazioni pre-Covid”
Tuttavia, nei prossimi mesi, soprattutto nell’attuale contesto macroeconomico, “è probabile che il sentiment più debole tra gli acquirenti di asset deteriorati, a causa dell’aumento dell’inflazione e del rallentamento economico, influisca sulla performance delle cartolarizzazioni di Npl, che erano già state duramente colpite dalla pandemia. Il deterioramento delle condizioni di credito limiterà anche la capacità dei servicer di riscuotere attraverso accordi di discounted payoff”, ha precisato Moody’s, osservando, infine, che il volume delle transazioni di Npl è aumentato nel primo semestre 2022 con un valore contabile lordo (GBV) complessivo di 10,27 miliardi di euro. Come nel 2021, la prima metà dell’anno è stata più tranquilla rispetto alla seconda metà del 2021 in termini di emissioni.
L’ agenzia di rating Moody’s segnala un aumento nelle transazioni su crediti deteriorati in Europa, ma registra anche una riduzione dei recuperi che si attestano a livelli inferiori a quelli del 2019.
Nella maggior parte delle operazioni sulle quali l’agenzia ha emesso un giudizio, la performance è rimasta debole ma con qualche stabilizzazione o solo un lieve deterioramento.
Solo dodici Deal hanno registrato un miglioramento degli indici di recupero , mentre la velocità di deterioramento per la maggior parte delle restanti operazioni è diminuita. Questo scenario ha portato Moody’s ha formulare un downgrade (riduzione del giudizio) su tre tranche di due operazioni a causa proprio dei flussi di cassa più lenti del previsto e non ha effettuato alcun upgrade dei rating dall’ultima pubblicazione.
Secondo le dichiarazioni raccolte dagli analisti: “Gli incassi lordi di alcune transazioni si sono ripresi nel primo e secondo trimestre di quest’anno, ma i proventi lordi mediani sono rimasti del 26% sotto quelli degli stessi periodi del 2019. E la quota delle riscossioni giudiziarie sul totale è diminuita nel primo semestre 2022, anche se è aumentata per alcune transazioni. Rispetto ai piani aziendali originali, le transazioni post-Covid hanno mostrato una sovraperformance mediana del 46% degli incassi lordi effettivi contro una sottoperformance mediana del 24% per le transazioni pre-Covid”
Tuttavia, nei prossimi mesi, soprattutto nell’attuale contesto macroeconomico, “è probabile che il sentiment più debole tra gli acquirenti di asset deteriorati, a causa dell’aumento dell’inflazione e del rallentamento economico, influisca sulla performance delle cartolarizzazioni di Npl, che erano già state duramente colpite dalla pandemia. Il deterioramento delle condizioni di credito limiterà anche la capacità dei servicer di riscuotere attraverso accordi di discounted payoff”, ha precisato Moody’s, osservando, infine, che il volume delle transazioni di Npl è aumentato nel primo semestre 2022 con un valore contabile lordo (GBV) complessivo di 10,27 miliardi di euro. Come nel 2021, la prima metà dell’anno è stata più tranquilla rispetto alla seconda metà del 2021 in termini di emissioni.