Dalla Redazione Real Estate

PWC: Overview del mercato immobiliare italiano nel 2024

Il report “Real Estate Market Overview 2024” di PwC fornisce un’analisi dettagliata delle dinamiche del mercato immobiliare in Italia per l’anno 2024. Attraverso un’ampia gamma di dati macroeconomici e settoriali, il report esamina le tendenze attuali, le prospettive di investimento e le sfide che caratterizzano il settore, con un focus particolare sulle principali città italiane come Milano e Roma.

Il contesto economico in Europa è stato segnato da una fase di stagnazione prolungata, iniziata verso la fine del 2022, influenzata dall’inflazione elevata e dalle politiche monetarie restrittive. Tuttavia, nei primi mesi del 2024, l’economia dell’area euro ha iniziato a mostrare segni di ripresa con un tasso di crescita del PIL dello 0,3%, superiore alle aspettative. Questo miglioramento è dovuto alla riduzione dell’inflazione, che è scesa all’8% rispetto ai picchi del 2023, portando a un incremento del potere d’acquisto delle famiglie.

L’Italia, pur mantenendo un livello di inflazione inferiore rispetto alla media europea, continua a fronteggiare incertezze economiche e politiche, che hanno portato a una politica monetaria più prudente da parte della Banca Centrale Europea. Questo contesto di cautela e incertezza ha avuto un impatto significativo sul mercato immobiliare, in particolare per quanto riguarda i rendimenti e i premi per il rischio legati agli investimenti immobiliari.

Uno degli aspetti centrali analizzati dal report è il premio per il rischio immobiliare, ovvero il differenziale tra il rendimento degli investimenti immobiliari e quelli dei titoli di stato. Dopo un periodo di contrazione del differenziale tra i due, il 2024 ha visto un’inversione di tendenza, con un allargamento del gap a causa dell’aumento dei rendimenti immobiliari e della riduzione dei tassi di interesse sui titoli governativi. Questo fenomeno ha indotto molti investitori istituzionali ad adottare un approccio attendista, in attesa di maggiore stabilità nei costi di finanziamento.

Nel primo semestre del 2024, il volume degli investimenti immobiliari in Italia ha superato i 3 miliardi di euro, con una crescita del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I settori retail e hospitality hanno dominato il mercato, beneficiando di un rinnovato interesse da parte degli investitori dopo la fase di stallo causata dalla pandemia. Le città di Milano e Roma continuano a essere i principali poli di attrazione per gli investimenti immobiliari, concentrando oltre il 50% del capitale investito.

Un aspetto chiave del 2024 è stato il ritorno di transazioni di grande rilievo nei settori uffici e commercio al dettaglio, con operazioni di rilievo come l’acquisizione di Palazzo del Monte a Milano e Galleria Sciarra a Roma.

Nonostante la crescita del settore commerciale e turistico, il mercato residenziale ha mostrato segni di rallentamento. Nel primo trimestre del 2024, le transazioni residenziali hanno registrato una diminuzione del 7% rispetto all’anno precedente. Questo calo è attribuito a un insieme di fattori, tra cui l’aumento dell’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse e una generale diminuzione della capacità di spesa delle famiglie italiane. Tuttavia, il mercato residenziale continua a rappresentare una parte fondamentale del settore immobiliare italiano, con aspettative di stabilizzazione nei prossimi mesi.

Il report evidenzia che, sebbene il mercato immobiliare italiano abbia mostrato segnali di ripresa, rimangono significative sfide all’orizzonte. In particolare, l’aumento dei costi di finanziamento e le incertezze economiche globali continuano a rappresentare ostacoli per una crescita sostenuta. Inoltre, la riduzione dei finanziamenti per la manutenzione straordinaria e la sospensione di alcuni incentivi governativi, come il Superbonus, hanno creato un clima di incertezza nel settore delle costruzioni.

In conclusione, il 2024 si presenta come un anno di transizione per il mercato immobiliare italiano, caratterizzato da una ripresa degli investimenti ma anche da sfide strutturali che richiedono attenzione da parte degli operatori del settore.

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