La pandemia portera’ probabilmente a un deterioramento della qualita’ degli asset ed e’ importante agire in maniera tempestiva per gestire il rischio di credito e impedire un accumulo di npl che andrebbe a ostacolare la capacita’ delle banche di sostenere la ripresa economica. E’ quanto ha detto il presidente del consiglio di sorveglianza della Bce, Andrea Enria, nel suo intervento di fronte alla Commissione per l’economia del Parlamento europeo. “Sebbene le misure di sostegno pubblico aiutino a mitigare il rischio – ha detto -, la profonda recessione causata dalla pandemia dovrebbe portare a un deterioramento della qualita’ degli attivi bancari. E’ probabile che questo deterioramento sia piu’ evidente nei settori piu’ colpiti dalla pandemia e dalle successive misure di blocco e rifletta le differenze nella forza e nella velocita’ della ripresa tra le aree di attivita’”. “Una lezione importante che abbiamo imparato dalla grande crisi finanziaria – ha spiegato Enria – e’ che il riconoscimento e la gestione precoce del rischio di credito sono essenziali per evitare un accumulo di crediti inesigibili, che amplificherebbe la profondita’ dello shock e ostacolerebbe la capacita’ delle banche di sostenere la ripresa economica”. A luglio e dicembre dello scorso anno la Bce ha inviato lettere ai ceo dei maggiori istituti di credito in cui esponeva le “chiare aspettative di vigilanza per opportuni preparativi operativi per l’aumento dei crediti deteriorati e per solide pratiche di identificazione, misurazione e gestione del rischio di credito. La Bce ha di conseguenza formulato una strategia di gestione del rischio di credito determinato dal covid che definisce aree di lavoro concrete e mirate. Nei prossimi mesi – ha concluso Enria – la Bce comunichera’ i risultati specifici di queste aree di lavoro “per garantire la trasparenza in merito ai nostri risultati e alle azioni di follow-up di vigilanza”.
Fonte: Il Sole 24 Ore
La pandemia portera’ probabilmente a un deterioramento della qualita’ degli asset ed e’ importante agire in maniera tempestiva per gestire il rischio di credito e impedire un accumulo di npl che andrebbe a ostacolare la capacita’ delle banche di sostenere la ripresa economica. E’ quanto ha detto il presidente del consiglio di sorveglianza della Bce, Andrea Enria, nel suo intervento di fronte alla Commissione per l’economia del Parlamento europeo. “Sebbene le misure di sostegno pubblico aiutino a mitigare il rischio – ha detto -, la profonda recessione causata dalla pandemia dovrebbe portare a un deterioramento della qualita’ degli attivi bancari. E’ probabile che questo deterioramento sia piu’ evidente nei settori piu’ colpiti dalla pandemia e dalle successive misure di blocco e rifletta le differenze nella forza e nella velocita’ della ripresa tra le aree di attivita’”. “Una lezione importante che abbiamo imparato dalla grande crisi finanziaria – ha spiegato Enria – e’ che il riconoscimento e la gestione precoce del rischio di credito sono essenziali per evitare un accumulo di crediti inesigibili, che amplificherebbe la profondita’ dello shock e ostacolerebbe la capacita’ delle banche di sostenere la ripresa economica”. A luglio e dicembre dello scorso anno la Bce ha inviato lettere ai ceo dei maggiori istituti di credito in cui esponeva le “chiare aspettative di vigilanza per opportuni preparativi operativi per l’aumento dei crediti deteriorati e per solide pratiche di identificazione, misurazione e gestione del rischio di credito. La Bce ha di conseguenza formulato una strategia di gestione del rischio di credito determinato dal covid che definisce aree di lavoro concrete e mirate. Nei prossimi mesi – ha concluso Enria – la Bce comunichera’ i risultati specifici di queste aree di lavoro “per garantire la trasparenza in merito ai nostri risultati e alle azioni di follow-up di vigilanza”.
Fonte: Il Sole 24 Ore