Uno studio recente condotto da Reviva e Immobiliallasta.it ha fornito una panoramica approfondita sulle tendenze del mercato delle aste immobiliari in Italia, registrando un andamento contrastante tra diversi segmenti nel primo trimestre del 2024.
Nonostante un calo significativo del 22% nel numero di aste rispetto al primo trimestre del 2023, con 33.538 aste registrate contro le 42.982 dell’anno precedente, il prezzo medio al metro quadro degli immobili rimane stabile a 670 euro. Questa costanza suggerisce un’ancora forte attrattiva del mercato delle aste, soprattutto al Nord Italia, dove gli acquirenti sembrano orientarsi verso questa opzione in risposta all’elevato costo dei mutui e alla ridotta disponibilità di credito.
Se da un lato il settore residenziale mantiene i suoi prezzi, non si può dire lo stesso per alcune categorie di immobili non residenziali. Hotel, cantine e magazzini vedono un calo dei prezzi al metro quadro, indice di un minore interesse degli investitori per questi tipi di proprietà. Al contrario, capannoni e ville registrano un aumento significativo dei prezzi, segno di un interesse specifico che si mantiene vivo in alcune nicchie del mercato.
Il primo trimestre del 2024 ha anche segnato un cambio di tendenza per quanto riguarda il periodo di maggior attività delle aste: a differenza degli anni precedenti, gennaio si è rivelato il mese più intenso, con febbraio e marzo che hanno mantenuto numeri stabili intorno alle 10.000 aste.
Nonostante il calo generale delle aste, gli esperti prevedono un aumento delle procedure iscritte entro la fine dell’anno, dovuto a cambiamenti nelle condizioni economiche, che potrebbero portare a un incremento delle vendite nei periodi successivi.
Questo scenario è confermato anche dall’aumento di interesse verso il mercato delle aste, come evidenziato dall’aumento del 30% delle visite e del raddoppio dei contatti ricevuti dal portale Immobiliallasta.it, che oggi conta circa 3.000 richieste mensili di informazioni per l’acquisto di immobili all’asta. Inoltre, la recente campagna di crowdfunding (leggi il nostro articolo) del portale ha raccolto oltre 685.000 euro da 178 investitori, dimostrando la fiducia nel settore e permettendo ulteriori miglioramenti della piattaforma per supportare tanto gli acquirenti privati quanto il settore immobiliare nel suo complesso.
Uno studio recente condotto da Reviva e Immobiliallasta.it ha fornito una panoramica approfondita sulle tendenze del mercato delle aste immobiliari in Italia, registrando un andamento contrastante tra diversi segmenti nel primo trimestre del 2024.
Nonostante un calo significativo del 22% nel numero di aste rispetto al primo trimestre del 2023, con 33.538 aste registrate contro le 42.982 dell’anno precedente, il prezzo medio al metro quadro degli immobili rimane stabile a 670 euro. Questa costanza suggerisce un’ancora forte attrattiva del mercato delle aste, soprattutto al Nord Italia, dove gli acquirenti sembrano orientarsi verso questa opzione in risposta all’elevato costo dei mutui e alla ridotta disponibilità di credito.
Se da un lato il settore residenziale mantiene i suoi prezzi, non si può dire lo stesso per alcune categorie di immobili non residenziali. Hotel, cantine e magazzini vedono un calo dei prezzi al metro quadro, indice di un minore interesse degli investitori per questi tipi di proprietà. Al contrario, capannoni e ville registrano un aumento significativo dei prezzi, segno di un interesse specifico che si mantiene vivo in alcune nicchie del mercato.
Il primo trimestre del 2024 ha anche segnato un cambio di tendenza per quanto riguarda il periodo di maggior attività delle aste: a differenza degli anni precedenti, gennaio si è rivelato il mese più intenso, con febbraio e marzo che hanno mantenuto numeri stabili intorno alle 10.000 aste.
Nonostante il calo generale delle aste, gli esperti prevedono un aumento delle procedure iscritte entro la fine dell’anno, dovuto a cambiamenti nelle condizioni economiche, che potrebbero portare a un incremento delle vendite nei periodi successivi.
Questo scenario è confermato anche dall’aumento di interesse verso il mercato delle aste, come evidenziato dall’aumento del 30% delle visite e del raddoppio dei contatti ricevuti dal portale Immobiliallasta.it, che oggi conta circa 3.000 richieste mensili di informazioni per l’acquisto di immobili all’asta. Inoltre, la recente campagna di crowdfunding (leggi il nostro articolo) del portale ha raccolto oltre 685.000 euro da 178 investitori, dimostrando la fiducia nel settore e permettendo ulteriori miglioramenti della piattaforma per supportare tanto gli acquirenti privati quanto il settore immobiliare nel suo complesso.