S&P Global ha confermato il rating “B” con prospettiva stabile per la società norvegese Axactor ASA, specializzata nel recupero crediti e attiva in sei Paesi europei tra cui l’Italia.
Il giudizio riflette una diminuzione della redditività, dovuta agli alti tassi di interesse e ai volumi di riscossione ridotti, influenzati anche dai minori investimenti effettuati nel 2023, anno in cui si sono registrati 344 milioni di euro di ricavi e nel primo trimestre del 2024. Tuttavia, gli investimenti sono già ripresi nel secondo trimestre, con l’acquisto di 70 milioni di euro in crediti non performanti (NPL) come quelli acquisiti dalla spagnola Sareb, e sono previsti 150 milioni di euro di investimenti aggregati entro il 2024.
Nonostante il calo dei ricavi, l’EBITDA si è mantenuto stabile. Gli alti tassi di interesse rappresentano un punto di debolezza per Axactor, che intende aumentare la copertura e incrementare gli investimenti per stabilizzare i ricavi. S&P prevede un miglioramento delle entrate per il 2025, grazie anche a un possibile abbassamento dei tassi di interesse.
S&P Global ha confermato il rating “B” con prospettiva stabile per la società norvegese Axactor ASA, specializzata nel recupero crediti e attiva in sei Paesi europei tra cui l’Italia.
Il giudizio riflette una diminuzione della redditività, dovuta agli alti tassi di interesse e ai volumi di riscossione ridotti, influenzati anche dai minori investimenti effettuati nel 2023, anno in cui si sono registrati 344 milioni di euro di ricavi e nel primo trimestre del 2024. Tuttavia, gli investimenti sono già ripresi nel secondo trimestre, con l’acquisto di 70 milioni di euro in crediti non performanti (NPL) come quelli acquisiti dalla spagnola Sareb, e sono previsti 150 milioni di euro di investimenti aggregati entro il 2024.
Nonostante il calo dei ricavi, l’EBITDA si è mantenuto stabile. Gli alti tassi di interesse rappresentano un punto di debolezza per Axactor, che intende aumentare la copertura e incrementare gli investimenti per stabilizzare i ricavi. S&P prevede un miglioramento delle entrate per il 2025, grazie anche a un possibile abbassamento dei tassi di interesse.