L’erogazione di prestiti con garanzia statale da parte delle banche è fondamentale per mitigare gli effetti della recessione e salvaguardare pertanto la tenuta stessa del settore bancario dal rischio dal rischio di un’impennata di crediti inesigibili. Questo il giudizio espresso dall’agenzia di rating Moody’s.
In un recente report l’agenzia sostiene che una piena implementazione da parte delle banche delle misure varate dal governo sia nell’interesse stesso del comparto. Perché, mitigando gli effetti della crisi, la misura contribuirebbe ad arginare l’inevitabile aumento dei crediti deteriorati nei bilanci. Nonostante l’imponente smaltimento dei non performing loans (Npl) fatto in questi anni – ricorda l’agenzia- gli Istituti hanno ancora un’incidenza di crediti problematici molto più alta della media europea: 6,7% del totale degli attivi contro il 2,7% medio nel resto del Continente. Finora le banche hanno erogato 13 miliardi di euro di prestiti con garanzia pubblica su un massimo fissato dal governo di 400 miliardi. La scarsa domanda da parte delle aziende, una certa riluttanza delle banche a prestare e l’assenza di processi standardizzati per la gestione del mastodontico numero di richieste (30mila al giorno) sono alla base della partenza lenta del piano liquidità. In Spagna e Francia, dove sono stati varati piani analoghi, sono già stati finanziati 50 e 65 miliardi rispettivamente. È comunque positivo, secondo Moody’s, il fatto che una quota significativa di questi prestiti pari a 5,4 miliardi (il 40% del totale) sia finita alla categoria di aziende esposte alla recessione, quella delle pmi, i cui crediti oggi valgono all’incirca il 18% degli attivi complessivi del sistema creditizio. Moody’s ha messo in conto in particolare un aumento significativo nei prossimi mesi dei prestiti sino a 25.000 euro che sono coperti al 100% dalle garanzie statali anche perché, nel frattempo, le banche hanno velocizzato il processo di smaltimento delle pratiche. Una fetta importante dei prestiti garantiti erogati dalle banche è finita poi alle medie imprese che-stima Moody’s -hanno raccolta finora circa 7 miliardi di euro. Minoritaria invece la quota di prestiti erogati alle grandi imprese (il 3% del totale) anche in ragione della maggior complessità del processo che prevede l’intervento della Sace.
Autore: Andrea Franceschi
Fonte: Il Sole 24 Ore
L’erogazione di prestiti con garanzia statale da parte delle banche è fondamentale per mitigare gli effetti della recessione e salvaguardare pertanto la tenuta stessa del settore bancario dal rischio dal rischio di un’impennata di crediti inesigibili. Questo il giudizio espresso dall’agenzia di rating Moody’s.
In un recente report l’agenzia sostiene che una piena implementazione da parte delle banche delle misure varate dal governo sia nell’interesse stesso del comparto. Perché, mitigando gli effetti della crisi, la misura contribuirebbe ad arginare l’inevitabile aumento dei crediti deteriorati nei bilanci. Nonostante l’imponente smaltimento dei non performing loans (Npl) fatto in questi anni – ricorda l’agenzia- gli Istituti hanno ancora un’incidenza di crediti problematici molto più alta della media europea: 6,7% del totale degli attivi contro il 2,7% medio nel resto del Continente. Finora le banche hanno erogato 13 miliardi di euro di prestiti con garanzia pubblica su un massimo fissato dal governo di 400 miliardi. La scarsa domanda da parte delle aziende, una certa riluttanza delle banche a prestare e l’assenza di processi standardizzati per la gestione del mastodontico numero di richieste (30mila al giorno) sono alla base della partenza lenta del piano liquidità. In Spagna e Francia, dove sono stati varati piani analoghi, sono già stati finanziati 50 e 65 miliardi rispettivamente. È comunque positivo, secondo Moody’s, il fatto che una quota significativa di questi prestiti pari a 5,4 miliardi (il 40% del totale) sia finita alla categoria di aziende esposte alla recessione, quella delle pmi, i cui crediti oggi valgono all’incirca il 18% degli attivi complessivi del sistema creditizio. Moody’s ha messo in conto in particolare un aumento significativo nei prossimi mesi dei prestiti sino a 25.000 euro che sono coperti al 100% dalle garanzie statali anche perché, nel frattempo, le banche hanno velocizzato il processo di smaltimento delle pratiche. Una fetta importante dei prestiti garantiti erogati dalle banche è finita poi alle medie imprese che-stima Moody’s -hanno raccolta finora circa 7 miliardi di euro. Minoritaria invece la quota di prestiti erogati alle grandi imprese (il 3% del totale) anche in ragione della maggior complessità del processo che prevede l’intervento della Sace.
Autore: Andrea Franceschi
Fonte: Il Sole 24 Ore