Insieme con l’elevato livello raggiunto dal debito pubblico anche la crescita dei valori immobiliari costituisce un elemento di debolezza e un peso sul sentiro della ripresa, secondo quanto evidenziato dalla Banca Centrale Europea (BCE) nel suo rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria.
Con particolare riferimento ai valori immobiliari, si intravedono possibili segni di di debolezza, soprattutto per gli immobili commerciali, che costituiscono un mercato caratterizzato da una domanda elevata e da valutazioni eccessive negli anni precedenti la pandemia. I prezzi degli immobili commerciali stanno già affrontando una correzione importante, dato che la pandemia cambia le abitudini di lavoro, e sono possibili ulteriori riduzioni, che portano a possibili perdite di credito o a una compressione delle garanzie.
Secondo il rapporto della BCE “L’aumento dell’apprezzamento negli ultimi anni ha lasciato spazio a significative riduzioni di prezzo, dato che la maggior parte degli investitori dice che le valutazioni non hanno ancora toccato il fondo. Questo è un problema potenzialmente significativo, dato che i prestiti immobiliari commerciali rappresentano il 7% dell’esposizione delle banche al settore privato”
Prospettive meno preoccupanti riguardano i mercati immobiliari residenziali, ma la sopravvalutazione, in parte dovuta a prestiti molto economici, è già evidente: “Il rischio di una correzione del mercato immobiliare è aumentato tra le indicazioni di valutazioni elevate nell’intera zona euro. La correzione potrebbe prefigurare un rallentamento della crescita dei prezzi per il prossimo anno, ma non al punto di arrivare ad una deflazione.
Insieme con l’elevato livello raggiunto dal debito pubblico anche la crescita dei valori immobiliari costituisce un elemento di debolezza e un peso sul sentiro della ripresa, secondo quanto evidenziato dalla Banca Centrale Europea (BCE) nel suo rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria.
Con particolare riferimento ai valori immobiliari, si intravedono possibili segni di di debolezza, soprattutto per gli immobili commerciali, che costituiscono un mercato caratterizzato da una domanda elevata e da valutazioni eccessive negli anni precedenti la pandemia. I prezzi degli immobili commerciali stanno già affrontando una correzione importante, dato che la pandemia cambia le abitudini di lavoro, e sono possibili ulteriori riduzioni, che portano a possibili perdite di credito o a una compressione delle garanzie.
Secondo il rapporto della BCE “L’aumento dell’apprezzamento negli ultimi anni ha lasciato spazio a significative riduzioni di prezzo, dato che la maggior parte degli investitori dice che le valutazioni non hanno ancora toccato il fondo. Questo è un problema potenzialmente significativo, dato che i prestiti immobiliari commerciali rappresentano il 7% dell’esposizione delle banche al settore privato”
Prospettive meno preoccupanti riguardano i mercati immobiliari residenziali, ma la sopravvalutazione, in parte dovuta a prestiti molto economici, è già evidente: “Il rischio di una correzione del mercato immobiliare è aumentato tra le indicazioni di valutazioni elevate nell’intera zona euro. La correzione potrebbe prefigurare un rallentamento della crescita dei prezzi per il prossimo anno, ma non al punto di arrivare ad una deflazione.