Al Kelly, amministratore delegato di Visa ha dichiarato che la sua società è in grado di rendere le criptovalute più “sicure, utili e applicabili” e potrebbe aggiungerle agli strumenti di pagamento collegati alla propria rete di carte di credito.
Nel corso di una recente conference call sui risultati del trimestre le criptovalute come il bitcoin sono state descritte come “oro digitale” che “al momento non viene utilizzato come mezzo di pagamento in misura significativa”
Il manager ha poi aggiunto che: “Oggi, 35 delle principali piattaforme e portafogli di valuta digitale hanno già scelto di emettere Visa, tra cui Crypto.com, BlockFi, Fold e BitPanda. Questi wallet digitali possono essere potenzialmente collegati a più di 50 milioni di carte Visa. Un numero molto più grande dell’altra grande rete di pagamenti concorrente. Va da sé che nella misura in cui una specifica valuta digitale diventa un mezzo di scambio riconosciuto, non c’è motivo per cui non possiamo aggiungerla alla nostra rete, che già oggi supporta oltre 160 valute”.
Ad oggi è in corso una sperimentazione con una serie di application programming interfaces (API) che permetterà alle banche di offrire servizi bitcoin. Il programma pilota Visa Crypto APIs permetterà ai clienti di connettersi all’infrastruttura fornita dal partner di Visa, Anchorage, una banca autorizzata ad operare negli Stati Uniti specializzate negli asset digitali , per consentire ai loro clienti di acquistare e vendere beni digitali come il bitcoin come investimento all’interno delle loro operatività ordinaria.
Visa prevede un set di prodotti che si estende ad altre criptovalute e stablecoin, così come altri servizi di cripto come il trading, Visa crypto lead Cuy Sheffield ha detto a CoinDesk in un’intervista. La banca digitale First Boulevard è la prima banca coinvolta nel pilota; Visa ha emesso una lista d’attesa per altre banche.
In precedenza, Visa si era concentrata nel supporto all’emissione di carte bancarie per le aziende operanti nel settore delle criptovalute e aveva collaborato con circa 35 operatori di questo settore. Quella di oggi sarebbe tuttavia la la prima volta che si spinge ad offrire alle banche la possibilità di operare in criptovalute.
Cuy Sheffield, direttore del dipartimento crypto in Visa ha dichiarato che ” CI stiamo muovendo verso la prossima fase della strategia di VISA dove il network di carte di credito si candida a fare da collegamente tra le di istituzioni finanziarie e il mondo delle attività cripto e delle reti blockchain.Siamo entusiasti di vedere come sono i primi test e l’entusiasmo dei consumatori verso il dollar-cost averaging per comprare bitcoin o il riconoscimento di premi in bitcoin”.
Al Kelly, amministratore delegato di Visa ha dichiarato che la sua società è in grado di rendere le criptovalute più “sicure, utili e applicabili” e potrebbe aggiungerle agli strumenti di pagamento collegati alla propria rete di carte di credito.
Nel corso di una recente conference call sui risultati del trimestre le criptovalute come il bitcoin sono state descritte come “oro digitale” che “al momento non viene utilizzato come mezzo di pagamento in misura significativa”
Il manager ha poi aggiunto che: “Oggi, 35 delle principali piattaforme e portafogli di valuta digitale hanno già scelto di emettere Visa, tra cui Crypto.com, BlockFi, Fold e BitPanda. Questi wallet digitali possono essere potenzialmente collegati a più di 50 milioni di carte Visa. Un numero molto più grande dell’altra grande rete di pagamenti concorrente. Va da sé che nella misura in cui una specifica valuta digitale diventa un mezzo di scambio riconosciuto, non c’è motivo per cui non possiamo aggiungerla alla nostra rete, che già oggi supporta oltre 160 valute”.
Ad oggi è in corso una sperimentazione con una serie di application programming interfaces (API) che permetterà alle banche di offrire servizi bitcoin. Il programma pilota Visa Crypto APIs permetterà ai clienti di connettersi all’infrastruttura fornita dal partner di Visa, Anchorage, una banca autorizzata ad operare negli Stati Uniti specializzate negli asset digitali , per consentire ai loro clienti di acquistare e vendere beni digitali come il bitcoin come investimento all’interno delle loro operatività ordinaria.
Visa prevede un set di prodotti che si estende ad altre criptovalute e stablecoin, così come altri servizi di cripto come il trading, Visa crypto lead Cuy Sheffield ha detto a CoinDesk in un’intervista. La banca digitale First Boulevard è la prima banca coinvolta nel pilota; Visa ha emesso una lista d’attesa per altre banche.
In precedenza, Visa si era concentrata nel supporto all’emissione di carte bancarie per le aziende operanti nel settore delle criptovalute e aveva collaborato con circa 35 operatori di questo settore. Quella di oggi sarebbe tuttavia la la prima volta che si spinge ad offrire alle banche la possibilità di operare in criptovalute.
Cuy Sheffield, direttore del dipartimento crypto in Visa ha dichiarato che ” CI stiamo muovendo verso la prossima fase della strategia di VISA dove il network di carte di credito si candida a fare da collegamente tra le di istituzioni finanziarie e il mondo delle attività cripto e delle reti blockchain.Siamo entusiasti di vedere come sono i primi test e l’entusiasmo dei consumatori verso il dollar-cost averaging per comprare bitcoin o il riconoscimento di premi in bitcoin”.