Dall’ultimo rapporto ABI di dicembre si evidenzia un calo dei volumi di credito conseguente al rallentamento della crescita economica che influenza la richiesta di prestiti. Nel mese di novembre, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Ad ottobre 2024 i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,1% e quelli alle famiglie dello 0,2%.
SI incrementa invece la raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche che presenta un aumento di circa 174 miliardi tra ottobre 2023 e ottobre 2024, ripartiti per 60,9 miliardi da famiglie, 13,7 miliardi da imprese e il restante da imprese finanziarie, assicurazioni e pubblica amministrazione.
A novembre 2024 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno prima del 7,0% nte). I soli depositi, nelle varie forme, a novembre 2024 sono cresciuti del 4,1% su base annua
Prosegue la dinamica di crescita della raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) che a novembre 2024 risulta in aumento del 4,5% su base annua.
Diminuiscono ancora i crediti deteriorati netti (cioè l’insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) scesi ad ottobre a 30,9 miliardi di euro, da 31,9 miliardi di giugno 2024 (erano però 30,5 miliardi a dicembre 2023). Ad ottobre 2024 i crediti deteriorati netti rappresentano l’1,49% dei crediti totali. A giugno 2024, il rapporto era l’1,51% .
Scarica qui il report completo https://www.abi.it/wp-content/uploads/2024/12/Comunicato-stampa-dicembre-2024.pdf
Dall’ultimo rapporto ABI di dicembre si evidenzia un calo dei volumi di credito conseguente al rallentamento della crescita economica che influenza la richiesta di prestiti. Nel mese di novembre, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Ad ottobre 2024 i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,1% e quelli alle famiglie dello 0,2%.
SI incrementa invece la raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche che presenta un aumento di circa 174 miliardi tra ottobre 2023 e ottobre 2024, ripartiti per 60,9 miliardi da famiglie, 13,7 miliardi da imprese e il restante da imprese finanziarie, assicurazioni e pubblica amministrazione.
A novembre 2024 la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno prima del 7,0% nte). I soli depositi, nelle varie forme, a novembre 2024 sono cresciuti del 4,1% su base annua
Prosegue la dinamica di crescita della raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) che a novembre 2024 risulta in aumento del 4,5% su base annua.
Diminuiscono ancora i crediti deteriorati netti (cioè l’insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) scesi ad ottobre a 30,9 miliardi di euro, da 31,9 miliardi di giugno 2024 (erano però 30,5 miliardi a dicembre 2023). Ad ottobre 2024 i crediti deteriorati netti rappresentano l’1,49% dei crediti totali. A giugno 2024, il rapporto era l’1,51% .
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