Secondo indiscrezioni diffuse dal Sole 24 Ore, la Luigi Luzzatti Scpa, società consortile delle banche popolari italiane, starebbe lavorando alla creazione di una piattaforma indipendente per per vendere direttamente agli investitori le esposizioni deteriorate delle banche azionisti (e di alcune banche esterne che tipicamente aderiscono alle operazioni multioriginator promosse dal consorzio), senza il coinvolgimento di intermediari o di advisor.
Questa rilevante svolta strategica si inquadra nell’ambito del percorso che negli ultimi anni la Luzzatti ha portato avanti per supportare la riduzione del NPE ratio delle banche azioniste. Ultima tappa significativa di questo processo è stata la sesta cartolarizzazione multioriginator di sofferenze bancarie conclusa nel dicembre dello scorso anno.
Per il 2024 il piano operativo del consorzio prevede, l’avvio di una nuova operazione di cartolarizzazione di sofferenze e la realizzazione di due cessioni pro soluto, una di crediti granulari unsecured entro la metà dell’anno e una di single name secured NPL e UTP (quarta operazione di questo tipo realizzata negli ultimi 3 anni), da realizzarsi nel terzo trimestre. Entrambe le operazioni true sale verranno eseguite utilizzando la piattaforma di nuova costituzione.
Grazie all’attività portata avanti dalla Luzzatti, le banche popolari italiane hanno compiuto fino ad oggi significativi passi avanti nella gestione dei crediti deteriorati. Con l’introduzione della nuova struttura di compravendita “in-house”, il consorzio si prefigge il duplice obiettivo di alleggerire il bilancio e incrementare l’efficienza finanziaria.
Nicola Luigi Giorgi, presidente della Luigi Luzzatti, nell’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, ha evidenziato l’importanza di tale iniziativa, che si inserisce in un contesto più ampio di servizi e strumenti a supporto delle banche consorziate. Dopo i primi anni di attività, l’obiettivo è quello di rafforzare l’integrazione e l’allineamento delle strategie delle banche azioniste con i programmi consortili.
Nel 2023, la Luzzatti ha già visto un’espansione del proprio ambito d’azione, con l’adozione di nuove normative e l’avvio di iniziative congiunte per affrontare le sfide della sostenibilità e della governance ambientale, sociale e di governance (ESG). Il futuro prevede una maggiore collaborazione con le principali banche azioniste, come la Banca Popolare di Sondrio, e l’espansione dei servizi diretti del consorzio.
La Luigi Luzzatti sta inoltre estendendo i suoi servizi di pianificazione strategica e risk management, con l’intenzione di lanciare nuove iniziative nel settore ESG e migliorare i servizi di compliance e anti-riciclaggio. Questi passi sono in linea con la crescente necessità di affrontare la complessità normativa e di rispettare gli obblighi normativi, soprattutto per le banche di dimensioni minori, che affrontano sfide significative in un contesto di mercato complicato.
Le banche popolari, di fronte all’obbligo di aggiornare il proprio modello di business e alle difficoltà di scalare a causa di limiti strutturali, vedono nella collaborazione e nella consorteria una via per mantenere la propria autonomia e continuare a servire i propri territori. La tendenza a formare alleanze, suggerita da tempo da enti come la BCE e la Banca d’Italia, sembra essere l’opzione scelta per superare queste sfide e proseguire nel percorso di crescita e innovazione.
Secondo indiscrezioni diffuse dal Sole 24 Ore, la Luigi Luzzatti Scpa, società consortile delle banche popolari italiane, starebbe lavorando alla creazione di una piattaforma indipendente per per vendere direttamente agli investitori le esposizioni deteriorate delle banche azionisti (e di alcune banche esterne che tipicamente aderiscono alle operazioni multioriginator promosse dal consorzio), senza il coinvolgimento di intermediari o di advisor.
Questa rilevante svolta strategica si inquadra nell’ambito del percorso che negli ultimi anni la Luzzatti ha portato avanti per supportare la riduzione del NPE ratio delle banche azioniste. Ultima tappa significativa di questo processo è stata la sesta cartolarizzazione multioriginator di sofferenze bancarie conclusa nel dicembre dello scorso anno.
Per il 2024 il piano operativo del consorzio prevede, l’avvio di una nuova operazione di cartolarizzazione di sofferenze e la realizzazione di due cessioni pro soluto, una di crediti granulari unsecured entro la metà dell’anno e una di single name secured NPL e UTP (quarta operazione di questo tipo realizzata negli ultimi 3 anni), da realizzarsi nel terzo trimestre. Entrambe le operazioni true sale verranno eseguite utilizzando la piattaforma di nuova costituzione.
Grazie all’attività portata avanti dalla Luzzatti, le banche popolari italiane hanno compiuto fino ad oggi significativi passi avanti nella gestione dei crediti deteriorati. Con l’introduzione della nuova struttura di compravendita “in-house”, il consorzio si prefigge il duplice obiettivo di alleggerire il bilancio e incrementare l’efficienza finanziaria.
Nicola Luigi Giorgi, presidente della Luigi Luzzatti, nell’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, ha evidenziato l’importanza di tale iniziativa, che si inserisce in un contesto più ampio di servizi e strumenti a supporto delle banche consorziate. Dopo i primi anni di attività, l’obiettivo è quello di rafforzare l’integrazione e l’allineamento delle strategie delle banche azioniste con i programmi consortili.
Nel 2023, la Luzzatti ha già visto un’espansione del proprio ambito d’azione, con l’adozione di nuove normative e l’avvio di iniziative congiunte per affrontare le sfide della sostenibilità e della governance ambientale, sociale e di governance (ESG). Il futuro prevede una maggiore collaborazione con le principali banche azioniste, come la Banca Popolare di Sondrio, e l’espansione dei servizi diretti del consorzio.
La Luigi Luzzatti sta inoltre estendendo i suoi servizi di pianificazione strategica e risk management, con l’intenzione di lanciare nuove iniziative nel settore ESG e migliorare i servizi di compliance e anti-riciclaggio. Questi passi sono in linea con la crescente necessità di affrontare la complessità normativa e di rispettare gli obblighi normativi, soprattutto per le banche di dimensioni minori, che affrontano sfide significative in un contesto di mercato complicato.
Le banche popolari, di fronte all’obbligo di aggiornare il proprio modello di business e alle difficoltà di scalare a causa di limiti strutturali, vedono nella collaborazione e nella consorteria una via per mantenere la propria autonomia e continuare a servire i propri territori. La tendenza a formare alleanze, suggerita da tempo da enti come la BCE e la Banca d’Italia, sembra essere l’opzione scelta per superare queste sfide e proseguire nel percorso di crescita e innovazione.