Ci siamo da qualche ora l’Agenzia delle Entrate ha messo ufficialmente in campo il provvedimento varato nella Legge di bilancio 2019 dal Governo che consentirà a molti contribuenti, specie quelli in particolari difficoltà economica, attestata dall’Isee, di poter fare pace con il fisco.
Da qualche ora è infatti disponibile sul portale dell’Agenzia delle entrate all’indirizzo www.agenziaentrateriscossione.gov.it, il modello “SA-ST” che consentirà di aderire alla definizione agevolata per le cartelle fiscali. L’acronimo adottato per il modello da compilare entro e non oltre il 30 aprile prossimo sta proprio per ‘saldo e stralcio ’.
La platea a cui è rivolto il provvedimento comprende persone fisiche che sono in possesso di un Isee del nucleo famigliare che non superi i 20 mila euro. La percentuale da pagare al Fisco relativa ai debiti pregressi sarà direttamente proporzionale all’ Isee del richiedente. Ossia:
- sarà pari al 16% dell’importo dovuto se questo non supera gli 8500 euro,
- sale al 20% qualora l’Isee stia tra gli 8500 euro e i 12500,
- ammonterà al 35% per le famiglie che hanno un Isee tra i 12500 e i 20 mila euro.
Le cartelle coinvolte del saldo e stralcio sono tutte quelle che vanno dal 2000 al 31 dicembre del 2017.
In fase di compilazione del prospetto, che ricordiamo non potrà essere presentato oltre il 30 aprile, pena esclusione per il debitore della possibilità offerta dal decreto, dovranno essere indicate le cartelle o gli avvisi che si intendono condonare e soprattutto dovrà essere attestata la difficoltà economica del richiedente. Si dovranno dunque riportare i riferimenti alla Dsu, dichiarazione sostitutiva unica, e segnalare appunto l’Isee riguardante il proprio nucleo famigliare. In caso di procedura di liquidazione si dovrà allegare anche la copia conforme del decreto di liquidazione.
Inoltre il contribuente dovrà specificare in fase di compilazione della domanda come intende fare ‘pace con il fisco, ossia se intende adempiere ad un unico pagamento, entro il 30 novembre 2019, oppure se predilige rateizzare l’importo in 5 rate.
L’esatta cifra da saldare sarà comunicata al contribuente in entrambi i casi entro il 31 ottobre 2019 dall’Agenzia delle Entrate e Riscossione, che ricorderà anche le scadenze delle rate da pagare. Per chi optasse per la rateizzazione dell’importo, il dovuto dovrà così essere saldato:
- il 35% del totale entro il 30 novembre 2019,
- il 20% entro il 31 marzo 2020,
- il 15% entro il 31 luglio 2020,
- il 15% entro il 31 marzo 2021,
- e il restante 15% entro il 31 luglio 2021, alle rate verrà applicato un interesse annuo del 2% a decorrere dal 1° dicembre 2019.
In mancanza dei requisiti la presentazione della domanda di adesione al ‘saldo e stralcio’ sarà considerata in automatico come richiesta di accesso alla rottamazione-ter prevista dal decreto fiscale collegato alla manovra (Dl 119/2018), ed entro il 31/10/2019 il contribuente riceverà comunque gli importi dovuti calcolati questa volta tenendo conto della cosiddetta rottamazione-ter e le relative scadenze di pagamento.
Ricordiamo inoltre, per completezza di informazioni, che il modello Sa–St dovrebbe essere presentato tramite posta elettronica certificata (Pec) alla casella Pec della direzione regionale dell’agenzia delle Entrate-Riscossione di riferimento, allegando alla documentazione necessaria anche la copia del documento di identità, ma per i contribuenti meno avvezzi alla tecnologia resta comunque aperta la possibilità di consegnare a mano le istanze di adesione direttamente agli sportelli dell’agenzia delle Entrate-Riscossione.
Ci siamo da qualche ora l’Agenzia delle Entrate ha messo ufficialmente in campo il provvedimento varato nella Legge di bilancio 2019 dal Governo che consentirà a molti contribuenti, specie quelli in particolari difficoltà economica, attestata dall’Isee, di poter fare pace con il fisco.
Da qualche ora è infatti disponibile sul portale dell’Agenzia delle entrate all’indirizzo www.agenziaentrateriscossione.gov.it, il modello “SA-ST” che consentirà di aderire alla definizione agevolata per le cartelle fiscali. L’acronimo adottato per il modello da compilare entro e non oltre il 30 aprile prossimo sta proprio per ‘saldo e stralcio ’.
La platea a cui è rivolto il provvedimento comprende persone fisiche che sono in possesso di un Isee del nucleo famigliare che non superi i 20 mila euro. La percentuale da pagare al Fisco relativa ai debiti pregressi sarà direttamente proporzionale all’ Isee del richiedente. Ossia:
Le cartelle coinvolte del saldo e stralcio sono tutte quelle che vanno dal 2000 al 31 dicembre del 2017.
In fase di compilazione del prospetto, che ricordiamo non potrà essere presentato oltre il 30 aprile, pena esclusione per il debitore della possibilità offerta dal decreto, dovranno essere indicate le cartelle o gli avvisi che si intendono condonare e soprattutto dovrà essere attestata la difficoltà economica del richiedente. Si dovranno dunque riportare i riferimenti alla Dsu, dichiarazione sostitutiva unica, e segnalare appunto l’Isee riguardante il proprio nucleo famigliare. In caso di procedura di liquidazione si dovrà allegare anche la copia conforme del decreto di liquidazione.
Inoltre il contribuente dovrà specificare in fase di compilazione della domanda come intende fare ‘pace con il fisco, ossia se intende adempiere ad un unico pagamento, entro il 30 novembre 2019, oppure se predilige rateizzare l’importo in 5 rate.
L’esatta cifra da saldare sarà comunicata al contribuente in entrambi i casi entro il 31 ottobre 2019 dall’Agenzia delle Entrate e Riscossione, che ricorderà anche le scadenze delle rate da pagare. Per chi optasse per la rateizzazione dell’importo, il dovuto dovrà così essere saldato:
In mancanza dei requisiti la presentazione della domanda di adesione al ‘saldo e stralcio’ sarà considerata in automatico come richiesta di accesso alla rottamazione-ter prevista dal decreto fiscale collegato alla manovra (Dl 119/2018), ed entro il 31/10/2019 il contribuente riceverà comunque gli importi dovuti calcolati questa volta tenendo conto della cosiddetta rottamazione-ter e le relative scadenze di pagamento.
Ricordiamo inoltre, per completezza di informazioni, che il modello Sa–St dovrebbe essere presentato tramite posta elettronica certificata (Pec) alla casella Pec della direzione regionale dell’agenzia delle Entrate-Riscossione di riferimento, allegando alla documentazione necessaria anche la copia del documento di identità, ma per i contribuenti meno avvezzi alla tecnologia resta comunque aperta la possibilità di consegnare a mano le istanze di adesione direttamente agli sportelli dell’agenzia delle Entrate-Riscossione.