Il credit management nel settore delle utility riveste un ruolo cruciale per garantire la continuità operativa e la solidità finanziaria delle aziende. L’aumento dei crediti insoluti e la crescente competitività del mercato impone alle utility di adottare strategie innovative e tempestive per ottimizzare il recupero crediti e migliorare il flusso di cassa.
In un contesto di continua trasformazione, l’adozione di soluzioni sostenibili e tecnologicamente avanzate diventa un elemento fondamentale per rispondere alle sfide quotidiane e garantire un recupero crediti efficiente e mirato, con un impatto positivo sull’intera struttura finanziaria delle aziende.
CRIBIS Credit Management ha sviluppato nel corso degli anni una profonda esperienza e soluzioni specifiche per supportare il settore delle utility, implementando strumenti avanzati per ottimizzare i processi di gestione e le attività di credit collection. In questo modo, contribuisce a migliorare l’efficienza operativa, la gestione del rischio e la stabilità finanziaria delle aziende.
Gli eventi recenti, tra cui la crisi economica globale, l’aumento dei costi energetici e il fragile contesto geopolitico, hanno avuto un impatto significativo sul comparto delle utility e influenzato la rischiosità creditizia della clientela, sia privata che business.
Un ulteriore fattore negativo è rappresentato dal fenomeno del “Credit Switch”, ovvero il passaggio dei consumatori da un fornitore all’altro. Questo processo, oltre a generare confusione, aumenta l’incidenza di comportamenti di inadempienza che diventano più evidenti quando le politiche di customer care sono poche attente alle esigenze dei clienti finali. La gestione di questo fenomeno richiede quindi un approccio sofisticato e proattivo, capace di bilanciare il recupero crediti con il mantenimento delle relazioni.
In questo contesto, i costi operativi sono in costante aumento, costringendo le utility a investire risorse considerevoli per gestire i crediti insoluti. Il ricorso a società esterne specializzate diventa fondamentale per ottimizzare il processo di recupero, migliorare l’efficienza e ridurre i costi velocizzando i flussi di cassa. Questo permette alle utility di concentrarsi su attività strategiche, lasciando a professionisti esperti la gestione delle posizioni problematiche.
Una delle soluzioni più efficaci per migliorare la gestione del credito è l’automazione dei processi. L’automazione consente infatti alle utility di accelerare il recupero crediti, riducendo i tempi e i margini di errore, e migliorando la tempestività nell’identificare le posizioni critiche. In particolare, l’integrazione di sistemi intelligenti di monitoraggio e gestione predittiva permette di intervenire in maniera mirata e tempestiva, riducendo il rischio di insolvenza.
Nel corso degli ultimi tre anni, analizzando i dati aggregati dell’intero mercato dell’energia e delle utility, senza distinzione tra clientela attiva e cessata, si osserva una progressiva riduzione dell’ageing e un ticket medio stabile con una leggera diminuzione (il totale complessivo triennale ammonta a 446€ e 166 giorni).

Le utility più virtuose nell’ambito della gestione dei processi di credit management sono riuscite nel tempo a ridurre ulteriormente l’aging nelle fasi di processo ordinario (circa 68 giorni per la clientela attiva e 136 giorni per quella cessata). Questo risultato è stato possibile grazie agli investimenti in attività di prevenzione e in processi ben definiti, guidati da KPI mirati.
L’EVOLUZIONE DEL RECUPERO CREDITI: DA APPROCCIO TRADIZIONALE A INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Tradizionalmente, il recupero crediti nel settore delle utility si basava su procedure standardizzate e poco flessibili, caratterizzate principalmente da solleciti scritti, telefonate e, nei casi più gravi, dall’affidamento a società esterne. Questo causava un notevole ritardo rispetto all’insorgere dell’insoluto con il conseguente aumento di credito in contenzioso e ricorso a processi giudiziali.
Il modello tradizionale ha evidenziato numerosi limiti, tra cui una bassa efficacia, in particolare nei recuperi più complessi, costi operativi elevati dovuti alla gestione manuale dei processi e difficoltà nel mantenere relazioni positive con i consumatori.
Con l’aumento dei crediti insoluti e la crescente pressione competitiva, le utility sono state spinte ad adottare approcci innovativi per fronteggiare i rischi finanziari e agire con maggiore rapidità. L’obiettivo è garantire una gestione del credito efficiente, che rispetti al contempo l’esigenza di mantenere un buon rapporto con la clientela. In questo contesto, sono emerse diverse strategie, tra cui:
- Revisione dei processi di origination: le aziende del settore hanno adottato soluzioni offerte da società specializzate nella gestione evoluta delle informazioni pubbliche e capaci di sviluppare indicatori di rischiosità.
- Automazione dei processi: l’uso di software avanzati per monitorare i crediti consente una gestione più dinamica delle posizioni problematiche, migliorando l’efficacia e riducendo i tempi di intervento.
- Collaborazioni con outsourcer specializzati: le utility hanno iniziato a instaurare partnership strategiche con fornitori esterni, che non solo gestiscono l’attività di recupero crediti, ma forniscono anche un supporto nella gestione dei clienti insolventi.
- Flessibilità nei pagamenti: offrire opzioni di rateizzazione ai clienti è diventato un elemento chiave per ridurre l’incidenza degli insoluti.
PROSPETTIVE FUTURE: VERSO UN RECUPERO CREDITI SOSTENIBILE E DIGITALE
Il futuro del credit management nel settore delle utility è intrinsecamente legato alla crescente digitalizzazione, con l’automazione dei processi, l’intelligenza artificiale e l’adozione di tecnologie avanzate che stanno trasformando il settore.
Le tendenze emergenti, come la centralizzazione delle informazioni, la comunicazione multicanale e una governance più integrata, non solo ottimizzano l’efficienza operativa, ma migliorano anche le relazioni. La digitalizzazione offre un’opportunità fondamentale per rendere le utility più resilienti e pronte ad affrontare le sfide del futuro.
CRIBIS Credit Management ha maturato un’esperienza specifica sul mercato utility, in cui opera da oltre 15 anni e collabora con oltre 35 clienti. Negli ultimi 5 anni ha gestito portafogli crediti per un totale di 4 milioni di pratiche con un capitale gestito di oltre 1,6 miliardi di euro.
CRIBIS Credit Management non si limita a fornire soluzioni per il recupero crediti, ma adotta un approccio integrato che include la personalizzazione delle strategie di gestione, il monitoraggio predittivo e un attento bilanciamento tra efficienza operativa e mantenimento di buone relazioni. Questo mix è particolarmente cruciale per le utility, dove il rapporto con il cliente è determinante. Inoltre, CRIBIS Credit Management si distingue per l’impegno verso la sostenibilità e la compliance, garantendo il rispetto delle normative vigenti e promuovendo pratiche etiche che rispecchiano la crescente attenzione del settore alla responsabilità sociale e ambientale.
CONCLUSIONI
Il recupero crediti nel settore delle utility sta evolvendo verso una gestione più digitale, automatizzata e orientata al cliente, per rispondere a uno scenario sempre più complesso e competitivo.
In particolare, il recupero crediti rappresenta non solo un’attività operativa ma un elemento cruciale per garantire la stabilità finanziaria delle aziende, promuovendo un modello di gestione responsabile e sostenibile. Le utility che riusciranno ad abbracciare questo cambiamento tecnologico e strategico saranno più preparate a superare le sfide future, rafforzando al contempo la fiducia dei loro clienti e migliorando la loro resilienza in un mercato sempre più dinamico.
In questo contesto di trasformazione, CRIBIS Credit Management si consolida come partner strategico per i player del settore, capace di offrire soluzioni su misura per ottimizzare il recupero crediti, migliorare il flusso di cassa e sostenere la reputazione aziendale.
Il credit management nel settore delle utility riveste un ruolo cruciale per garantire la continuità operativa e la solidità finanziaria delle aziende. L’aumento dei crediti insoluti e la crescente competitività del mercato impone alle utility di adottare strategie innovative e tempestive per ottimizzare il recupero crediti e migliorare il flusso di cassa.
In un contesto di continua trasformazione, l’adozione di soluzioni sostenibili e tecnologicamente avanzate diventa un elemento fondamentale per rispondere alle sfide quotidiane e garantire un recupero crediti efficiente e mirato, con un impatto positivo sull’intera struttura finanziaria delle aziende.
CRIBIS Credit Management ha sviluppato nel corso degli anni una profonda esperienza e soluzioni specifiche per supportare il settore delle utility, implementando strumenti avanzati per ottimizzare i processi di gestione e le attività di credit collection. In questo modo, contribuisce a migliorare l’efficienza operativa, la gestione del rischio e la stabilità finanziaria delle aziende.
Gli eventi recenti, tra cui la crisi economica globale, l’aumento dei costi energetici e il fragile contesto geopolitico, hanno avuto un impatto significativo sul comparto delle utility e influenzato la rischiosità creditizia della clientela, sia privata che business.
Un ulteriore fattore negativo è rappresentato dal fenomeno del “Credit Switch”, ovvero il passaggio dei consumatori da un fornitore all’altro. Questo processo, oltre a generare confusione, aumenta l’incidenza di comportamenti di inadempienza che diventano più evidenti quando le politiche di customer care sono poche attente alle esigenze dei clienti finali. La gestione di questo fenomeno richiede quindi un approccio sofisticato e proattivo, capace di bilanciare il recupero crediti con il mantenimento delle relazioni.
In questo contesto, i costi operativi sono in costante aumento, costringendo le utility a investire risorse considerevoli per gestire i crediti insoluti. Il ricorso a società esterne specializzate diventa fondamentale per ottimizzare il processo di recupero, migliorare l’efficienza e ridurre i costi velocizzando i flussi di cassa. Questo permette alle utility di concentrarsi su attività strategiche, lasciando a professionisti esperti la gestione delle posizioni problematiche.
Una delle soluzioni più efficaci per migliorare la gestione del credito è l’automazione dei processi. L’automazione consente infatti alle utility di accelerare il recupero crediti, riducendo i tempi e i margini di errore, e migliorando la tempestività nell’identificare le posizioni critiche. In particolare, l’integrazione di sistemi intelligenti di monitoraggio e gestione predittiva permette di intervenire in maniera mirata e tempestiva, riducendo il rischio di insolvenza.
Nel corso degli ultimi tre anni, analizzando i dati aggregati dell’intero mercato dell’energia e delle utility, senza distinzione tra clientela attiva e cessata, si osserva una progressiva riduzione dell’ageing e un ticket medio stabile con una leggera diminuzione (il totale complessivo triennale ammonta a 446€ e 166 giorni).
Le utility più virtuose nell’ambito della gestione dei processi di credit management sono riuscite nel tempo a ridurre ulteriormente l’aging nelle fasi di processo ordinario (circa 68 giorni per la clientela attiva e 136 giorni per quella cessata). Questo risultato è stato possibile grazie agli investimenti in attività di prevenzione e in processi ben definiti, guidati da KPI mirati.
L’EVOLUZIONE DEL RECUPERO CREDITI: DA APPROCCIO TRADIZIONALE A INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Tradizionalmente, il recupero crediti nel settore delle utility si basava su procedure standardizzate e poco flessibili, caratterizzate principalmente da solleciti scritti, telefonate e, nei casi più gravi, dall’affidamento a società esterne. Questo causava un notevole ritardo rispetto all’insorgere dell’insoluto con il conseguente aumento di credito in contenzioso e ricorso a processi giudiziali.
Il modello tradizionale ha evidenziato numerosi limiti, tra cui una bassa efficacia, in particolare nei recuperi più complessi, costi operativi elevati dovuti alla gestione manuale dei processi e difficoltà nel mantenere relazioni positive con i consumatori.
Con l’aumento dei crediti insoluti e la crescente pressione competitiva, le utility sono state spinte ad adottare approcci innovativi per fronteggiare i rischi finanziari e agire con maggiore rapidità. L’obiettivo è garantire una gestione del credito efficiente, che rispetti al contempo l’esigenza di mantenere un buon rapporto con la clientela. In questo contesto, sono emerse diverse strategie, tra cui:
PROSPETTIVE FUTURE: VERSO UN RECUPERO CREDITI SOSTENIBILE E DIGITALE
Il futuro del credit management nel settore delle utility è intrinsecamente legato alla crescente digitalizzazione, con l’automazione dei processi, l’intelligenza artificiale e l’adozione di tecnologie avanzate che stanno trasformando il settore.
Le tendenze emergenti, come la centralizzazione delle informazioni, la comunicazione multicanale e una governance più integrata, non solo ottimizzano l’efficienza operativa, ma migliorano anche le relazioni. La digitalizzazione offre un’opportunità fondamentale per rendere le utility più resilienti e pronte ad affrontare le sfide del futuro.
CRIBIS Credit Management ha maturato un’esperienza specifica sul mercato utility, in cui opera da oltre 15 anni e collabora con oltre 35 clienti. Negli ultimi 5 anni ha gestito portafogli crediti per un totale di 4 milioni di pratiche con un capitale gestito di oltre 1,6 miliardi di euro.
CRIBIS Credit Management non si limita a fornire soluzioni per il recupero crediti, ma adotta un approccio integrato che include la personalizzazione delle strategie di gestione, il monitoraggio predittivo e un attento bilanciamento tra efficienza operativa e mantenimento di buone relazioni. Questo mix è particolarmente cruciale per le utility, dove il rapporto con il cliente è determinante. Inoltre, CRIBIS Credit Management si distingue per l’impegno verso la sostenibilità e la compliance, garantendo il rispetto delle normative vigenti e promuovendo pratiche etiche che rispecchiano la crescente attenzione del settore alla responsabilità sociale e ambientale.
CONCLUSIONI
Il recupero crediti nel settore delle utility sta evolvendo verso una gestione più digitale, automatizzata e orientata al cliente, per rispondere a uno scenario sempre più complesso e competitivo.
In particolare, il recupero crediti rappresenta non solo un’attività operativa ma un elemento cruciale per garantire la stabilità finanziaria delle aziende, promuovendo un modello di gestione responsabile e sostenibile. Le utility che riusciranno ad abbracciare questo cambiamento tecnologico e strategico saranno più preparate a superare le sfide future, rafforzando al contempo la fiducia dei loro clienti e migliorando la loro resilienza in un mercato sempre più dinamico.
In questo contesto di trasformazione, CRIBIS Credit Management si consolida come partner strategico per i player del settore, capace di offrire soluzioni su misura per ottimizzare il recupero crediti, migliorare il flusso di cassa e sostenere la reputazione aziendale.