Banca Popolare di Sondrio conferma la volontà di cedere a breve un miliardo di euro di Npl, così come già annunciato lo scorso agosto, in occasione della presentazione dei risultati semestrali . Il nuovo annuncio è contenuto nel tradizionale messaggio ai soci e agli amici del 1° gennaio 2020 firmato dal consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini e dal presidente Francesco Venosta.
“L’ipotizzata acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento spa è venuta meno, e ce ne dispiace, per la mancata autorizzazione da parte della Bce, avendo l’Autorità di Vigilanza ravvisato l’esigenza di dare priorità alle iniziative di riduzione dello stock degli Npl. È quanto continuiamo a fare con metodo e solerzia, ampliando, al nostro interno, le strutture dedicate e facendo ricorso al supporto di società specializzate”, si legge nel messaggio che continua. “A ciò si aggiunga la deliberata cessione di circa un miliardo di crediti a sofferenza che, unita all’ottimizzazione dei processi interni, contribuisce significativamente all’implementazione della strategia complessiva di derisking. La diminuzione tendenziale di oltre il 2% anno su anno dell’NPL ratio ci porta in area 12,5%, con la previsione, a cessione avvenuta, di scendere intorno al 9% entro il primo trimestre dell’esercizio in corso. Va da sé che molto dipenderà dall’andamento dell’economia e, ancor più, dalla nostra capacità di selezionare e gestire al meglio gli impieghi”.
A fine ottobre si erano anche diffuse voci circa una possibile cessione di un portafoglio più ampio, da 1,5 miliardi, tramite una cartolarizzazione con Gacs. Da inizio anno lo stock dei crediti deteriorati lordi della banca è sceso a 3,874 miliardi lordi (di cui 2,3 miliardi di sofferenze) dai circa 4,17 miliardi di fine dicembre 2018 (di cui 2,48 miliardi di sofferenze) (si vedano qui i risultati dei nove mesi 2019). Nel dicembre scorso la banca stava valutando la cessione dell’intero stock di crediti deteriorati e della sua piattaforma di gestione e aveva dato mandato a questo fine all’advisor Oliver Wyman.
Fonte: BeBeez
Banca Popolare di Sondrio conferma la volontà di cedere a breve un miliardo di euro di Npl, così come già annunciato lo scorso agosto, in occasione della presentazione dei risultati semestrali . Il nuovo annuncio è contenuto nel tradizionale messaggio ai soci e agli amici del 1° gennaio 2020 firmato dal consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini e dal presidente Francesco Venosta.
“L’ipotizzata acquisizione della Cassa di Risparmio di Cento spa è venuta meno, e ce ne dispiace, per la mancata autorizzazione da parte della Bce, avendo l’Autorità di Vigilanza ravvisato l’esigenza di dare priorità alle iniziative di riduzione dello stock degli Npl. È quanto continuiamo a fare con metodo e solerzia, ampliando, al nostro interno, le strutture dedicate e facendo ricorso al supporto di società specializzate”, si legge nel messaggio che continua. “A ciò si aggiunga la deliberata cessione di circa un miliardo di crediti a sofferenza che, unita all’ottimizzazione dei processi interni, contribuisce significativamente all’implementazione della strategia complessiva di derisking. La diminuzione tendenziale di oltre il 2% anno su anno dell’NPL ratio ci porta in area 12,5%, con la previsione, a cessione avvenuta, di scendere intorno al 9% entro il primo trimestre dell’esercizio in corso. Va da sé che molto dipenderà dall’andamento dell’economia e, ancor più, dalla nostra capacità di selezionare e gestire al meglio gli impieghi”.
A fine ottobre si erano anche diffuse voci circa una possibile cessione di un portafoglio più ampio, da 1,5 miliardi, tramite una cartolarizzazione con Gacs. Da inizio anno lo stock dei crediti deteriorati lordi della banca è sceso a 3,874 miliardi lordi (di cui 2,3 miliardi di sofferenze) dai circa 4,17 miliardi di fine dicembre 2018 (di cui 2,48 miliardi di sofferenze) (si vedano qui i risultati dei nove mesi 2019). Nel dicembre scorso la banca stava valutando la cessione dell’intero stock di crediti deteriorati e della sua piattaforma di gestione e aveva dato mandato a questo fine all’advisor Oliver Wyman.
Fonte: BeBeez