La sostenibilità e la riduzione dell’impatto ambientale sono ormai priorità fondamentali per gli edifici moderni, unendosi al concetto di filiera. Con una crescente consapevolezza collettiva su questi temi, le imprese sono sempre più spinte a integrare gli aspetti ESG (Environmental, Social, Governance) nelle loro strategie di crescita, riconoscendo l’importanza di tali responsabilità per il successo a lungo termine. Gli investimenti e le operazioni aziendali vengono quindi valutati non solo dal punto di vista economico, ma anche in base alla loro sostenibilità.

In questo contesto, la Fondazione Politecnico di Milano, insieme al Politecnico di Milano (Dipartimento ABC) e ad importanti aziende come BNP Paribas Real Estate e Covivio, ha lanciato il Joint Research Partnership – JRP PropTech. Questo modello di collaborazione strategica di medio/lungo periodo consente alle aziende di strutturare partnership con il Politecnico su tematiche di ricerca, innovazione e sviluppo di interesse comune. Tra gli obiettivi principali vi sono lo sviluppo di ricerche avanzate e innovative, il consolidamento di rapporti duraturi per investimenti in ricerca e sviluppo e la creazione di osservatori congiunti sulle evoluzioni tecnologiche.

Uno dei risultati più significativi di questa collaborazione è il Workplace Integrated Ecological Footprint Assessment (WIEFA), un sistema progettato per misurare l’impatto ambientale degli edifici. Questo modello valuta le preferenze e le modalità di utilizzo degli spazi da parte degli occupanti, confrontando le perdite e i guadagni derivanti dalle caratteristiche dell’edificio e dal comportamento degli utilizzatori. WIEFA utilizza un indicatore specifico di sostenibilità, l’Impronta Ecologica (Ecological Footprint), per calcolare gli impatti ambientali, convertendo i risultati in ettari globali necessari per ricreare le risorse consumate e/o per assorbire i rifiuti generati.

Il modello WIEFA, prevalentemente utilizzato a livello internazionale per valutazioni a scala urbana, è stato specificamente sviluppato dal JRP per applicazioni alla scala dell’edificio. Questo permette di confrontare parametri a livello globale, indipendentemente dalle specificità dei singoli paesi. In futuro, si prevede di estendere l’applicazione del modello ad altre tipologie di edifici, sia terziari che residenziali. Attualmente, il focus è sugli edifici ad uso ufficio, particolarmente rilevanti dopo la pandemia da Covid-19, che ha modificato significativamente i modi di lavorare e, di conseguenza, i consumi energetici degli uffici.

Andrea Ciaramella del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano sottolinea l’importanza di considerare le abitudini e i comportamenti delle persone che vivono gli spazi quotidianamente per occuparsi efficacemente della sostenibilità degli edifici. “È necessario un approccio integrato che metta in relazione l’ambiente costruito, i modelli organizzativi e le policy delle imprese, i comportamenti degli utilizzatori,” afferma Ciaramella.

Alice Paola Pomè, anch’essa del Dipartimento ABC del Politecnico di Milano, aggiunge: “Per affrontare la grande sfida del XXI secolo di trasformare l’economia globale attraverso i principi di sviluppo sostenibile, l’ambiente costruito deve adottare modelli di misura e gestione degli impatti ambientali che sappiano analizzare gli effetti dei comportamenti delle persone. Il modello Workplace Integrated Ecological Footprint Assessment vuole essere una misura per i manager, ma anche uno strumento di indirizzo a comportamenti più sostenibili per gli occupanti. Infatti, non c’è sviluppo sostenibile senza porre al centro le persone e le loro esigenze.”

Con l’adesione di BNP Paribas Real Estate e Covivio al JRP PropTech, l’Italia si posiziona all’avanguardia nell’innovazione sostenibile del settore immobiliare, promuovendo un futuro in cui l’efficienza energetica e il benessere degli occupanti sono prioritari.

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