Scopriamo il punto di vista di Alessandro Cioeta, Founder e Managing Partner di Crediciò
A quasi un anno di distanza dall’ultima intervista quanta strada ha fatto Crediciò in questi
mesi?
A.C. Gli ultimi mesi sono stati mesi impegnativi e densi di lavoro in Crediciò.
A febbraio, cogliendo un’opportunità che si è presentata al nostro Direttore, Massimiliano Pulcini, abbiamo rilevato un piccolo call center in provincia di Cosenza con 20 operatori e a giugno abbiamo aperto una nuova filiale operativa a Crotone. Queste operazioni hanno significato molto per noi; abbiamo raddoppiato il numero dei nostri collaboratori e ci siamo dovuti adattare in fretta ad nuova dimensione aziendale.
In un periodo in cui si fa un gran parlare di A.I.; non trova anacronistico investire in maniera così importante sul capitale umano?
A.C. Noi siamo, da sempre, un’Azienda attenta agli sviluppi tecnologici. Quando avevamo un numero limitato di collaboratori ci siamo affidati alla tecnologia per aumentare le nostre performance, ora che siamo numericamente più rilevanti, ci affidiamo alla tecnologia per migliorarle.
Oltre ai sistemi predittivi, possiamo disporre di soluzioni che ci permettono di individuare quali cluster di clienti debitori contattare, su quali ticket, prodotti o portafogli concentrare la nostra attenzione.
Ed il collaboratore, in tutto ciò che ruolo assume?
A.C. L’intelligenza umana rimane unica nella sua complessità e nel suo potenziale creativo. L’AI può supportare gli esseri umani nel prendere decisioni più informate, automatizzando compiti ripetitivi e analizzando grandi set di dati. Gli esseri umani, d’altra parte, possono fornire intuizioni, creatività e contesto emotivo che l’AI non può replicare. L’interazione tra le due può portare a risultati straordinari, promuovendo un futuro in cui tecnologia e umanità lavorano insieme.
Il vostro Business ha risentito di queste dinamiche?
A.C. Avere più collaboratori significa doverli mettere nelle condizioni di essere produttivi. Per far ciò è stato necessario mantenere alto il livello di performances sui Clienti attivi e cercare nuove opportunità dalle acquisizioni.
Con Massimiliano, nel 2024, abbiamo aperto due collaborazioni sul conto terzi NPL ed abbiamo concluso due operazioni in entrata. Una monstre, ad inizio anno, di 100.000 anagrafiche ed una a giugno che, per la prima volta, ci ha visto protagonisti sul primo mercato.
Che aspettarsi dal 2025?
A.C. Adesso dobbiamo consolidare la nostra posizione sul mercato: lato acquisizioni e lato servicing.
Siamo spettatori interessati delle nuove normative europee nella gestione degli NPL e stiamo valutando un ulteriore upgrade della nostra Organizzazione per non farci trovare impreparati.
In conclusione, l’apertura di due filiali operative e il raddoppio del fatturato rappresentano un esempio illuminante di come una strategia ben pianificata possa portare a risultati importanti, contribuendo a consolidare la posizione di mercato e a garantire un futuro prospero.
Articolo pubbliredazionale
Scopriamo il punto di vista di Alessandro Cioeta, Founder e Managing Partner di Crediciò
A quasi un anno di distanza dall’ultima intervista quanta strada ha fatto Crediciò in questi
mesi?
A.C. Gli ultimi mesi sono stati mesi impegnativi e densi di lavoro in Crediciò.
A febbraio, cogliendo un’opportunità che si è presentata al nostro Direttore, Massimiliano Pulcini, abbiamo rilevato un piccolo call center in provincia di Cosenza con 20 operatori e a giugno abbiamo aperto una nuova filiale operativa a Crotone. Queste operazioni hanno significato molto per noi; abbiamo raddoppiato il numero dei nostri collaboratori e ci siamo dovuti adattare in fretta ad nuova dimensione aziendale.
In un periodo in cui si fa un gran parlare di A.I.; non trova anacronistico investire in maniera così importante sul capitale umano?
A.C. Noi siamo, da sempre, un’Azienda attenta agli sviluppi tecnologici. Quando avevamo un numero limitato di collaboratori ci siamo affidati alla tecnologia per aumentare le nostre performance, ora che siamo numericamente più rilevanti, ci affidiamo alla tecnologia per migliorarle.
Oltre ai sistemi predittivi, possiamo disporre di soluzioni che ci permettono di individuare quali cluster di clienti debitori contattare, su quali ticket, prodotti o portafogli concentrare la nostra attenzione.
Ed il collaboratore, in tutto ciò che ruolo assume?
A.C. L’intelligenza umana rimane unica nella sua complessità e nel suo potenziale creativo. L’AI può supportare gli esseri umani nel prendere decisioni più informate, automatizzando compiti ripetitivi e analizzando grandi set di dati. Gli esseri umani, d’altra parte, possono fornire intuizioni, creatività e contesto emotivo che l’AI non può replicare. L’interazione tra le due può portare a risultati straordinari, promuovendo un futuro in cui tecnologia e umanità lavorano insieme.
Il vostro Business ha risentito di queste dinamiche?
A.C. Avere più collaboratori significa doverli mettere nelle condizioni di essere produttivi. Per far ciò è stato necessario mantenere alto il livello di performances sui Clienti attivi e cercare nuove opportunità dalle acquisizioni.
Con Massimiliano, nel 2024, abbiamo aperto due collaborazioni sul conto terzi NPL ed abbiamo concluso due operazioni in entrata. Una monstre, ad inizio anno, di 100.000 anagrafiche ed una a giugno che, per la prima volta, ci ha visto protagonisti sul primo mercato.
Che aspettarsi dal 2025?
A.C. Adesso dobbiamo consolidare la nostra posizione sul mercato: lato acquisizioni e lato servicing.
Siamo spettatori interessati delle nuove normative europee nella gestione degli NPL e stiamo valutando un ulteriore upgrade della nostra Organizzazione per non farci trovare impreparati.
In conclusione, l’apertura di due filiali operative e il raddoppio del fatturato rappresentano un esempio illuminante di come una strategia ben pianificata possa portare a risultati importanti, contribuendo a consolidare la posizione di mercato e a garantire un futuro prospero.
Articolo pubbliredazionale