Un dato che lancia ottimismo sulla situazione finanziaria delle imprese italiane è quello registrato da Cribis nello Studio Pagamenti del terzo trimestre dell’anno. I numeri, aggiornati al 30 settembre, evidenziano che i pagamenti puntuali sono in crescita di quasi 4 punti percentuali (40,4% nel Q1 2024 contro il 44,3% del Q3 2024), con un incremento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. I ritardi gravi oltre i 90 giorni si fermano al 4%, con una riduzione dello 0,8% rispetto allo scorso anno. Nella media italiana, le zone più virtuose sono quelle del Nord Est, con il 52,7% dei pagamenti puntuali, mentre al Sud persistono i pagamenti con grave ritardo, che raggiungono il 6,7%, contro una media nazionale del 4%, con la Sicilia che si distingue con un 8,9%. I settori più in difficoltà con i pagamenti sono la ristorazione (7% di gravi ritardi), Energy&Telco (4,7%) e locazione immobiliare (4,7%). I tempi di pagamento più lunghi riguardano l’industria della ceramica (96 giorni), seguita dalle industrie di macchinari e attrezzature elettriche (80 giorni), contro la media nazionale di 67 giorni. Le microimprese si confermano le più puntuali con il 45,4%, ma anche le più in ritardo (4,6%).
Un dato che lancia ottimismo sulla situazione finanziaria delle imprese italiane è quello registrato da Cribis nello Studio Pagamenti del terzo trimestre dell’anno. I numeri, aggiornati al 30 settembre, evidenziano che i pagamenti puntuali sono in crescita di quasi 4 punti percentuali (40,4% nel Q1 2024 contro il 44,3% del Q3 2024), con un incremento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2023. I ritardi gravi oltre i 90 giorni si fermano al 4%, con una riduzione dello 0,8% rispetto allo scorso anno. Nella media italiana, le zone più virtuose sono quelle del Nord Est, con il 52,7% dei pagamenti puntuali, mentre al Sud persistono i pagamenti con grave ritardo, che raggiungono il 6,7%, contro una media nazionale del 4%, con la Sicilia che si distingue con un 8,9%. I settori più in difficoltà con i pagamenti sono la ristorazione (7% di gravi ritardi), Energy&Telco (4,7%) e locazione immobiliare (4,7%). I tempi di pagamento più lunghi riguardano l’industria della ceramica (96 giorni), seguita dalle industrie di macchinari e attrezzature elettriche (80 giorni), contro la media nazionale di 67 giorni. Le microimprese si confermano le più puntuali con il 45,4%, ma anche le più in ritardo (4,6%).