Il mercato immobiliare turistico in Italia continuerà a crescere anche nel 2025, spinto dal fascino delle città d’arte, dall’attrattiva del Giubileo e dall’interesse per nuove formule abitative come il Senior Living. È quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio dell’Ufficio Studi di FIMAA Italia, realizzato in collaborazione con Nomisma.
Prezzi in aumento e domanda solida
Secondo il report, i prezzi degli immobili turistici sono in crescita, con incrementi che vanno dallo 0,3% al 3,6%. Il costo medio al metro quadro varia da 1.486 euro per una casa usata in una località lacustre fino a 3.814 euro per una nuova costruzione al mare. Anche il mercato degli affitti stagionali è in espansione, con canoni che, nei periodi di alta stagione, superano spesso i 1.200 euro al mese.
Le città d’arte attirano investimenti
Se le località marittime e di montagna restano un punto fermo del mercato, cresce l’interesse per le città d’arte. Investitori italiani e stranieri guardano sempre più a destinazioni meno battute come Siena, Ravenna, Mantova e Perugia, dove i prezzi sono ancora competitivi rispetto alle grandi città. Questa tendenza è alimentata sia dal turismo culturale sia dal crescente fenomeno del Senior Living, che vede pensionati italiani e stranieri scegliere città ricche di servizi e patrimonio storico per la loro qualità della vita.
Affitti brevi e turismo esperienziale
Il turismo esperienziale sta trasformando il mercato immobiliare: cresce l’interesse per investimenti in aree vinicole, rurali e termali, mentre la digitalizzazione e il fenomeno dei nomadi digitali spingono la domanda di affitti brevi in città storiche. Tuttavia, secondo Santino Taverna, presidente di FIMAA Nazionale, la percezione che gli affitti brevi riducano l’offerta di case per residenti è fuorviante: “Le microstrutture ricettive rappresentano solo il 2% del mercato complessivo e spesso si tratta di immobili con caratteristiche non adatte a contratti di lungo termine”.
Sostenibilità e riqualificazione al centro degli investimenti
Un altro fattore chiave per il 2025 sarà la sostenibilità. Gli investitori puntano su immobili riqualificati energeticamente, grazie anche agli incentivi per il recupero di borghi storici e al crescente interesse per soluzioni eco-friendly.
Un 2025 di opportunità per il mercato turistico immobiliare
Secondo Andrea Oliva, delegato all’Ufficio Studi di FIMAA, il 2025 sarà caratterizzato da un “dinamismo senza precedenti”, con opportunità sia per investitori italiani che internazionali. La combinazione tra domanda turistica, nuove esigenze abitative e trasformazioni del mercato renderà il settore immobiliare turistico una delle aree più interessanti per chi cerca investimenti di valore.
Il mercato immobiliare turistico in Italia continuerà a crescere anche nel 2025, spinto dal fascino delle città d’arte, dall’attrattiva del Giubileo e dall’interesse per nuove formule abitative come il Senior Living. È quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio dell’Ufficio Studi di FIMAA Italia, realizzato in collaborazione con Nomisma.
Prezzi in aumento e domanda solida
Secondo il report, i prezzi degli immobili turistici sono in crescita, con incrementi che vanno dallo 0,3% al 3,6%. Il costo medio al metro quadro varia da 1.486 euro per una casa usata in una località lacustre fino a 3.814 euro per una nuova costruzione al mare. Anche il mercato degli affitti stagionali è in espansione, con canoni che, nei periodi di alta stagione, superano spesso i 1.200 euro al mese.
Le città d’arte attirano investimenti
Se le località marittime e di montagna restano un punto fermo del mercato, cresce l’interesse per le città d’arte. Investitori italiani e stranieri guardano sempre più a destinazioni meno battute come Siena, Ravenna, Mantova e Perugia, dove i prezzi sono ancora competitivi rispetto alle grandi città. Questa tendenza è alimentata sia dal turismo culturale sia dal crescente fenomeno del Senior Living, che vede pensionati italiani e stranieri scegliere città ricche di servizi e patrimonio storico per la loro qualità della vita.
Affitti brevi e turismo esperienziale
Il turismo esperienziale sta trasformando il mercato immobiliare: cresce l’interesse per investimenti in aree vinicole, rurali e termali, mentre la digitalizzazione e il fenomeno dei nomadi digitali spingono la domanda di affitti brevi in città storiche. Tuttavia, secondo Santino Taverna, presidente di FIMAA Nazionale, la percezione che gli affitti brevi riducano l’offerta di case per residenti è fuorviante: “Le microstrutture ricettive rappresentano solo il 2% del mercato complessivo e spesso si tratta di immobili con caratteristiche non adatte a contratti di lungo termine”.
Sostenibilità e riqualificazione al centro degli investimenti
Un altro fattore chiave per il 2025 sarà la sostenibilità. Gli investitori puntano su immobili riqualificati energeticamente, grazie anche agli incentivi per il recupero di borghi storici e al crescente interesse per soluzioni eco-friendly.
Un 2025 di opportunità per il mercato turistico immobiliare
Secondo Andrea Oliva, delegato all’Ufficio Studi di FIMAA, il 2025 sarà caratterizzato da un “dinamismo senza precedenti”, con opportunità sia per investitori italiani che internazionali. La combinazione tra domanda turistica, nuove esigenze abitative e trasformazioni del mercato renderà il settore immobiliare turistico una delle aree più interessanti per chi cerca investimenti di valore.