Dalla Redazione Fintech

Digital Transformation e nuove tecnologie: l’esperienza di 130. Intervista a Samuele Di Biase, Chief Information Officer 130 Servicing S.P.A.

130 Servicing Spa, primario Master Servicer sul mercato italiano che vanta ormai esperienza consolidata e pluriennale nella gestione di tutti gli aspetti relativi alle operazioni di cartolarizzazione, ha recentemente nominato Samuele Di Biase, Chief Information Officer. Precedentemente, Samuele ha ricoperto il ruolo di Chief Operating Officer della stessa Società. La nuova nomina, conferma e supporta il rafforzamento di una strategia fortemente improntata sull’innovazione tecnologica e sulla digitalizzazione.

Dott. Di Biase ci vuole spiegare il motivo di questo importante cambio di rotta strategica?

S.D.B. Penso che ormai sia d’obbligo integrare le proprie strategie con la Digital Transformation e le nuove tecnologie. D’altronde non si parla d’altro, no? In 130 Servicing c’è anche un motivo in più poiché, nel 2023, il gruppo SeSa., attraverso la sua controllata Base Digitale Group, è entrato in maniera importante nel capitale di 130 mescolando così il proprio DNA di società di servizi informatici e tecnologici per il mondo finanziario al nostro DNA, più squisitamente legato agli aspetti normativi e regolamentari.
Il risultato è stato proprio quello di mettere al primo posto la Digital Transformation, potendo contare su un know how congiunto, profondo e unico, sia sul mondo della cartolarizzazione che sulle nuove tecnologie a supporto della finanza.

Sembrerebbe essere la “tempesta perfetta”. Ma quanto ritenete raggiungibile l’obiettivo?

S.D.B. Non si tratta di una strategia che vive solo sulla carta. Lo stesso mio cambio di ruolo è propedeutico alla buona riuscita del programma su cui stiamo lavorando. Ho infatti trascorso 25 anni della mia carriera nel mondo della cartolarizzazione, gli ultimi 3 anni in 130 Servicing, come COO, a gestire e migliorare i processi operativi nonché ad affinare i controlli regolamentari costantemente in aumento. In questo periodo ho avuto modo di conoscere appieno le dinamiche del mercato e dei suoi players, cosa funziona e cosa manca, nonché la struttura e l’infrastruttura di 130 Servicing. Oggi sono stato chiamato a mettere a fattore comune queste competenze ed esperienze con i diversi team di ingegneri, sistemisti e sviluppatori interni alla società e nel gruppo SESA-BDG con l’obiettivo di diventare il Master Servicer innovativo di riferimento sul mercato delle cartolarizzazioni, che a noi piace definire “MasterServicerDigitale”. Gli ingredienti ci sono: abbiamo la squadra, abbiamo le competenze, abbiamo un management lungimirante che supporta l’innovazione a tutti i livelli. Quindi l’obiettivo è chiaro ed è assolutamente raggiungibile.

Ci può raccontare qualcosa in più sul processo che 130 Servicing attua per realizzare la Digital Transformation?

S.D.B. Da noi Digital Transformation significa ripensare “ex novo” ai servizi offerti ed ai processi svolti partendo da quanto più innovativo tecnologicamente offra il mercato. Significa portare benefici in termini di efficienza, qualità e sicurezza ai processi, alle persone, ai clienti e, perché no, alla comunità e all’ambiente in cui operiamo (ricordo che, da anni, ci sottoponiamo consapevolmente al rating ESG raggiungendo sempre e progressivamente risultati positivi). L’insieme di questi fattori si traduce concretamente in un ambiente di lavoro migliore, servizi di qualità superiore e innovativi, scalabilità e flessibilità delle soluzioni sviluppate, controllo dei costi.

Quali cantieri di lavoro avete aperto fino ad ora? Riuscirebbe a farci qualche esempio?

S.D.B. Certo! Potrei menzionare il fatto che stiamo lavorando ormai da mesi, sull’onda del decreto Fintech del 2023, sulla tokenizzazione dei titoli ABS così da poter offrire una forma innovativa di titoli ed un’alternativa ai più classici “dematerializzati” e “fisici”. Crediamo fortemente che la forma di token per i titoli sarà pervasiva fino a diventare lo standard assoluto a livello mondiale nel medio/lungo periodo. 130 Servicing è sempre stata pioniera nel mondo della blockchain associata alle cartolarizzazioni e oggi, come allora, è determinata a mantenere il proprio focus.
Stiamo anche lavorando sulla reingegnerizzazione della nostra piattaforma gestionale in un’ottica di completa digitalizzazione e automazione della gestione dei flussi e dei dati. Non ci focalizziamo esclusivamente sull’utilizzo ormai consolidato di RPA e AI sui diversi “use case” individuati, ma il nostro obiettivo sarà soprattutto sull’integrazione e l’interconnessione tra le diverse controparti di una operazione di cartolarizzazione. Forniremo ai nostri stakeholder anche strumenti specifici che faciliteranno l’operatività giornaliera. Stiamo parlando di una nuova piattaforma tecnologicamente avanzata ed integrata, che trasformerà in realtà molti dei “desiderata” degli operatori nel mondo della cartolarizzazione, proponendosi di settare nuovi e più efficienti standard. Nella nostra vision, il “MasterServicerDigitale” ha ed avrà la capacità di supportare nuove operazioni, anche complesse, con un approccio “tailor made” ed in maniera rapida; non servirà riprogettare o ampliare l’infrastruttura tecnologica che si adatterà, invece, alle esigenze dei clienti e del mercato in continua evoluzione.

Che impatti avranno le nuove tecnologie e la digitalizzazione sul mercato della cartolarizzazione in generale e sui Master Servicer in particolare?

S.D.B Oggi il mercato della cartolarizzazione è sempre più competitivo e specializzato ma soprattutto dinamico. Lo strumento è molto versatile, soprattutto in Italia dove il legislatore ha previsto da tempo la possibilità di sfruttarlo sia per operazioni squisitamente immobiliari attraverso le cosiddette cartolarizzazioni 7.2., sia per erogare finanziamenti specifici a supporto di una finanza di ristrutturazione o di operazioni “sintetiche” che vedono il portafoglio sottostante non ceduto alla SPV ma come “patrimonio destinato”, a garanzia del finanziamento stesso. Al di là delle classiche operazioni performing e non performing, ciò che riscontriamo continuamente, è la ricerca di nuovi utilizzi dello strumento della cartolarizzazione anche in operazioni “sponsorizzate” da Fintech innovative (basti pensare alle operazioni su asset BNPL, su fatture scambiate tramite piattaforme B2B, su supply chain e reverse factoring ecc.) o da banche lungimiranti che supportano finanziariamente i propri clienti e la loro crescita con un mix di risorse proprie e di mercato.
All’interno di questo ecosistema finanziario, i Master Servicer continuano a svolgere un ruolo chiave nel coordinare le attività che gravitano intorno alle operazioni di cartolarizzazione e nel monitorarne gli andamenti, sia per gli investitori che per i regulators.
Crediamo che caratteristiche di efficienza, solidità e precisione continueranno ad essere fondamentali per gli operatori principali. A queste specifiche però, è necessario obbligatoriamente aggiungere la flessibilità e la scalabilità per mantenere la propria posizione sul mercato. Questi ultimi fattori, insieme ad una solida piattaforma digitale in continua evoluzione, crediamo siano i veri vantaggi competitivi distintivi di un Master Service per il prossimo decennio.
L’evoluzione deve anche saper attendere il momento giusto per poter essere realizzata; lungimiranza insieme a pazienza, attesa e concretezza contribuiscono al raggiungimento di una vision chiara e puntuale nella sua programmazione.
Ecco perché ci stiamo trasformando. Ecco perché lo stiamo facendo ora!