Una mobilitazione che coinvolgerà 2.700 lavoratori del gruppo Cerved è stata annunciata, in risposta ai nuovi piani formativi imposti dall’azienda. Le sigle sindacali contestano questi programmi, che, pur mirati a incrementare la produttività, prevedrebbero, obiettivi, da loro giudicati irraggiungibili. A suscitare ulteriore preoccupazione tra i lavoratori sarebbe anche la proposta aziendale di lasciare l’impiego qualora non fossero in linea con le motivazioni, la programmazione e la gestione del piano formativo.
Secondo i sindacati, questa strategia rappresenterebbe un modo indiretto per ridurre il personale, aggirando le normative sulle procedure di licenziamento. Per discutere della situazione, è stata convocata un’assemblea nazionale dei delegati Cerved il prossimo 6 dicembre.
Una mobilitazione che coinvolgerà 2.700 lavoratori del gruppo Cerved è stata annunciata, in risposta ai nuovi piani formativi imposti dall’azienda. Le sigle sindacali contestano questi programmi, che, pur mirati a incrementare la produttività, prevedrebbero, obiettivi, da loro giudicati irraggiungibili. A suscitare ulteriore preoccupazione tra i lavoratori sarebbe anche la proposta aziendale di lasciare l’impiego qualora non fossero in linea con le motivazioni, la programmazione e la gestione del piano formativo.
Secondo i sindacati, questa strategia rappresenterebbe un modo indiretto per ridurre il personale, aggirando le normative sulle procedure di licenziamento. Per discutere della situazione, è stata convocata un’assemblea nazionale dei delegati Cerved il prossimo 6 dicembre.