In gennaio le sofferenze nette bancarie sono scese sotto la soglia psicologica di 20 miliardi di euro a 19,9 mld, portandosi sui valori registrati a giugno 2009: lo ha reso noto l’Abi. Il valore si confronta con i 20,9 miliardi di dicembre e i 26,3 mld di gennaio 2020. La riduzione è stata del 77,6% rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015. Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali si è attestato all’1,14%: era all’1,55% a gennaio 2020, all’1,93% a gennaio 2019 e al 4,89% a dicembre 2015).
Intanto la raccolta da clientela delle banche operanti in Italia è stata pari a 1.960 miliardi di euro, in aumento del 7,6% rispetto a un anno prima. I depositi hanno registrato un incremento annuo del 10,2%, con un aumento in valore assoluto su base annua di circa 161 miliardi, portando l’ammontare totale a 1.746 miliardi. Ancora negativa la dinamica delle obbligazioni (-9,4% da -9,3% del mese precedente), che si sono attestate a circa 214 miliardi di euro.
Le misure di sostegno alla liquidità all’economia reale continuano a spingere i finanziamenti. Il totale dei prestiti a residenti in Italia si è collocato a 1.709 miliardi, con una variazione annua pari a +4,1% (+3,8% il mese precedente).
Fonte: Italia Oggi
In gennaio le sofferenze nette bancarie sono scese sotto la soglia psicologica di 20 miliardi di euro a 19,9 mld, portandosi sui valori registrati a giugno 2009: lo ha reso noto l’Abi. Il valore si confronta con i 20,9 miliardi di dicembre e i 26,3 mld di gennaio 2020. La riduzione è stata del 77,6% rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015. Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi totali si è attestato all’1,14%: era all’1,55% a gennaio 2020, all’1,93% a gennaio 2019 e al 4,89% a dicembre 2015).
Intanto la raccolta da clientela delle banche operanti in Italia è stata pari a 1.960 miliardi di euro, in aumento del 7,6% rispetto a un anno prima. I depositi hanno registrato un incremento annuo del 10,2%, con un aumento in valore assoluto su base annua di circa 161 miliardi, portando l’ammontare totale a 1.746 miliardi. Ancora negativa la dinamica delle obbligazioni (-9,4% da -9,3% del mese precedente), che si sono attestate a circa 214 miliardi di euro.
Le misure di sostegno alla liquidità all’economia reale continuano a spingere i finanziamenti. Il totale dei prestiti a residenti in Italia si è collocato a 1.709 miliardi, con una variazione annua pari a +4,1% (+3,8% il mese precedente).
Fonte: Italia Oggi