Castor Spa, veicolo controllato dalla Ion Capital Partners Limited di Andrea Pignataro, che solo qualche giorno fa ha acquistato Cedacri, la società italiana specializzata in servizi di outsourcing informatico per il settore bancario, ha lanciato un’Opa su Cerved.
Il corrispettivo messo sul piatto dalla cordata – a cui partecipano anche il fondo sovrano del governo di Singapore, Gic, con il 10% e alcuni investitori istituzionali con il 4,25% – ammonta a 9,5 euro per azione e offre un premio pari al 34,9 % rispetto al prezzo dello scorso 5 marzo e un premio del 43 % rispetto alla media degli ultimi dodici mesi.
Considerando che la divisione Npl era stata posta in vendita lo scorso anno e aveva ricevuto un offerta da parte di Intrum per un controvalore di circa 500m è plausibile che l’Opa sulla società quotata sia stata costruita ipotizzando il recupero di circa un terzo dell’importo pagato mediante successiva dismissione del ramo d’azienda dedicato alla gestione dei crediti deteriorati.
Quest’ultimo è un settore che ha visto una vivace attività di M&A nel corso degli ultimi anni e che potrebbe riservare più di una sorpresa nel corso di quest’anno. Tra le altre operazioni in discussione in quest’ambito ricordiamo anche la dismissione di Prelios da parte di Devison Kemper (leggi il nostro articolo), fondo che di recente ha acquisto la piattaforma di recupero del secondo istituto di credito in Grecia (leggi il nostro articolo), il possibile riacquisto della piattaforma di Intrum da parte di Intesa Sanpaolo (leggi l’articolo), oltre ad altre aggregazioni non andate in porto come quella tra Credito Fondiario e la divisione NPL di Banca IFIS (leggi il nostro articolo)
Di concerto con l’offerente agisce Fsi sgr, in qualità di gestore del fondo di investimento alternativo riservato “FSI I”, in virtù dell’impegno a sottoscrivere, a fronte del versamento di 150 milioni di euro, uno strumento finanziario riscattabile o convertibile in azioni di categoria speciale della Bidco Parent, una delle società che compongono la catena di controllo di Castor.
L’opa, che ha come obiettivo il delisting di Cerved, ha un controvalore massimo di 1.855 milioni a cui Castor intende far fronte mediante l’utilizzo di fondi propri , apporti a titolo di capitale e/o finanziamenti soci.
Castor Spa, veicolo controllato dalla Ion Capital Partners Limited di Andrea Pignataro, che solo qualche giorno fa ha acquistato Cedacri, la società italiana specializzata in servizi di outsourcing informatico per il settore bancario, ha lanciato un’Opa su Cerved.
Il corrispettivo messo sul piatto dalla cordata – a cui partecipano anche il fondo sovrano del governo di Singapore, Gic, con il 10% e alcuni investitori istituzionali con il 4,25% – ammonta a 9,5 euro per azione e offre un premio pari al 34,9 % rispetto al prezzo dello scorso 5 marzo e un premio del 43 % rispetto alla media degli ultimi dodici mesi.
Considerando che la divisione Npl era stata posta in vendita lo scorso anno e aveva ricevuto un offerta da parte di Intrum per un controvalore di circa 500m è plausibile che l’Opa sulla società quotata sia stata costruita ipotizzando il recupero di circa un terzo dell’importo pagato mediante successiva dismissione del ramo d’azienda dedicato alla gestione dei crediti deteriorati.
Quest’ultimo è un settore che ha visto una vivace attività di M&A nel corso degli ultimi anni e che potrebbe riservare più di una sorpresa nel corso di quest’anno. Tra le altre operazioni in discussione in quest’ambito ricordiamo anche la dismissione di Prelios da parte di Devison Kemper (leggi il nostro articolo), fondo che di recente ha acquisto la piattaforma di recupero del secondo istituto di credito in Grecia (leggi il nostro articolo), il possibile riacquisto della piattaforma di Intrum da parte di Intesa Sanpaolo (leggi l’articolo), oltre ad altre aggregazioni non andate in porto come quella tra Credito Fondiario e la divisione NPL di Banca IFIS (leggi il nostro articolo)
Di concerto con l’offerente agisce Fsi sgr, in qualità di gestore del fondo di investimento alternativo riservato “FSI I”, in virtù dell’impegno a sottoscrivere, a fronte del versamento di 150 milioni di euro, uno strumento finanziario riscattabile o convertibile in azioni di categoria speciale della Bidco Parent, una delle società che compongono la catena di controllo di Castor.
L’opa, che ha come obiettivo il delisting di Cerved, ha un controvalore massimo di 1.855 milioni a cui Castor intende far fronte mediante l’utilizzo di fondi propri , apporti a titolo di capitale e/o finanziamenti soci.