Nel 2020 ci sono state circa 116.637 aste a fronte delle 204.632 del 2019. Secondo le stime del Centro studi AstaSy Analitics di NPLs RE_Solutions le aste potenzialmente oggetto di rinvio lo scorso anno sono state circa 123.000 per un mancato recupero di circa 8600 miliardi.
Mirko Frigerio, Fondatore e Vicepresidente Esecutivo NPLS RE Solutions ha dichiarato che “Il mancato recupero nell’anno 2020 è potenzialmente stimabile in 8.600.378.123,25 di euro, assunto dalla differenza dei valori posti in asta nel 2019 rispetto ai valori del parziale 2020. È questa quindi la cifra che i creditori non recupereranno nei business plan”
Delle 116.637 aste totali, oltre il 41% ricadono nelle regioni del Nord Italia. Sono ai primi 5 posti, con quasi il 50% del totale delle esecuzioni italiane, la Lombardia (16,7%), seguita da Sicilia (10%), Emilia-Romagna (7,11%), Veneto (7%) e Lazio (7%).
Per quanto riguarda la tipologia di immobili all’asta, si abbassa di oltre il 50% la pubblicazione di immobili residenziali che, nell’anno precedente a questo studio, seppur in scala percentuale, occupava oltre il 70% delle pubblicazioni. L’anno è stato contraddistinto dai decreti «anti-pignoramento» che hanno sortito 2 importanti risultati sul tema esecuzioni immobiliari dei beni residenziali:
- hanno impedito l’attivazione di nuovi avvii, rinviando quindi, sino a dopo lo stato di crisi pandemica, tutte quelle attività legate al creditore precedente e quindi mettendo in stand by i nuovi pignoramenti e le nuove udienze per l’effettiva messa in asta dei beni immobili;
- hanno ulteriormente sospeso le aste di tutte le unità residenziali adibite a dimora
103.895 lotti, pari al 89% della composizione delle esecuzioni immobiliari è costituita da beni il cui valore in asta è inferiore a 250.000 euro:
- il valore base d’asta totale di questi beni è pari a € 6.722.176.072,32 e rappresenta solo il 40%del valore complessivo di tutti i beni posti in asta nel 2020;
- il valore medio base asta degli immobili retail si è notevolmente abbassato a € 701,63, il che sta certamente a significare che gli immobili vengono aggiudicati a valori notevolmente inferiori ai reali valori di mercato, creando un’ulteriore perdita di valore.
Nel 2020 ci sono state circa 116.637 aste a fronte delle 204.632 del 2019. Secondo le stime del Centro studi AstaSy Analitics di NPLs RE_Solutions le aste potenzialmente oggetto di rinvio lo scorso anno sono state circa 123.000 per un mancato recupero di circa 8600 miliardi.
Mirko Frigerio, Fondatore e Vicepresidente Esecutivo NPLS RE Solutions ha dichiarato che “Il mancato recupero nell’anno 2020 è potenzialmente stimabile in 8.600.378.123,25 di euro, assunto dalla differenza dei valori posti in asta nel 2019 rispetto ai valori del parziale 2020. È questa quindi la cifra che i creditori non recupereranno nei business plan”
Delle 116.637 aste totali, oltre il 41% ricadono nelle regioni del Nord Italia. Sono ai primi 5 posti, con quasi il 50% del totale delle esecuzioni italiane, la Lombardia (16,7%), seguita da Sicilia (10%), Emilia-Romagna (7,11%), Veneto (7%) e Lazio (7%).
Per quanto riguarda la tipologia di immobili all’asta, si abbassa di oltre il 50% la pubblicazione di immobili residenziali che, nell’anno precedente a questo studio, seppur in scala percentuale, occupava oltre il 70% delle pubblicazioni. L’anno è stato contraddistinto dai decreti «anti-pignoramento» che hanno sortito 2 importanti risultati sul tema esecuzioni immobiliari dei beni residenziali:
103.895 lotti, pari al 89% della composizione delle esecuzioni immobiliari è costituita da beni il cui valore in asta è inferiore a 250.000 euro: