Secondo un report Morningstar DBRS di recente pubblicazione, lo scenario avverso del 2025 dello stress test dell’Autorità bancaria europea (EBA) incorpora tensioni geopolitiche accentuate, interruzioni della catena di approvvigionamento e shock commerciali, che pongono sfide significative alle istituzioni finanziarie. Nonostante queste incertezze, le banche europee entrano nello stress test in una posizione relativamente più forte rispetto agli anni precedenti, grazie al miglioramento dei fondamentali finanziari.

Lo scorso 20 gennaio 2025 l’EBA ha avviato l’ultimo stress test a livello di Unione Europea (UE), volto a valutare la capacità delle banche di resistere alle crisi economiche tra il 2025 e il 2027. I risultati, che dovrebbero essere pubblicati nell’agosto 2025, forniranno indicazioni sulla solidità del settore. Sebbene la gravità dello scenario avverso rimanga paragonabile a quella dello stress test del 2023 in termini di contrazione del PIL e aumento della disoccupazione, questa volta i rischi principali derivano dall instabilità geopolitica globale e dalle perturbazioni commerciali.

Lo scenario avverso per lo stress test del 2025 integra una serie di sfide economiche, tra cui:

Tensioni geopolitiche: Escalation dei conflitti globali, con conseguente aumento della volatilità dei mercati e dell’incertezza degli investitori.

Perturbazioni commerciali: Gravi shock al commercio internazionale, con conseguenti strozzature della catena di approvvigionamento e pressioni inflazionistiche.

Declino macroeconomico: Prevista una contrazione cumulativa del PIL del 6,3% in tutta l’UE, più profonda rispetto al precedente stress test.

Svalutazione del patrimonio immobiliare: Calo dei prezzi degli immobili commerciali e residenziali, con ripercussioni sui portafogli di attività delle banche.

Volatilità del mercato azionario: Cali significativi dei valori azionari, che mettono ulteriormente a dura prova i mercati finanziari.

Sebbene la gravità complessiva dello scenario avverso del 2025 sia elevata, esso si differenzia dall’esercizio del 2023 per alcuni aspetti fondamentali. Il precedente stress test si concentrava maggiormente sulle pressioni inflazionistiche e sui forti aumenti dei tassi di interesse, mentre quello attuale prevede un aumento più moderato dell’inflazione (con un picco del 5,0% nel 2025) e aumenti dei tassi di interesse contenuti. Inoltre, le banche sono ora tenute a rispettare i requisiti patrimoniali aggiornati di Basilea 3.1 (CRR3), che influenzano le loro valutazioni di adeguatezza patrimoniale.

Morningstar DBRS osserva che le banche europee sono generalmente meglio posizionate rispetto agli esercizi precedenti, grazie a riserve di capitale più elevate e a una migliore performance finanziaria. Tuttavia, le banche con un’esposizione significativa a settori vulnerabili, come gli immobili commerciali, il petrolio e il gas, o il settore manifatturiero, possono incorrere in rischi maggiori. È probabile che gli istituti con una forte diversificazione geografica mostrino una maggiore resistenza nel mitigare le flessioni economiche localizzate.

Lo stress test 2025 dell’EBA è un punto di riferimento fondamentale per valutare la solidità delle banche europee in presenza di crescenti rischi geopolitici e commerciali. Sebbene il settore entri nel test con fondamentali più solidi rispetto agli anni passati, la natura imprevedibile degli sviluppi economici globali rende difficile anticipare i risultati finali. I risultati, attesi per agosto 2025, forniranno indicazioni preziose su come le banche possono affrontare queste sfide in evoluzione e mantenere la stabilità finanziaria.

 

 

 

 

 

 

 

 

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