NPE, Osservatorio Credit Village: il 2021 registra un’impennata del mercato secondario con quasi 300 transazioni e 12 miliardi di GBV. Arrivano i primi dati dell’Annual Report
Il 2021 è stato un anno record per numero di operazioni nel mercato dei crediti deteriorati italiano, che dimostra di aver raggiunto un elevato livello di maturazione. Sono 658 le transazioni concluse nell’anno, per un totale di 36,3 miliardi di euro di GBV, contro le 521 registrate nel 2020. A segnare una vera e propria impennata rispetto al 2020 è il mercato secondario con 284 transazioni e 12 miliardi di GBV ceduto. Il mercato primario conta 374 transazioni per un totale di 24,3 miliardi di GBV. Lo scorso anno erano stati registrati volumi complessivi per 42,5 miliardi di GBV, di cui però circa la metà era da attribuire a operazioni con GACS o di sistema come quella di AMCO/MPS. Nel 2021, invece, le dismissioni legate alle GACS hanno riguardato un GBV complessivo di 11,2 miliardi di euro contro i 15,8 del 2020 (vedi articolo precedente).
Sono i primi dati dell’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village che la prossima settimana rilascerà il consueto Annual Report 2021 che fornisce una fotografia completa e puntuale di tutte le transazioni di crediti deteriorati concluse nel corso del 2021. Grazie all’analisi dei dati in possesso dell’Osservatorio, che riguardano ben 2.440 operazioni di cessione censite e verificate a partire dal 2016, per un controvalore di 305 miliardi di euro, Credit Village è in grado di tracciare con un’elevata attendibilità il processo di evoluzione che ha distinto in questi anni il settore dei crediti deteriorati.
Volumi di transazioni NPE 2016-2021
Anno
GBV
2016
21,2
2017
69,6
2018
89,2
2019
46,3
2020
42,5
2021
36,3
Totale
305,1
Fonte: Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village
Il principale highlight che emerge dai dati è proprio il grado di maturazione ed ampliamento raggiunto nel 2021, nonostante la pandemia. Dopo un triennio frenetico, dal 2017 al 2019, in cui il mercato ha registrato grandi cartolarizzazioni con GACS, un susseguirsi di operazioni di M&A, la discesa in campo di molti investitori esteri ed è stato caratterizzato dalla tendenza alla concentrazione del settore del servicing su un numero ristretto di gruppi, sembra che il mercato sia entrato in una fase di consolidamento da cui non si torna più indietro.
Ad oggi si evidenzia un’ampia diversificazione e stratificazione del mercato stesso per tipologia e struttura delle operazioni e per eterogeneità dei portafogli ceduti in termini di size, asset class, ticket e borrower. Fattori che determinano anche una nuova mappatura degli investitori e dei servicer, dove nuove realtà con specifici core business e skill vanno a coprire precise nicchie e segmenti di mercato.
Come anticipato, una spinta determinante è stata impressa dalle operazioni di re-trade che fanno registrare sul mercato secondario volumi raddoppiati. Il principale driver di questa perfomance è stata la dismissione da parte di alcuni investitori esteri di interi portafogli, anche se caratterizzati da un aging decisamente avanzato. A tal proposito si evidenzia come la ricessione di segmenti di portafoglio o di singole posizioni stia entrando in modo determinante nei processi di gestione e nei business plan di collection di alcuni investitori e servicer, allo scopo da un lato di incrementare il cash flow e dall’altro di alleggerire le proprie strutture di gestione.
Anno
N. Transazioni Mercato Primario
N. Transazioni Mercato Secondario
Totale transazioni per anno
2016
84
40
124
2017
210
34
244
2018
284
118
402
2019
333
158
491
2020
316
205
521
2021
374
284
658
Totale 2016-2021
1601
839
2440
Fonte: Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village
Per quanto riguarda, in generale, la tipologia di portafogli ceduti nel 2021, il 61,2% dell’intero transato è rappresentato da portafogli misti formati da un mix di asset class unsecured e secured, con una prevalenza di quest’ultime.
Infine, un altro fattore che sta caratterizzando il mercato è l’intensificazione delle dismissioni di determinate tipologie di crediti da parte degli originator bancari a favore di FIA (Fondi di Investimento Alternativi) che offrono alle banche cedenti l’opportunità di deleveraging e derecognition degli NPE con la possibilità di mantenere parte dell’upside attraverso le quote del fondo stesso.
L’Annual Report 2021 con il dettaglio di tutte le operazioni perfezionate nel 2021 sarà disponibile a breve.
Per maggiori dettagli scrivere a info@creditvillage.it
Il 2021 è stato un anno record per numero di operazioni nel mercato dei crediti deteriorati italiano, che dimostra di aver raggiunto un elevato livello di maturazione. Sono 658 le transazioni concluse nell’anno, per un totale di 36,3 miliardi di euro di GBV, contro le 521 registrate nel 2020. A segnare una vera e propria impennata rispetto al 2020 è il mercato secondario con 284 transazioni e 12 miliardi di GBV ceduto. Il mercato primario conta 374 transazioni per un totale di 24,3 miliardi di GBV. Lo scorso anno erano stati registrati volumi complessivi per 42,5 miliardi di GBV, di cui però circa la metà era da attribuire a operazioni con GACS o di sistema come quella di AMCO/MPS. Nel 2021, invece, le dismissioni legate alle GACS hanno riguardato un GBV complessivo di 11,2 miliardi di euro contro i 15,8 del 2020 (vedi articolo precedente).
Sono i primi dati dell’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village che la prossima settimana rilascerà il consueto Annual Report 2021 che fornisce una fotografia completa e puntuale di tutte le transazioni di crediti deteriorati concluse nel corso del 2021. Grazie all’analisi dei dati in possesso dell’Osservatorio, che riguardano ben 2.440 operazioni di cessione censite e verificate a partire dal 2016, per un controvalore di 305 miliardi di euro, Credit Village è in grado di tracciare con un’elevata attendibilità il processo di evoluzione che ha distinto in questi anni il settore dei crediti deteriorati.
Il principale highlight che emerge dai dati è proprio il grado di maturazione ed ampliamento raggiunto nel 2021, nonostante la pandemia. Dopo un triennio frenetico, dal 2017 al 2019, in cui il mercato ha registrato grandi cartolarizzazioni con GACS, un susseguirsi di operazioni di M&A, la discesa in campo di molti investitori esteri ed è stato caratterizzato dalla tendenza alla concentrazione del settore del servicing su un numero ristretto di gruppi, sembra che il mercato sia entrato in una fase di consolidamento da cui non si torna più indietro.
Ad oggi si evidenzia un’ampia diversificazione e stratificazione del mercato stesso per tipologia e struttura delle operazioni e per eterogeneità dei portafogli ceduti in termini di size, asset class, ticket e borrower. Fattori che determinano anche una nuova mappatura degli investitori e dei servicer, dove nuove realtà con specifici core business e skill vanno a coprire precise nicchie e segmenti di mercato.
Come anticipato, una spinta determinante è stata impressa dalle operazioni di re-trade che fanno registrare sul mercato secondario volumi raddoppiati. Il principale driver di questa perfomance è stata la dismissione da parte di alcuni investitori esteri di interi portafogli, anche se caratterizzati da un aging decisamente avanzato. A tal proposito si evidenzia come la ricessione di segmenti di portafoglio o di singole posizioni stia entrando in modo determinante nei processi di gestione e nei business plan di collection di alcuni investitori e servicer, allo scopo da un lato di incrementare il cash flow e dall’altro di alleggerire le proprie strutture di gestione.
Per quanto riguarda, in generale, la tipologia di portafogli ceduti nel 2021, il 61,2% dell’intero transato è rappresentato da portafogli misti formati da un mix di asset class unsecured e secured, con una prevalenza di quest’ultime.
Infine, un altro fattore che sta caratterizzando il mercato è l’intensificazione delle dismissioni di determinate tipologie di crediti da parte degli originator bancari a favore di FIA (Fondi di Investimento Alternativi) che offrono alle banche cedenti l’opportunità di deleveraging e derecognition degli NPE con la possibilità di mantenere parte dell’upside attraverso le quote del fondo stesso.
L’Annual Report 2021 con il dettaglio di tutte le operazioni perfezionate nel 2021 sarà disponibile a breve.
Per maggiori dettagli scrivere a info@creditvillage.it