Il 2025 si preannuncia come un anno di stabilità per il credito aziendale europeo, nonostante un ambiente economico caratterizzato da sfide geopolitiche, tensioni commerciali, crescita economica disomogenea e tassi d’interesse elevati. Secondo Scope Ratings, le aziende non finanziarie europee dispongono di bilanci solidi, un lascito delle politiche finanziarie conservative adottate durante e dopo la pandemia. Tuttavia, alcuni settori affronteranno maggiori difficoltà a causa di forze strutturali e cicliche negative.
Settori in Difficoltà
Il settore automobilistico è tra i più vulnerabili, con una prospettiva negativa attribuita da Scope Ratings a causa di sfide significative, tra cui il rallentamento della domanda e la pressione sui margini di profitto. Analogamente, il comparto chimico europeo continua a subire forti venti contrari, mantenendo un outlook negativo.
Pressioni sul Credito e Migrazione dei Rating
Nonostante la solidità dei bilanci aziendali, le pressioni creditizie persistono. Nel 2024, la migrazione dei rating di Scope Ratings ha evidenziato un aumento delle azioni negative, con circa il 20% delle valutazioni soggette a downgrade rispetto al 15% di upgrade. Questo andamento conferma una tendenza già osservata nel 2023.
Impatti delle Dispute Commerciali tra USA ed Europa
Un’ulteriore sfida per le aziende europee è rappresentata dall’aumento delle tariffe commerciali da parte dell’amministrazione statunitense, in particolare con il ritorno di Donald Trump alla presidenza. Tuttavia, nonostante le difficoltà, molte aziende europee potrebbero trovare opportunità in questo scenario, come il rafforzamento delle proprie posizioni di mercato attraverso la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e l’adattamento delle strategie di esportazione.
Sfide di Rifinanziamento e Tassi d’Interesse
Le recenti riduzioni dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali hanno offerto un certo sollievo ai mutuatari aziendali, specialmente per quelli con esposizione a tassi variabili non coperti. Tuttavia, le condizioni di finanziamento rimangono restrittive e il costo medio delle nuove emissioni obbligazionarie resta superiore del 60% rispetto ai livelli precedenti al 2022.
Nel 2025, le aziende europee dovranno affrontare un’importante sfida di rifinanziamento: oltre 500 miliardi di euro di debito di mercato dovranno essere rifinanziati, a cui si aggiungono importi ancora maggiori di debito bancario. Sebbene le condizioni di finanziamento siano migliorate rispetto all’anno precedente, il fabbisogno di liquidità rimane elevato.
Prospettive per il Settore Immobiliare e le Aziende ad Alto Rendimento
Le società immobiliari, pur affrontando sfide significative, hanno recuperato l’accesso ai mercati finanziari. Per le aziende ad alto rendimento, il 2025 potrebbe offrire maggiori opportunità di finanziamento attraverso il sistema bancario e canali alternativi.
Un segmento che rimane vulnerabile è quello delle micro e piccole imprese, per cui si prevede un plateau nei tassi di insolvenza solo nella seconda metà dell’anno. Allo stesso tempo, le aziende high-yield potrebbero subire ulteriori pressioni sui rating di credito.
Conclusioni
Nel complesso, il credito aziendale europeo nel 2025 si manterrà stabile grazie alla resilienza finanziaria delle grandi imprese. Tuttavia, le sfide esterne e settoriali richiederanno un’attenta gestione strategica da parte delle aziende per affrontare un contesto economico ancora incerto.
Il 2025 si preannuncia come un anno di stabilità per il credito aziendale europeo, nonostante un ambiente economico caratterizzato da sfide geopolitiche, tensioni commerciali, crescita economica disomogenea e tassi d’interesse elevati. Secondo Scope Ratings, le aziende non finanziarie europee dispongono di bilanci solidi, un lascito delle politiche finanziarie conservative adottate durante e dopo la pandemia. Tuttavia, alcuni settori affronteranno maggiori difficoltà a causa di forze strutturali e cicliche negative.
Settori in Difficoltà
Il settore automobilistico è tra i più vulnerabili, con una prospettiva negativa attribuita da Scope Ratings a causa di sfide significative, tra cui il rallentamento della domanda e la pressione sui margini di profitto. Analogamente, il comparto chimico europeo continua a subire forti venti contrari, mantenendo un outlook negativo.
Pressioni sul Credito e Migrazione dei Rating
Nonostante la solidità dei bilanci aziendali, le pressioni creditizie persistono. Nel 2024, la migrazione dei rating di Scope Ratings ha evidenziato un aumento delle azioni negative, con circa il 20% delle valutazioni soggette a downgrade rispetto al 15% di upgrade. Questo andamento conferma una tendenza già osservata nel 2023.
Impatti delle Dispute Commerciali tra USA ed Europa
Un’ulteriore sfida per le aziende europee è rappresentata dall’aumento delle tariffe commerciali da parte dell’amministrazione statunitense, in particolare con il ritorno di Donald Trump alla presidenza. Tuttavia, nonostante le difficoltà, molte aziende europee potrebbero trovare opportunità in questo scenario, come il rafforzamento delle proprie posizioni di mercato attraverso la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e l’adattamento delle strategie di esportazione.
Sfide di Rifinanziamento e Tassi d’Interesse
Le recenti riduzioni dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali hanno offerto un certo sollievo ai mutuatari aziendali, specialmente per quelli con esposizione a tassi variabili non coperti. Tuttavia, le condizioni di finanziamento rimangono restrittive e il costo medio delle nuove emissioni obbligazionarie resta superiore del 60% rispetto ai livelli precedenti al 2022.
Nel 2025, le aziende europee dovranno affrontare un’importante sfida di rifinanziamento: oltre 500 miliardi di euro di debito di mercato dovranno essere rifinanziati, a cui si aggiungono importi ancora maggiori di debito bancario. Sebbene le condizioni di finanziamento siano migliorate rispetto all’anno precedente, il fabbisogno di liquidità rimane elevato.
Prospettive per il Settore Immobiliare e le Aziende ad Alto Rendimento
Le società immobiliari, pur affrontando sfide significative, hanno recuperato l’accesso ai mercati finanziari. Per le aziende ad alto rendimento, il 2025 potrebbe offrire maggiori opportunità di finanziamento attraverso il sistema bancario e canali alternativi.
Un segmento che rimane vulnerabile è quello delle micro e piccole imprese, per cui si prevede un plateau nei tassi di insolvenza solo nella seconda metà dell’anno. Allo stesso tempo, le aziende high-yield potrebbero subire ulteriori pressioni sui rating di credito.
Conclusioni
Nel complesso, il credito aziendale europeo nel 2025 si manterrà stabile grazie alla resilienza finanziaria delle grandi imprese. Tuttavia, le sfide esterne e settoriali richiederanno un’attenta gestione strategica da parte delle aziende per affrontare un contesto economico ancora incerto.