Cassa Centrale Banca (CCB) ha recentemente diffuso i dettagli del Piano Strategico 2024-2027 evidenziando ambiziosi obiettivi di crescita e innovazione. Tra i vari punti chiave, un aspetto di particolare interesse riguarda la gestione dei crediti deteriorati (NPL) e le strategie adottate per ridurre il loro impatto sul bilancio.
Il Piano Strategico prevede un costante aumento dei crediti a famiglie e imprese, con un target di 53 miliardi di euro entro il 2027, segnando un incremento del 5,2% rispetto al 2023. Parallelamente, è attesa una forte spinta sulla raccolta indiretta, che dovrebbe superare i 57 miliardi di euro, con una crescita del 29,5% rispetto al 2023. La raccolta complessiva da clientela si prevede possa raggiungere i 128 miliardi di euro.
A livello reddituale, si mira a mantenere un utile netto stabile intorno ai 700 milioni di euro, che permetterà la generazione di nuovo patrimonio per oltre 2 miliardi di euro. A fine piano, il Cet1 ratio (Common Equity Tier 1) è previsto al 29,5%, confermandosi il più elevato tra i peer in Italia e ai vertici in Europa.
Il piano prevede una riduzione della forbice da margine d’interesse, dovuta all’evoluzione dei tassi nei prossimi anni, con una contribuzione netta da interessi stimata intorno ai 2 miliardi di euro, segnando un calo del 5% CAGR (Compounded Annual Growth Rate) dal 2023 al 2027. Al contrario, il contributo delle commissioni nette legate ai servizi offerti dal gruppo è previsto in crescita costante, raggiungendo i 921 milioni di euro a fine 2027, con un aumento medio annuo del 3,7% rispetto ai valori del 2023.
Il margine d’intermediazione si assesterà su livelli leggermente superiori rispetto agli attuali, passando da 2,8 miliardi di euro nel 2023 a 2,9 miliardi di euro. Il risultato operativo atteso si aggira intorno al miliardo di euro a fine piano, pur scontando maggiori spese legate a investimenti in IT e sicurezza (164 milioni di euro nel quadriennio 2024-2027) e all’aumento del costo del personale, previsto a seguito del rinnovo contrattuale dal 2024.
Uno dei punti focali del nuovo Piano Strategico è la gestione e riduzione dei crediti deteriorati. La componente di deteriorato è attesa in diminuzione, passando da 2,1 miliardi di euro a 1,8 miliardi di euro nel corso del piano. Questo risultato sarà ottenuto mantenendo un core NPL ratio lordo del 3,3% e un core NPL ratio netto dello 0,9% entro il 2027. Il tasso di copertura complessivo del deteriorato si manterrà al 73%, dimostrando l’efficacia delle strategie di gestione del rischio adottate da CCB.
Il presidente Giorgio Fracalossi sottolinea l’importanza dei valori identitari di Cassa Centrale Banca, come la cooperazione, la reciprocità e la relazione con la clientela, elementi che rafforzano il legame con il territorio. Sandro Bolognesi, amministratore delegato, aggiunge che la solidità del gruppo permette di investire in competenze e nuove tecnologie, per migliorare ulteriormente la relazione con soci e clienti.
Per il quadriennio 2024-2027 sono stati delineati anche il Piano di Trasformazione Digitale e il Piano di Sostenibilità. Il primo mira a rafforzare il ruolo della filiale e a migliorare l’efficacia della relazione con il cliente attraverso l’uso di strumenti digitali, semplificando prodotti e processi e promuovendo la crescita delle competenze digitali. Il Piano di Sostenibilità definisce la strategia ESG del gruppo, sfruttando le caratteristiche distintive del credito cooperativo per accompagnare la clientela nella transizione ambientale e sociale.
Cassa Centrale Banca (CCB) ha recentemente diffuso i dettagli del Piano Strategico 2024-2027 evidenziando ambiziosi obiettivi di crescita e innovazione. Tra i vari punti chiave, un aspetto di particolare interesse riguarda la gestione dei crediti deteriorati (NPL) e le strategie adottate per ridurre il loro impatto sul bilancio.
Il Piano Strategico prevede un costante aumento dei crediti a famiglie e imprese, con un target di 53 miliardi di euro entro il 2027, segnando un incremento del 5,2% rispetto al 2023. Parallelamente, è attesa una forte spinta sulla raccolta indiretta, che dovrebbe superare i 57 miliardi di euro, con una crescita del 29,5% rispetto al 2023. La raccolta complessiva da clientela si prevede possa raggiungere i 128 miliardi di euro.
A livello reddituale, si mira a mantenere un utile netto stabile intorno ai 700 milioni di euro, che permetterà la generazione di nuovo patrimonio per oltre 2 miliardi di euro. A fine piano, il Cet1 ratio (Common Equity Tier 1) è previsto al 29,5%, confermandosi il più elevato tra i peer in Italia e ai vertici in Europa.
Il piano prevede una riduzione della forbice da margine d’interesse, dovuta all’evoluzione dei tassi nei prossimi anni, con una contribuzione netta da interessi stimata intorno ai 2 miliardi di euro, segnando un calo del 5% CAGR (Compounded Annual Growth Rate) dal 2023 al 2027. Al contrario, il contributo delle commissioni nette legate ai servizi offerti dal gruppo è previsto in crescita costante, raggiungendo i 921 milioni di euro a fine 2027, con un aumento medio annuo del 3,7% rispetto ai valori del 2023.
Il margine d’intermediazione si assesterà su livelli leggermente superiori rispetto agli attuali, passando da 2,8 miliardi di euro nel 2023 a 2,9 miliardi di euro. Il risultato operativo atteso si aggira intorno al miliardo di euro a fine piano, pur scontando maggiori spese legate a investimenti in IT e sicurezza (164 milioni di euro nel quadriennio 2024-2027) e all’aumento del costo del personale, previsto a seguito del rinnovo contrattuale dal 2024.
Uno dei punti focali del nuovo Piano Strategico è la gestione e riduzione dei crediti deteriorati. La componente di deteriorato è attesa in diminuzione, passando da 2,1 miliardi di euro a 1,8 miliardi di euro nel corso del piano. Questo risultato sarà ottenuto mantenendo un core NPL ratio lordo del 3,3% e un core NPL ratio netto dello 0,9% entro il 2027. Il tasso di copertura complessivo del deteriorato si manterrà al 73%, dimostrando l’efficacia delle strategie di gestione del rischio adottate da CCB.
Il presidente Giorgio Fracalossi sottolinea l’importanza dei valori identitari di Cassa Centrale Banca, come la cooperazione, la reciprocità e la relazione con la clientela, elementi che rafforzano il legame con il territorio. Sandro Bolognesi, amministratore delegato, aggiunge che la solidità del gruppo permette di investire in competenze e nuove tecnologie, per migliorare ulteriormente la relazione con soci e clienti.
Per il quadriennio 2024-2027 sono stati delineati anche il Piano di Trasformazione Digitale e il Piano di Sostenibilità. Il primo mira a rafforzare il ruolo della filiale e a migliorare l’efficacia della relazione con il cliente attraverso l’uso di strumenti digitali, semplificando prodotti e processi e promuovendo la crescita delle competenze digitali. Il Piano di Sostenibilità definisce la strategia ESG del gruppo, sfruttando le caratteristiche distintive del credito cooperativo per accompagnare la clientela nella transizione ambientale e sociale.