Dalla Redazione Fintech

Dove sta andando il mercato dei pagamenti digitali? Ne parliamo con Daniele Cantatore, CEO di Gedea Data Services

Nonostante i pagamenti digitali siano in crescita da anni, l’Italia è tra i paesi europei con la maggiore resistenza all’uso di questi sistemi. Abbiamo analizzato il fenomeno con Daniele Cantatore, CEO di Gedea Data Services, software house specializzata nella digitalizzazione di incassi e pagamenti.

In quali ambiti del processo di Credit Management vengono utilizzate maggiormente le vostre soluzioni?

D.C. Le nostre soluzioni trovano applicazione in settori chiave come le Utility, l’Insurance, la PA e la gestione del credito, dove permettono di gestire qualsiasi volume di pagamenti, migliorando l’efficienza e riducendo i tempi di incasso. Questo è un aspetto fondamentale che permette di ottimizzare il flusso di cassa e garantire la riconciliazione in tempo reale. Per gestire in maniera più efficace il recupero del credito, in particolare prima che si deteriori, Gedea ha sviluppato un sistema di incasso innovativo, con l’invio di un sollecito che contiene un sistema di pagamento digitale brevettato, semplice e immediato, che migliora i tassi di recupero e mantiene relazioni positive con i clienti.

Quali sono i plus che differenziano i vostri sistemi rispetto all’offerta attualmente presente sul mercato?

D.C. Ci distingue un approccio olistico e innovativo. Le nostre soluzioni offrono sistemi completi e modulari per la gestione dell’intero ciclo documentale: dall’emissione del titolo, anche in PagoPA, all’invio multicanale, quindi l’incasso, l’eventuale sollecito automatico, la riconciliazione e l’archiviazione elettronica. Il sistema può integrarsi anche in pratiche di backoffice per la gestione di eventuali rimborsi, garantendo ai clienti un’esperienza fluida e fidelizzante.
Sviluppiamo inoltre soluzioni end-to-end, riducendo la complessità gestionale per i clienti ed operativa per l’utenza. Il nostro sistema di incasso Pagaqui ne è un esempio. Le tecnologie Scan to Pay e Link to Pay offrono un’esperienza di pagamento intuitiva e frictionless. Un vantaggio significativo è anche l’assenza di spese di incasso per il creditore, particolarmente vantaggioso per chi gestisce grandi volumi di transazioni. Un plus fondamentale è inoltre la riconciliazione immediata che semplifica un processo, spesso complesso e dispendioso, riducendo il carico di lavoro amministrativo. La flessibilità è un altro vantaggio chiave: ClackPay si integra facilmente con i sistemi esistenti tramite API.
Fondamentale è, infine, garantire la massima conformità alle normative, dalla PSD2 alla futura PSD3, utilizzando tecnologie avanzate come la blockchain per massimizzare la sicurezza dei dati e delle transazioni, ed offrire maggiore trasparenza e tracciabilità.

Quali saranno, a vostro avviso, le nuove frontiere nel mercato dei pagamenti digitali?

D.C. Il settore dei pagamenti digitali è in continua evoluzione e vediamo diverse tendenze che plasmeranno il futuro di questo mercato. L’integrazione di AI e blockchain è una frontiera già presente che permette di aumentare sicurezza e trasparenza delle transazioni e sviluppare soluzioni più personalizzate e predittive. I pagamenti frictionless diventeranno sempre più comuni, l’Open Banking e l’API Economy apriranno nuove opportunità per servizi finanziari innovativi. Nell’ambito della digitalizzazione degli incassi, l’uso della biometria per l’autenticazione offrirà un equilibrio tra sicurezza e comodità, rendendo i pagamenti ancora più sicuri e veloci. Il nostro focus sulla ricerca e sviluppo è orientato ad innovare, contribuendo a plasmare un futuro finanziario più efficiente, sicuro e accessibile.

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