Le banche che operano in Italia possono contare su una blockchain di settore per la rendicontazione dei conti reciproci. Spunta Banca Dlt, progetto promosso dall’Abi e coordinato da Abi Lab, ha infatti completato con successo i test tecnici ed è in produzione per la prima sezione di banche che partecipano all’iniziativa.
Oggi 32 banche operano su una blockchain e hanno spostato l’intero processo da una modalità tradizionale di scambi di telefonate e messaggi a una tecnologia basata su registri distribuiti.
Dopo le simulazioni e 1680 verifiche di funzionamento, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio in termini di performance è emerso che sono stati raggiunti tutti i tempi obiettivo. Dall’inizio di marzo il processo è così operativo.
Le banche che operano in Italia possono contare su una blockchain di settore per la rendicontazione dei conti reciproci. Spunta Banca Dlt, progetto promosso dall’Abi e coordinato da Abi Lab, ha infatti completato con successo i test tecnici ed è in produzione per la prima sezione di banche che partecipano all’iniziativa.
Oggi 32 banche operano su una blockchain e hanno spostato l’intero processo da una modalità tradizionale di scambi di telefonate e messaggi a una tecnologia basata su registri distribuiti.
Dopo le simulazioni e 1680 verifiche di funzionamento, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio in termini di performance è emerso che sono stati raggiunti tutti i tempi obiettivo. Dall’inizio di marzo il processo è così operativo.
Sulla base di questi risultati soddisfacenti il tavolo di banche pilota che governa il progetto ha convenuto di andare in produzione secondo la pianificazione prevista. Lavorano e governano il progetto 18 banche che rappresentano il 78% del mondo bancario in termini di dipendenti.
Sono intanto al lavoro le 23 banche che opereranno nella seconda finestra di migrazione. Questo raggruppamento passerà in produzione a maggio 2020. È già in programma la terza finestra per ottobre. Il progetto vede l’impegno dei partner tecnici Ntt Data e Sia, oltre a R3 con la piattaforma Corda Enterprise.
Fonte: Il Sole 24 Ore