Ubi Banca ha ridotto fortemente i crediti deteriorati: sono scesi a 8,3 miliardi di euro (-21% in un anno), di cui 690 milioni in meno solo nel terzo trimestre di quest’anno. Lo ha reso noto la banca stessa l’8 novembre scorso, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2019.
Il tasso di recupero annunziato delle sofferenze è salito al 6,1%, contro il 5,5% dello stesso periodo del 2018. L’Npl ratio è stato pari al 9,34% o al 9,07% pro-forma, considerando l’ultima tranche di sofferenze leasing in corso di cessione (9,97% a giugno 2019 e 10,42% a dicembre 2018).
Inoltre, Ubi Banca ha reso noto che attualmente sta valutando la cessione di un portafoglio di mutui residenziali in sofferenza per un ammontare lordo di 800 milioni di euro con Gacs, che dovrebbe chiudere entro fine anno. Una cifra leggermente inferiore rispetto a quella che ipotizzava il mercato nell’agosto scorso.
Se l’operazione andrà in porto, l’Npe ratio della banca scenderà attorno all’8%. Inoltre, proseguono i recuperi di crediti tramite gestione interna, che dovrebbero contribuire ulteriormente alla riduzione dello stock di crediti deteriorati.
Nel luglio scorso, la banca aveva annunciato la cessione di crediti deteriorati per 900 milioni di euro, di cui 157 milioni di crediti factoring, già inclusa dei dati della
semestrale, e altri 740 milioni di crediti leasing. L’acquirente dei crediti factoring non è stato comunicato, mentre il portafoglio di crediti leasing è stato comprato da Credito Fondiario. Ricordiamo infine che nell’agosto 2018 la banca aveva concluso la cartolarizzazione di un portafoglio di Npl da 2,75 miliardi di euro composto in prevalenza da crediti unsecured (53,4%) e per il resto da crediti secured e nel dicembre 2018 aveva ceduto un altro portafoglio di Npl da 416,2 milioni di euro, questa volta composto per il 90% da crediti unsecured, senza cartolarizzarli.
Autore: Valentina Magri
Fonte: Bebeez
Ubi Banca ha ridotto fortemente i crediti deteriorati: sono scesi a 8,3 miliardi di euro (-21% in un anno), di cui 690 milioni in meno solo nel terzo trimestre di quest’anno. Lo ha reso noto la banca stessa l’8 novembre scorso, in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2019.
Il tasso di recupero annunziato delle sofferenze è salito al 6,1%, contro il 5,5% dello stesso periodo del 2018. L’Npl ratio è stato pari al 9,34% o al 9,07% pro-forma, considerando l’ultima tranche di sofferenze leasing in corso di cessione (9,97% a giugno 2019 e 10,42% a dicembre 2018).
Inoltre, Ubi Banca ha reso noto che attualmente sta valutando la cessione di un portafoglio di mutui residenziali in sofferenza per un ammontare lordo di 800 milioni di euro con Gacs, che dovrebbe chiudere entro fine anno. Una cifra leggermente inferiore rispetto a quella che ipotizzava il mercato nell’agosto scorso.
Se l’operazione andrà in porto, l’Npe ratio della banca scenderà attorno all’8%. Inoltre, proseguono i recuperi di crediti tramite gestione interna, che dovrebbero contribuire ulteriormente alla riduzione dello stock di crediti deteriorati.
Nel luglio scorso, la banca aveva annunciato la cessione di crediti deteriorati per 900 milioni di euro, di cui 157 milioni di crediti factoring, già inclusa dei dati della
semestrale, e altri 740 milioni di crediti leasing. L’acquirente dei crediti factoring non è stato comunicato, mentre il portafoglio di crediti leasing è stato comprato da Credito Fondiario. Ricordiamo infine che nell’agosto 2018 la banca aveva concluso la cartolarizzazione di un portafoglio di Npl da 2,75 miliardi di euro composto in prevalenza da crediti unsecured (53,4%) e per il resto da crediti secured e nel dicembre 2018 aveva ceduto un altro portafoglio di Npl da 416,2 milioni di euro, questa volta composto per il 90% da crediti unsecured, senza cartolarizzarli.
Autore: Valentina Magri
Fonte: Bebeez